La massima Nell’ipotesi di opere che si svolgono all’interno dell’azienda committente, l’obbligo del responsabile della sicurezza della stazione appaltante di procedere alla determinazione dei rischi specifici connessi all’ambiente di lavoro e all’attività lavorativa svolta all’interno comporta una posizione di garanzia e di controllo anche in ordine all’integrità fisica dei lavoratori dell’impresa appaltatrice. SUPREMA CORTE...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 marzo 2013 n. 10147. In tema di mancato versamento dell’assegno di mantenimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 marzo 2013 n. 10147[1] La sufficienza dei mezzi predisposti dalla madre è dato indifferente ai fini della configurabilità del delitto di cui all’articolo 570 del Cp, comma 2, n. 2, giacché lo stato di bisogno dei figli minori ricorre anche quando alla somministrazione dei mezzi...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 9464 del 27 febbraio 2013. Confisca del veicolo anche se intestato alla società in nome collettivo in caso di guida in stato di ebrezza
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 9464 del 27 febbraio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza in data 23 gennaio 2012 il Tribunale di Udine dichiarava V. B. colpevole del reato p.p. dall’art. 186, comma 7 Codice della Strada per essersi rifiutato di sottoporsi all’accertamento tecnico mediante alcoltest essendo stato sorpreso alla...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 9305 del 27 febbraio 2013. L’interrogatorio di garanzia dell’indagato si può rinviare soltanto per un impedimento assoluto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 9305 del 27 febbraio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza 28.5.2012 il Tribunale del Riesame di Roma ha rigettato l’appello di E. P. contro l’ordinanza del G.I.P. di Velletri che aveva respinto l’istanza di estinzione della misura cautelare della custodia in carcere ai sensi dell’art....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 13 febbraio 2013, n. 7089. Allorchè un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto, il giudice che riceve l’atto deve limitarsi, a norma dell’art. 568 c.p.p., comma 5 a verificare l’oggettiva impugnabilità del provvedimento, nonchè l’esistenza di una “voluntas impugnationis”, consistente nell’intento di sottoporre l’atto impugnato a sindacato giurisdizionale, e quindi trasmettere gli atti, non necessariamente previa adozione di un atto giurisdizionale, al giudice competente.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 13 febbraio 2013, n. 7089 Svolgimento del processo 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – Con l’ordinanza qui impugnata, la Corte d’appello ha dichiarato la inammissibilità dell’appello proposto dal ricorrente avverso la sentenza di condanna infertagli dal Tribunale, sul rilievo che, trattandosi di condanna alla sola pena...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 6309 dell’8 febbraio 2013. Sequestro preventivo per equivalente dei beni in danno del commercialista ideatore della dichiarazione fraudolenta
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 6309 dell’8 febbraio 2013 Svolgimento del processo 1. Con ordinanza del 22 marzo 2012 il Tribunale di Lecco ha respinto l’istanza di riesame del decreto di sequestro preventivo del 27 gennaio 2012 emesso dal gip dello stesso Tribunale a carico di T.F., indagato, quale ideatore in entrambi...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2013, n.6830. In tema di aggravante dei futili motivi di cui al n°1 e 4 dell’art. 61 c.p.
La massima 1. Nel reato di omicidio, l’aggravante dei futili motivi di cui al n°1 dell’art. 61 c.p. non può ritenersi integrata qualora l’impulso ad uccidere si è evoluto in un contesto di indigenza, emarginazione, precarietà nei rapporti esistenziali, familiari ed economici. 2. Nel reato di omicidio, l’aggravante della crudeltà di cui al n°4 dell’art....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2013 n. 9724. Maltrattamenti non solo i comportamenti diretti ad opprimere una persona, ma anche quando vi sono “omissioni” per “deliberata indifferenza” verso un disabile
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2013 n. 9724[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/02/maltrattamenti-in-famiglia-per-la-badante-indifferente-verso-il-disabile.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2013 n. 9220. Al reo deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli anche se, successivamente, il legislatore ritenga di modificarla in senso meno favorevole
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2013 n. 9220[1] In materia di successione di leggi penali, l’articolo 2 del Cp, comma 3, prende in considerazione tutti i mutamenti legislativi intervenuti, stabilendo che deve applicarsi la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo; pertanto, una volta...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 febbraio 2013, n. 7492. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica
La massima 1. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un atto dispositivo di sua competenza o connesso a prassi e consuetudini invalse nell’ufficio,...