Il delitto di falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico (articolo 483 c.p.) e’ configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all’atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico ufficiale
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Il delitto di falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico (articolo 483 c.p.) e’ configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all’atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico ufficiale

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 16 maggio 2018, n. 21683. Le massime estrapolate: In tema di dichiarazione resa ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, articolo 46, è configurabile il delitto di falso ideologico commesso dal privato, qualora la dichiarazione sostitutiva di atto notorio sia falsa. Il delitto...

Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima
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Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima

Corte di cassazione, sezione quinta, penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20818. La massima estrapolata: Nel reato di minaccia, elemento essenziale e’ la limitazione della liberta’ psichica mediante la prospettazione del pericolo che un male ingiusto possa essere cagionato dall’autore alla vittima, senza che sia necessario che uno stato di intimidazione si verifichi concretamente in...

Nei reati dolosi e’ richiesta “una concreta, tempestiva, volonta’ di riparazione del danno cagionato”
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Nei reati dolosi e’ richiesta “una concreta, tempestiva, volonta’ di riparazione del danno cagionato”

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20808. La massima estrapolata: E’ pur sempre necessario che l’intervento risarcitorio sia “comunque riferibile all’imputato”, e cio’ allo scopo di preservare la condotta volontaristica che la norma in esame indica nell’ “aver riparato” e, con essa, il quid di merito della riparazione. Ne consegue...

L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate
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L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20800. La massima estrapolata: L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate, in quanto non puo’ essere consentito attribuire ad un soggetto specifici comportamenti mai tenuti. Ne consegue che, limitatamente alla verita’ del fatto,...

Non e’ violato il principio di correlazione tra accusa e sentenza, ex articolo 521 c.p.p., allorche’ tra il fatto originariamente contestato e quello ritenuto in sentenza non ricorra un rapporto di radicale eterogeneita’ o incompatibilita’
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Non e’ violato il principio di correlazione tra accusa e sentenza, ex articolo 521 c.p.p., allorche’ tra il fatto originariamente contestato e quello ritenuto in sentenza non ricorra un rapporto di radicale eterogeneita’ o incompatibilita’

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20795 La massima estrapolata: Non e’ violato il principio di correlazione tra accusa e sentenza, ex articolo 521 c.p.p., allorche’ tra il fatto originariamente contestato e quello ritenuto in sentenza non ricorra un rapporto di radicale eterogeneita’ o incompatibilita’ ne’, tanto meno, e’ ravvisabile...

In tema di motivazione delle ordinanze cautelari personali, la prescrizione della necessaria autonoma valutazione delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza e’ osservata anche quando il giudice delle indagini preliminari, a fronte di un quadro probatorio univoco e convergente, si sia limitato, di volta in volta, a condividere la richiesta del Pubblico Ministero, con considerazioni autonome
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In tema di motivazione delle ordinanze cautelari personali, la prescrizione della necessaria autonoma valutazione delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza e’ osservata anche quando il giudice delle indagini preliminari, a fronte di un quadro probatorio univoco e convergente, si sia limitato, di volta in volta, a condividere la richiesta del Pubblico Ministero, con considerazioni autonome

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20790. La massima estrapolata: In tema di motivazione delle ordinanze cautelari personali, la prescrizione della necessaria autonoma valutazione delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza, contenuta nell’articolo 292 c.p.p., comma 1, lettera c), come modificato dalla L. 16 aprile 2015, n. 47,...

In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi
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In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi

Corte di cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20833. Le massime estrapolate: In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi, connotati da un riconoscibile margine di serieta’ e tali da...

Ai fini della delibazione da compiersi quanto al pericolo di recidiva non e’ possibile prescindere dalla valutazione della gravita’ del fatto medesimo nelle sue concrete manifestazioni
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Ai fini della delibazione da compiersi quanto al pericolo di recidiva non e’ possibile prescindere dalla valutazione della gravita’ del fatto medesimo nelle sue concrete manifestazioni

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20830. La massima estrapolata: Il nuovo testo dell’articolo 274 c.p.p., comma 1, lettera b) e c) risultante dalle modifiche apportate dalla L. n. 47 del 2015, se non consente di desumere il pericolo di fuga e di recidiva esclusivamente dalla gravita’ del titolo di...

In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto
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In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20813. La massima estrapolata: In tema di disciplina della parte civile, ai sensi dell’articolo 82 c.p., comma 2 e articolo 523 c.p.p., comma 2, la mancata presentazione delle conclusioni scritte configura revoca tacita della costituzione in giudizio in quanto, trattandosi di pretesa civilistica, e’...

Il dolo generico del reato che punisce l’omesso versamento da parte del datore di lavoro delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti
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Il dolo generico del reato che punisce l’omesso versamento da parte del datore di lavoro delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20725 Il dolo generico del reato di cui all’articolo 2, comma 1-bis, del decreto legge 12 settembre 1983 n. 463, convertito dalla legge 11 novembre 1983 n. 638, che punisce l’omesso versamento da parte del datore di lavoro delle ritenute previdenziali e assistenziali operate...