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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 15 febbraio 2012, n. 5859. L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva

La massima L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 15 febbraio 2012, n. 5859 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012. Cani rumorosi: per configurare il reato di disturbo al riposo e alla quiete delle persone e cioè che le emissioni sonore moleste dovevano essere idonee ad arrecare disturbo ad un numero indeterminato di persone, in presenza di un luogo abitato, essendo del tutto rilevante che solo alcune di queste si fossero sentite disturbate

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012   Fatto e diritto Il Tribunale di Roma condannava C.F. e S.D. per il reato di cui all’art. 659 c.p. sussistendo prova del disturbo arrecato al riposo e all’occupazione delle persone non impedendo che i loro due cani di grossa taglia abbaiassero...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2012 n. 17222. Il medico è responsabile anche della fase post operatoria

Corte di casssazione – Sezione IV penale – Sentenza 9 maggio 2012 n. 17222. Il medico è responsabile anche della fase post operatoria   Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2012 n. 17222 Così stabilito dalla Corte di cassazione la quale ha respinto il ricorso di un medico già condannato...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 24 aprile 2012, n.15933. Ai fini dell’operatività delle disposizioni transitorie della nuova disciplina della prescrizione breve, la pronuncia della sentenza di primo grado, indipendentemente dall’esito di condanna o di assoluzione, determina la pendenza in grado di appello del procedimento ostativa all’applicazione retroattiva delle norme più favorevoli.

La massima Ai fini dell’operatività delle disposizioni transitorie della nuova disciplina della prescrizione breve, la pronuncia della sentenza di primo grado, indipendentemente dall’esito di condanna o di assoluzione, determina la pendenza in grado di appello del procedimento ostativa all’applicazione retroattiva delle norme più favorevoli. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 24 aprile 2012, n.15933...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 26 marzo 2012, n. 11636. Il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosità sociale dell’incolpato di reati contro la pubblica amministrazione non è di per sè impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata

La massima Il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosità sociale dell’incolpato di reati contro la pubblica amministrazione non è di per sè impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata, purchè il giudice fornisca adeguata e logica motivazione in merito alla “mancata rilevanza...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 febbraio 2012, n. 5930. Il sequestro dell’intero archivio del professionista indagato per illeciti penali, deve essere sorretto dalla connessione eziologica dei documenti sequestrati, rispetto alla commissione dei reati a lui attribuiti, e da una motivazione che contenga almeno l’enunciazione descrittiva della inerenza o pertinenzialità di beni e cose sequestrati all’accertamento delle ipotesi di reato

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 15 febbraio 2012, n. 5930 REPUBBLICA ITALIANA In nome del popolo italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE Sezione Sesta Penale   composta dai signori magistrati:   Dott. Giovanni de Roberto presidente Dott. Francesco Serpico consigliere Dott. Giovanni Conti consigliere Dott. Giacomo Paoloni consigliere Dott. Carlo Citterio consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 febbraio 2012, n. 4490. Non integra il delitto di sostituzione di persona la condotta di colui che si limiti ad esporre sul parabrezza dell’auto un contrassegno per invalidi, rilasciato ad altra persona che non si trovi a bordo del veicolo

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE Sentenza 2 febbraio 2012, n. 4490   Fatto 1. Con sentenza pronunciata in data 19/01/2011, il g.u.p. del Tribunale di Firenze dichiarava il non luogo a procedersi nei confronti di C.M. imputata: a) del reato di cui all’art. 81 cpv e 494 c.p. per avere, con più azioni...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 aprile 2012, n.16000. In tema di reati fallimentari, è configurabile il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta da parte di persona estranea al fallimento, qualora la condotta realizzata in concorso col fallito sia stata efficiente per la produzione dell’evento

La massima In tema di reati fallimentari, è configurabile il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta da parte di persona estranea al fallimento, qualora la condotta realizzata in concorso col fallito sia stata efficiente per la produzione dell’evento, sempre che il terzo abbia operato con la consapevolezza dello stato di generica difficoltà economica dell’impresa e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 15211 del 20 aprile 2012. In caso di violenza sessuale di gruppo è punibile l’istigatore ma non il mero spettatore

Suprema Corte di Cassazione Sezione III sentenza n. 15211 del 20 aprile 2012   Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 14.7.2011 il Tribunale della Libertà presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche revocava l’ordinanza emessa dal GIP in data 1.7.2011 di custodia cautelare in carcere nei confronti di D.T. , N.B. e...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 6339 del 23 aprile 2012 . Condanna per il datore di lavoro quando il dipendente infortunato è totalmente inesperto nell’utilizzo di macchinari

Suprema Corte di Cassazione Sezione IV sentenza n. 6339 del 23 aprile 2012 Fatto e Diritto A.E.F.A.E.R. convenne in giudizio R.A. e la s.r.l. G.D.C. per sentirli dichiarare responsabili dell’infortunio da lui subito l’8 luglio 1994, quando, nel manovrare una sega elettrica per tagliare una bottiglia di plastica, da utilizzare come contenitore per lucidare un...