SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 17 luglio 2012, n. 28923 Svolgimento del processo D.C.R. è accusato di bancarotta fraudolenta impropria conseguente al fallimento di NDC. Sas. di cui era accomandatario. Il Tribunale di Lanciano in data 15.6.2009, lo ha condannato per questo titolo e la Corte d’Appello dell’Aquila, il...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 35597 del 17 settembre 2012. Il delitto di bancarotta per distrazione
L’operazione con la quale si estrometta un bene dal patrimonio dell’impresa senza che l’equivalente entri nei patrimonio acquisito al fallimento è idonea a configurare l’ipotesi di fallimento per distrazione di cui all’art. 216 comma 1, n.1 legge fall., ovvero, qualora ad essa non faccia seguito alcuna attività intesa al recupero, persino quella della...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 35543 del 17 settembre 2012. Investe il ciclista e scappa. Inconfigurabile il vincolo della continuazione fra reati dolosi e colposi, la tossicodipendenza non impone di per sé l’unicità del disegno criminoso
Si legge in sentez che sotto il profilo logicogiuridico, condividendo le valutazioni del primo giudice in merito al riconoscimento della continuazione esclusivamente fra i reati dolosi ,poiché è inconfigurabile il vincolo della continuazione tra reati dolosi e reati colposi ( Cass. 3-12-99, Nadin , rv 215447; Cass. 17-1-2001, Mariani , rv 218970; Cass, Sez. IV...
Corte di Casaszione, sezione II, sentenza 27 luglio 2012, n.30798. In materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su alcune circostanze da parte di chi abbia il dovere giuridico di farle conoscere integra l’elemento oggettivo ai fini della configurabilità del reato di truffa
Le massime 1. Il reato di truffa è configurabile non soltanto nella fase di conclusione del contratto, ma anche in quella dell’esecuzione allorquando una delle parti, nel contesto di un rapporto lecito, induca in errore l’altra parte con artifizi e raggiri, omettendo intenzionalmente la comunicazione di circostanze rilevanti che si ha il dovere di far...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 agosto 2012, n. 31449. Il dolo eventuale si differenzia dalla colpa cosciente in quanto il primo consiste nella rappresentazione della concreta possibilità della realizzazione del fatto, con accettazione del rischio (e, quindi, volizione) di esso, mentre la seconda consiste nella astratta possibilità della realizzazione del fatto, accompagnata dalla sicura fiducia che in concreto esso non si realizzerà (quindi, non volizione).
La massima Il dolo eventuale si differenzia dalla colpa cosciente in quanto il primo consiste nella rappresentazione della concreta possibilità della realizzazione del fatto, con accettazione del rischio (e, quindi, volizione) di esso, mentre la seconda consiste nella astratta possibilità della realizzazione del fatto, accompagnata dalla sicura fiducia che in concreto esso non si realizzerà...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 35554 del 17 settembre 2012. Il dissequestro dello studio professionale va chiesto da tutti i soci di una S.a.s.
Il dissequestro dello studio professionale va chiesto da tutti i soci di una S.a.s. Irrilevante che l’indagato per esercizio abusivo sia il rappresentante legale della società Il testo integrale aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 35554 del 17 settembre 2012
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza del 2 agosto 2012, n. 31498. In tema di abitualità a delinquere
La massima Mentre l’abitualità a delinquere ex art. 102 c.p. è operante obbligatoriamente ed autonomamente per presunzione di legge, senza bisogno di un accertamento del giudice, l’abitualità, invece, ritenuta dal giudice ex art. 103 c.p. è rimessa al potere discrezionale del magistrato richiedendosi, come presupposto inderogabile, che il soggetto, già condannato per due delitti non...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 luglio 2012, n.28997. La disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, di cui agli artt. 266 e seguenti c.p.p., non è applicabile alla corrispondenza, dovendosi per la sottoposizione a controllo e la utilizzazione probatoria del contenuto epistolare seguire le forme del sequestro di corrispondenza di cui agli artt. 254 e 353 c.p.p.
La massima La disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, di cui agli artt. 266 e seguenti c.p.p., non è applicabile alla corrispondenza, dovendosi per la sottoposizione a controllo e la utilizzazione probatoria del contenuto epistolare seguire le forme del sequestro di corrispondenza di cui agli artt. 254 e 353 c.p.p., e, trattandosi di corrispondenza...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 settembre 2012 n. 34758. Il superamento dei limiti massimi non costituisce una presunzione assoluta in ordine alla condotta di spaccio del detentore
Il commento in originale Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 11 settembre 2012 n. 34758. Il superamento dei limiti massimi non costituisce una presunzione assoluta in ordine alla condotta di spaccio del detentore Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 settembre 2012 n. 34758[1] Per la Corte...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 33627 del 4 settembre 2012. Appropriazione indebita di una autovettura a noleggio e simulazione di reato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 33627 del 4 settembre 2012 Fatto e diritto 1. Con il ministero del difensore l’imputato F.A. impugna per cassazione la sentenza della Corte di Appello di Bologna che ha confermato la decisione resa il 9.12.2004 dal g.u.p. del Tribunale di Ravenna, all’esito di giudizio abbreviato subordinato...