Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 9 maggio 2014, n. 10105 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 19363/2012 proposto da: S.F., in proprio quale socia della società fallita – ricorrente – contro EQUITALIA SUD S.P.A FALLIMENTO...
Categoria: Diritto Fallimentare
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 aprile 2014, n. 9272. Se durante la procedura di concordato preventivo si arriva all'approvazione di una seconda proposta peggiorativa della prima, è necessario acquisire una nuova relazione di stima solo se la richiesta da parte dell'azienda sia successiva al 12/8/2013 (data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 83/2012)
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 aprile 2014, n. 9272 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. PICCININNI Carlo – Consigliere Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio Pietro – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 24 aprile 2014, n. 9271. Quando il Tribunale d'ufficio determina il procedimento per la revoca dell'ammissione al concordato preventivo quando il commissario giudiziale ha accertato e riferito il compimento di atti di frode da parte del debitore. La relativa qualificazione spetta al tribunale indipendentemente dalle espressioni usate dal commissario giudiziale, il quale ha il compito di accertare i fatti e di riferirli al tribunale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 24 aprile 2014, n. 9271 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 9618-2012 proposto da: KM BE – RICORRENTI – CONTRO MG PUBBLICO MINISTERO PRESSO LA PROCURA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 aprile 2014, n. 9050. Gli "altri atti di frode" di cui all'art. 173, 1 comma, l.f., non possono essere più individuati nei soli atti in frode ai creditori di cui agli artt. 64 e ss. l.f., ma, per avere rilievo ai fini della revoca, devono essere "accertati" dal commissario giudiziale ed avere una valenza potenzialmente decettiva, per l'idoneità a pregiudicare il consenso informato dei creditori sulle reali prospettive di soddisfacimento in caso di liquidazione, giustificandosi la valutazione del Giudice a riguardo in funzione di garanzia della regolarità della procedura, nella verifica della messa a disposizione dei creditori di tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 aprile 2014, n. 9050 Svolgimento del processo Con decreto del 28/4-4/5/2011, a seguito della segnalazione del commissario giudiziale ai sensi dell’art. 173 l.f., il Tribunale di Milano revocava il decreto di apertura del concordato preventivo della Tanino Crisci in liquidazione e con sentenza in pari data ne...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 marzo 2014, n. 11796. Ai fini della configurabilità del delitto di bancarotta fraudolenta documentale, il deposito in copia nella procedura fallimentare delle scritture contabili non è sufficiente ad evitare l'addebito di sottrazione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 11 marzo 2014, n. 11796 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FUMO Maurizio – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. LIGNOLA...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 marzo 2014, n. 7432. In sede di esecuzione del giudicato la Amministrazione non puo' opporre la compensazione. Dunque al Fallimento debbono essere versate le somme dovute, che verranno messe a disposizione dei creditori (ed in tale sede la Amministrazione potra' fare valere la sua posizione privilegiata)
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 marzo 2014, n. 7432 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 aprile 2014, n. 15712. Il dolo della bancarotta impropria da false comunicazioni sociali, così come riconfigurata dal d. lgs. n. 61/2002, vanta una struttura complessa. Esso innanzi tutto si alimenta delle componenti che concorrono a definire l'elemento soggettivo del reato societario presupposto e dunque, in tal senso, si atteggia come generico con riguardo al mendacio, come intenzionale in riferimento all'inganno dei destinatari della comunicazione sociale (risultando dunque incompatibile sul punto con letture in chiave di dolo eventuale) e come specifico rispetto al contenuto dell'offesa qualificata da ingiusto profitto. Quanto poi all'evento che caratterizza la fattispecie nell'ambito dello statuto penale del fallimento esso presuppone una volontà protesa al dissesto, da intendersi non già quale intenzionalità di insolvenza, bensì quale consapevole rappresentazione della probabile diminuzione della garanzia dei creditori e del connesso squilibrio economico
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 8 aprile 2014, n. 15712 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 16 novembre 2012 la Corte d’appello di Torino confermava: a) la condanna di C.J. e Co.Da. per il reato di concorso in bancarotta impropria societaria aggravata commesso nella loro qualità di componenti del consiglio di amministrazione...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 aprile 2014, n. 7864. Il titolo esecutivo in possesso dell’agente di riscossione non è sorretto da un provvedimento giudiziale ma amministrativo e non rientra, pertanto, nelle categorie dell’ipoteca legale o volontaria per cui è prevista la revoca
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 aprile 2014, n. 7864 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da FALLIMENTO DELLA PSS.R.L. IN LIQUIDAZIONE, in persona del curatore dott. MT, elettivamente domiciliato in Roma, alla via Germanico n....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 28 febbraio 2014, n. 4803. I versamenti effettuati dalla società alla banca nell’anno precedente l’ammissione della società stessa alla procedura di amministrazione straordinaria non hanno natura solutoria, bensì ripristinatoria della provvista e, pertanto, non sono revocabili.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 28 febbraio 2014, n. 4803 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 8218-2010 proposto da: C.F. S.P.A. (P.I. (OMISSIS)), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, LARGO GIUSEPPE...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 marzo 2014, n. 6248. La giurisdizione del Tribunale Fallimentare sull'accertamento dei crediti e sulla loro ammissione al passivo non può estendersi a questioni sulla debenza dei tributi (o di sanzioni tributarie) previsti dall'art. 2 del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, o a tributi in genere, a seguito della modifica introdotta dall'art. 12, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, sulle quali è attribuita una giurisdizione esclusiva alle commissioni tributarie
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 18 marzo 2014, n. 6248 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto –...