Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 dicembre 2014, n. 25863 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel....
Categoria: Diritto Fallimentare
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 dicembre 2014, n. 50975. Il pagamento di tutti i debiti, o la condotta restitutoria da parte dell'imprenditore che abbia distratto risorse aziendali, fa cadere il reato di bancarotta fraudolenta unicamente se avvenuti prima della dichiarazione di fallimento
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 dicembre 2014, n. 50975 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI Maria – Presidente Dott. SABEONE G. – rel. Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 24 novembre 2014, n. 48739. L'espresso riferimento del terzo comma dell'art. 216 I. fall. alla condizione di fallito dell'imprenditore che esegua i pagamenti e, comunque, per quanto riguarda i fatti posti in essere dai soggetti di cui al primo comma dell'art. 223 I. fall., al fallimento delle società interessate, vale, pur nella diversità delle fattispecie incriminatrici, ad assegnare alla dichiarazione di fallimento lo stesso significato giuridico che ricopre nelle altre ipotesi di bancarotta fraudolenta e, in conseguenza, il medesimo rilievo, quanto al decorso del termine prescrizionale
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 24 novembre 2014, n. 48739 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Mari – Presidente Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. DE MARZO Giusepp – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 novembre 2014, n. 48347. L'amministratore che ometta di annotare in contabilità il pagamento della somma ricevuta in nero e la sottragga, così, al soddisfacimento delle obbligazioni sociali, è responsabile per i reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e documentale
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 20 novembre 2014, n. 48347 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. OLDI Paolo – Presidente Dott. DE MARZO G. – rel. Consigliere Dott. POSITANO Gabriel – Consigliere Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 novembre 2014, n. 46479. In tema di bancarotta semplice, le pene accessorie devono essere commisurate alla durata della pena principale, in quanto essendo determinate solo nel massimo, sono soggette alla regola dettata dall'articolo 37 c.p., per il quale la loro durata è uguale a quella della pena principale inflitta
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 11 novembre 2014, n. 46479 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo M. – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. GUARDIANO Alfre – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 ottobre 2014, n. 42257. Il componente del consiglio di amministrazione risponde del concorso nella bancarotta impropria da reato societario per mancato impedimento del reato anche quando egli sia consapevolmente venuto meno al dovere di acquisire tutte le informazioni necessarie all'espletamento del suo mandato
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 ottobre 2014, n. 42257 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. CAPUTO Angelo...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 ottobre 2014, n. 21939. La legge fallimentare, aderendo al principio di "prossimità della prova", pone a carico del debitore l'onere di provare di essere esente dal fallimento gravandolo della dimostrazione del non superamento congiunto dei parametri dimensionali ivi prescritti
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 ottobre 2014, n. 21939 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 ottobre 2014, n. 42899. Del reato di frode fiscale risponde anche l'ex consigliere qualora abbia partecipato scientemente all'organizzazione dell'illecito ancorchè non investito di alcun potere decisionale. E' ininfluente, a tali fini, la circostanza che al momento della presentazione della dichiarazione non rivestiva la carica consiliare. Ritenuto sussistente la fattispecie del concorso in reato, ex art. 2 del D.Lgs. 74/2000, anche nei confronti dell'ex consigliere per avere la società indicato nella dichiarazione dei redditi e dell'IVA componenti negativi inesistenti.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 ottobre 2014, n. 42899 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21849. Il termine per determinare l'irragionevole durata di una procedura fallimentare parte dalla insinuazione al passivo e oscilla, a seconda della complessità, tra i 5 ed i 7 anni. Così anche per l'indennizzo che può scendere al di sotto dei 750 euro, per il primo triennio, e 1.000, per gli anni successivi, stabiliti dalla Cedu, sino a 500 e 600 euro senza violare la giurisprudenza comunitaria
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 ottobre 2014, n. 21849 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – rel. Consigliere Dott. D’ASCOLA Paquale – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 ottobre 2014, n. 42809. L'elemento psicologico del reato di causazione del fallimento per effetto di operazioni dolose non richiede l'intento fraudolento, ma la coscienza e la volontà del compimento di operazioni e la prevedibilità e accettazione del rischio del dissesto quale possibile conseguenza della condotta. Ne segue che la fattispecie si configura anche nell'ipotesi di operazione di acquisizione di una società per azioni nella fase di amministrazione controllata priva delle necessarie coperture finanziarie e preordinata da tempo, qualora l'imputato a conoscenza dello stato di crisi abbia quantomeno accettato il rischio del dissesto quale conseguenza della propria condotta.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 ottobre 2014, n. 42809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – rel. Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott....