Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 7004 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Catania, con ordinanza emessa il 13/08/2013 -provvedendo sulla richiesta di riesame avanzata da A.G. , avverso l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catania, in data 26/07/2013, con la quale era stata applicata la custodia in carcere...
Categoria: Diritto Penale e Procedura Penale
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989. Si versa in ipotesi di vizio motivazionale radicale, che non può essere colmato in sede di legittimità e che non consente a questa Corte di procedere al necessario approfondimento. Peraltro, contrariamente a quanto più volte affermato dal ricorrente, non sussistono i presupposti per ritenere “manifesta” l’assenza di responsabilità a suo carico.
Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 febbraio 2014, n. 6989 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 25/2/2009 il Tribunale di Palmi, dopo avere dichiarato estinte per prescrizione le contravvenzioni in tema di sicurezza sul lavoro ex legge n.626/1994 e d.P.R. n.547/1955 contestate al solo sig. C. , ha condannato i sigg. R.P....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 febbraio 2014, n. 7046. Ai fini dell’adozione di un provvedimento di sequestro conservativo su richiesta del creditore privato, la sussistenza del periculum in mora deve infatti essere alternativamente valutata in riferimento all’originaria inadeguatezza o insufficienza del patrimonio dell’imputato in relazione all’ammontare delle pretese risarcitorie e del complesso dei crediti che gravano su tale patrimonio, tale da evidenziare la necessità di assicurare un privilegio ai creditori da reato, ovvero all’insorgenza di un rischio di dispersione o diminuzione della garanzia patrimoniale, capace di determinare, in riferimento ai medesimi parametri in precedenza indicati, l’esigenza di applicare un vincolo reale idoneo ad assicurarne la conservazione anche con riferimento ad una situazione almeno potenziale, desunta da elementi certi ed univoci, di depauperamento del patrimonio del debitore
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 febbraio 2014, n. 7046 Considerato in fatto 1. Con ordinanza in data 4 marzo 2013 il Tribunale di Firenze ha confermato in sede di riesame l’ordinanza emessa il 12 luglio 2012 dal Tribunale di Firenze in composizione collegiale con la quale era stato disposto il sequestro conservativo,...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 gennaio 2014, n. 4033. Si configura il reato di falso in atto pubblico per il notaio che attribuisce a un cliente in stato vegetativo una manifestazione di volontà (nel caso di specie, l’impossibilità di sottoscrivere gli atti) in realtà mai avvenuta
Suprema Corte di Cassazione sezione V Sentenza 29 gennaio 2014, n. 4033 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. DUBOLINO Pietro – Consigliere Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. DEMARCHI ALBENGO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 febbraio 2014, n. 5684. Esclusa la responsabilità dei chirurghi dell’equipe per l’errore commesso dal primario durante l’intervento. Per la Cassazione non esiste
SUprema Corte di Cassazione Sezione III Sentenza 5 febbraio 2014, n. 5684 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 febbraio 2014, n. 6664. Condanna per il reato di cui all’art. 485 c.p. in relazione all’alterazione di un tagliando di una lotteria nazionale ad estrazione istantanea del tipo “gratta e vinci” in modo da far risultare lo stesso come vincente. In tema di falso grossolano o inidoneo, è esclusa la configurabilità del reato impossibile qualora la difformità dell’atto dal vero non sia riconoscibile ictu oculi, in base alla sola disamina dell’atto stesso. Riconoscibilità che nel caso di specie è stata correttamente esclusa, attesa la natura degli adempimenti che si sono resi necessari per accertare l’alterazione del tagliando
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 febbraio 2014, n. 6664 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza dei 12 luglio 2012 la Corte d’appello di Caltanissetta confermava la condanna di L.O. per il reato di cui all’art. 485 c.p. in relazione all’alterazione di un tagliando di una lotteria nazionale ad estrazione istantanea del tipo...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 28 gennaio 2014, n. 3884. In sede di sentenza di applicazione della pena su richiesta è possibile adottare, in sede di legittimità, i provvedimenti previsti dall’articolo 537 cod. proc. pen., non occorrendo alcuna valutazione di merito per una declaratoria che la legge pone come effetto inevitabile della sentenza di condanna, a cui e’ equiparabile la sentenza di applicazione della pena su accordo delle parti
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 28 gennaio 2014, n. 3884 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BEVERE Antonio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. BRUNO P. – rel. Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2013, n. 6685. La rilevanza penale della condotta produttiva di rumori, censurati come fonte di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, richiede l’incidenza sulla tranquillità pubblica, in quanto l’interesse tutelato dal legislatore è la pubblica quiete, sicché i rumori devono avere una tale diffusività che l’evento di disturbo sia potenzialmente idoneo ad essere risentito da un numero indeterminato di persone, pur se poi concretamente solo taluna se ne possa lamentare. Dalla motivazione della sentenza non risulta che, oltre ai denuncianti, altre persone almeno potenzialmente potessero essere disturbate dai latrati del cane degli imputati
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 febbraio 2013, n. 6685 Motivi della decisione Con sentenza in data 29 maggio 2012 il Tribunale di Foggia – per quanto qui rileva – ha condannato alla pena dell’ammenda di euro centocinquanta ciascuno E.D.F. ed E.G. per le contravvenzioni di disturbo delle occupazioni o del riposo delle...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 febbraio 2014, n. 6783. confermata la responsabilità del terzo ufficiale della causazione, per propria colpa, dell’urto tra la motonave MOBY e una porzione delle rocce granitiche presso le acque vicino all’isola di Caprera, avendo lo stesso, in servizio di turno al comando della motonave, provveduto solo tardivamente a disporne l’accostata, oltre ad omettere l’accertamento dell’erroneità della rotta e della posizione della nave, con la conseguente provocazione dell’eccessivo avvicinamento alla costa e dell’urto con le rocce della moby : urto dal quale era conseguito il naufragio della nave successivamente rimorchiata e condotta per l’ormeggio
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 12 febbraio 2014, n. 6783 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza resa in data 27.11.2012, la corte d’appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, ha integralmente confermato la sentenza in data 3.10.2007 con la quale il tribunale di Tempio Pausania ha condannato D.M.G. alla pena di un...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2014, n. 6695. La desistenza può aver luogo solo nella fase del tentativo incompiuto e non è configurabile se siano stati posti in essere atti da cui trae origine il meccanismo causale che produce l’evento, rispetto ai quali può operare al massimo il recesso attivo, laddove il soggetto abbia tenuto una condotta attiva che valga a scongiurare l’evento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 febbraio 2014, n. 6695 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 14.12.2012 la Corte d’appello di Lecce riformava solo in punto pena la pronuncia emessa il 27.5.2011 dal gip del Tribunale della medesima città per il reato di tentato omicidio in danno della moglie, G.A., che...