SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 7 maggio 2013, n. 19556 (Presidente D’Isa – Relatore Blaiotta) Motivi della decisione 1. Il Tribunale di Roma ha affermato la responsabilità dell’imputato in epigrafe in ordine al reato di omicidio colposo in danno di L.A.M. ; e lo ha altresì condannato al risarcimento del danno nei...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di cassazione, sezione VI, sentenza 13 maggio 2013, n. 20428. Integra il reato di tentata concussione per costrizione la condotta dell’agente che, nell’abusare della sua qualità di pubblico ufficiale, mostra ad una prostituta il tesserino di poliziotto e pretende che la donna salga in macchina per consumare con lui un rapporto sessuale
La massima Integra il reato di tentata concussione per costrizione la condotta dell’agente che, nell’abusare della sua qualità di pubblico ufficiale, mostra ad una prostituta il tesserino di poliziotto e pretende che la donna salga in macchina per consumare con lui un rapporto sessuale, prospettando tale soluzione come il modo per non crearle in seguito...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 maggio 2013 n. 22644. Punibile il conducente per guida in stato di ebbrezza anche se non riesce a soffiare nell’etilometro
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 maggio 2013 n. 22644[1] Esiste sempre la possibilità di desumere esclusivamente da elementi sintomatici, pur in mancanza dell’accertamento mediante test, il reato di cui all’articolo 186 del Cp nelle sue differenti specie. Nel caso in esame, ha concluso il collegio, la legittimità della decisione...
Corte di Cassazione, sezione, sentenza n. 12402 del 21 maggio 2013. Reato di diffamazione per l’avvocato che nella memoria difensiva qualifichi come “falsa” la Ctu
Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza n. 12402 del 21 maggio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza in data 17.05.2006 n.3254, il Tribunale di Torino accoglieva la domanda di risarcimento danni proposta dall’arch. M.O. nei confronti dell’avv. B.G. per affermazioni ritenute diffamatorie, contenute nell’istanza di sostituzione di c.t.u., depositata dal suddetto legale...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 17 maggio 2013, n. 21220. In tema di cooperazione nel delitto colposo.
La massima In tema di cooperazione nel delitto colposo, perchè la condotta di ciascun concorrente risulti rilevante ai sensi dell’art. 113 c.p., occorre che essa, singolarmente considerata, violi la regola di cautela, e che tra le condotte medesime esista un legame psicologico. Il responsabile di uno studio medico (nella specie Direttore responsabile della struttura medica),...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 22015 del 22 maggio 2013. In tema di somministrazione di bevande alcoliche a persona in evidente stato di ebbrezza
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 22015 del 22 maggio 2013 In fatto 1. Con la sentenza impugnata, il Giudice di pace di Sant’Elpidio a Mare ha condannato H.X. alla pena ritenuta di giustizia, in relazione al reato di cui all’art. 691 cod. pen., per avere, quale addetto alla mescita, servito una bevanda...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 22 maggio 2013. Medico responsabile di lesioni colpose per negligenza in fase diagnostica
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza del 22 maggio 2013 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 30/11/2010 il Tribunale di Palermo condannava C.S. per il delitto di cui all’art. 590 c.p. per lesioni colpose in danno di T.R. (acc. in (omissis)). All’imputato veniva addebitato di avere, in qualità di medico chirurgo presso la...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 21651 del 21 maggio 2013. Se il PM chiede l’archiviazione ed il giudice non la convalida, il provvedimento del giudice assume carattere di abnormità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 21651 del 21 maggio 2013 Osserva 1. Con l’ordinanza indicata in epigrafe, il GIP del Tribunale di Cosenza, pronunciando ai sensi dell’art. 409 c.p.p., comma 5, ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dal PM presso lo stesso Tribunale nel procedimento penale a carico di ignoti per...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 21262 del 17 maggio. E’ legittima la decisione con cui il giudice di appello affermi – in conformità alla pronuncia del Tribunale – l’insussistenza del legittimo impedimento del difensore, ex art. 420 ter, comma quinto, cod. proc. pen., qualora esso sia dovuto allo stato di avanzata gravidanza dello stesso difensore, in quanto il solo stato di avanzata gravidanza non può di per sé costituire, in assenza di specifiche attestazioni sanitarie indicative del pericolo derivante dall’espletamento delle attività ordinarie o professionali, causa di legittimo impedimento
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 21262 del 17 maggio 2013 Fatto e diritto Propone ricorso per cassazione D.R.O. avverso la sentenza della Corte d’appello di L’Aquila in data 6 ottobre 2011 con la quale è stata riformata, su impugnazione del pubblico ministero, la sentenza di primo grado, di assoluzione per non aver...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2013, n. 9723. Stupefacenti: in tema di lieve entità ed uso esclusivamente personale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 28 febbraio 2013, n. 9723 Svolgimento del processo – Motivi della decisione 1. All’esito di giudizio abbreviato incondizionato il g.u.p. del Tribunale di Lecce con sentenza emessa il 25.10.2007 dichiarava S.L. colpevole del delitto di illecita detenzione per uso non esclusivamente personale di grammi 88 netti di...