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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 27 novembre 2012, n. 46245. Portalettere e reato di peculato

La massima Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio l’impiegato dell’ente Poste italiane s.p.a. addetto alla regolarizzazione, mediante affrancatura, dei bollettini dei pacchi da restituire al mittente, e alla tenuta di un apposito registro nel quale annotare i dati identificativi di ciascuna operazione, di attività di natura non meramente applicativa od esecutiva; il portalettere,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012. Per la guida in stato di ebbrezza è consentito l’accertamento sintomatico

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 24 febbraio 2012 la corte di appello di Milano confermava la sentenza emessa in data 30.06-2011 dal G.I.P. del Tribunale della stessa città che aveva dichiarato Z. D. responsabile del reato di cui all’articolo 186,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733. Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733[1] Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770. Il giudizio di inammissibilità dell’atto di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione può attenere soltanto alla pertinenza e specificità degli atti di indagine richiesti e non anche, in chiave prognostica, alla fondatezza degli stessi.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770 1. Con il decreto sopra indicato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento accoglieva la richiesta del p.m. di archiviazione del procedimento instaurato a carico di A.S. in relazione ai reati di cui all’art. 323 cod. pen. e D.P.R....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 novembre 2012, n. 44093. Perché possa parlarsi di causa sopravvenuta idonea ad escludere il rapporto di causalità (o la sua interruzione) si deve dunque trattare di un percorso causale ricollegato all’azione (od omissione) dell’agente ma completamente atipico, di carattere assolutamente anomalo ed eccezionale

Le massime 1. L’interpretazione prevalente e consolidata dell’41, comma 2 cod. pen, “le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento” è volta a temperare il rigore derivante dalla meccanica applicazione dell’art. 41, comma 1 cod.pen., ove è enunciato il principio c.d. condizionalistico o dell’equivalenza delle cause...

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Corte di Cassazione, sezioneVI, sentenza del 30 novembre 2012, n. 46391. Il termine per le indagini preliminari decorre dalla data in cui il pubblico ministero ha provveduto ad iscrivere, nel registro delle notizie di reato, il nominativo della persona alla quale il reato è attribuito, senza che al giudice sia consentito di stabilire una diversa decorrenza.

Suprema Corte di Cassazione sezioneVI sentenza del 30 novembre 2012, n. 46391 …omissis… Motivi della decisione Nella più recente giurisprudenza di legittimità (cfr. in particolare Sez. 4, 29.1.2007, n. 10979, rv. 236193) si è affermato l’orientamento (che il Collegio condivide, ritenendolo conforme ai principi della Costituzione e della CEDU) secondo cui, in sede di verifica...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 47127 del 5 dicembre 2012. L’accertamento induttivo è sufficiente per l’accusa di evasione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 47127 del 5 dicembre 2012   Svolgimento del processo 1. Con sentenza 1.6.2011 la Corte d’Appello di Milano ha confermato la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari che, all’esito di giudizio abbreviato, aveva ritenuto B.G., nella veste di legale rappresentante della società di costruzioni Cormano 2001...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 dicembre 2012, n. 47604. L’offerta in vendita di semi di piante dalle quali è ricavabile una sostanza drogante, correlata da precise indicazioni botaniche sulla coltivazione delle stesse, non integra il reato dell’art. 82 T.U. stup., salva la possibilità di sussistenza dei presupposti per configurare il delitto previsto dall’art. 414 cod. pen. con riferimento alla condotta di istigazione alla coltivazione di sostanze stupefacenti

La massima. L’offerta in vendita di semi di piante dalle quali è ricavabile una sostanza drogante, correlata da precise indicazioni botaniche sulla coltivazione delle stesse, non integra il reato dell’art. 82 T.U. stup., salva la possibilità di sussistenza dei presupposti per configurare il delitto previsto dall’art. 414 cod. pen. con riferimento alla condotta di istigazione...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 novembre 2012, n. 43449. E’ responsabile per omicidio colposo il centauro che non abbia fatto indossare il casco al passeggero deceduto a seguito di sinistro stradale, essendo del tutto irrilevante che quest’ultimo sia persona maggiorenne e che manchi una specifica violazione contravvenzionale che preveda tale fattispecie

Suprema  Corte di Cassazione  sezione IV sentenza 8 novembre 2012, n. 43449 Svolgimento del processo Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di C.S. avverso la sentenza emessa in data 21.11.2011 dalla Corte di Appello di Palermo che confermava quella del Tribunale monocratico di Termini Imerese, Sezione distaccata di Corleone, in data 22.6.2010 con cui...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 novembre 2012, n. 46254. Un colpo di pistola esploso in direzione non equivoca, ad altezza d’uomo e a pochi metri dal bersaglio costituisce condotta idonea a cagionare la morte. Ne consegue che l’autore del suddetto comportamento risponde del reato di tentato omicidio.

La massima Un colpo di pistola esploso in direzione non equivoca, ad altezza d’uomo e a pochi metri dal bersaglio costituisce condotta idonea a cagionare la morte. Ne consegue che l’autore del suddetto comportamento risponde del reato di tentato omicidio. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 28 novembre 2012, n. 46254  Ritenuto in fatto...