È revocabile l’utilizzo da parte della banca delle somme incassate dai terzi per estinguere il debito della società mandante poi fallita
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È revocabile l’utilizzo da parte della banca delle somme incassate dai terzi per estinguere il debito della società mandante poi fallita

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 6 settembre 2018, n. 21694. La massima estrapolata: È revocabile l’utilizzo da parte della banca delle somme incassate dai terzi per estinguere il debito della società mandante poi fallita perché non rileva che, per sottrarsi alla revocatoria, essa affermi che il mandato all’incasso ricevuto sia coevo al sorgere...

La facoltà del curatore di sciogliersi dal contratto non del tutto eseguito presuppone che questo sia ancora pendente alla data di dichiarazione del fallimento
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La facoltà del curatore di sciogliersi dal contratto non del tutto eseguito presuppone che questo sia ancora pendente alla data di dichiarazione del fallimento

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 6 settembre 2018, n. 21695. La massima estrapolata: La facoltà del curatore di sciogliersi dal contratto non del tutto eseguito presuppone che questo sia ancora pendente alla data di dichiarazione del fallimento. Questo in quanto, se a seguito dell’accertamento dell’intervenuta risoluzione del contratto in un momento antecedente alla...

Il giudice non può negare l’affidamento in prova al servizio sociale all’ex amministratore condannato per bancarotta fraudolenta in una delle società che facevano capo a lui, se l’altra non è coinvolta nel fallimento e dunque neppure nella bancarotta
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Il giudice non può negare l’affidamento in prova al servizio sociale all’ex amministratore condannato per bancarotta fraudolenta in una delle società che facevano capo a lui, se l’altra non è coinvolta nel fallimento e dunque neppure nella bancarotta

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 4 settembre 2018, n. 39909. La massima estrapolata: Il giudice non può negare l’affidamento in prova al servizio sociale all’ex amministratore condannato per bancarotta fraudolenta in una delle società che facevano capo a lui, se l’altra non è coinvolta nel fallimento e dunque neppure nella bancarotta, sull’assunto che...

La posizione del direttore generale è assimilata a quella degli amministratori, anche se legato alla società da un rapporto di dipendenza
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La posizione del direttore generale è assimilata a quella degli amministratori, anche se legato alla società da un rapporto di dipendenza

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 3 settembre 2018, n. 39449. La massima estrapolata: La posizione del direttore generale è assimilata a quella degli amministratori, anche se legato alla società da un rapporto di dipendenza. Risponde dunque delle condotte (distrazione ecc) che hanno causato il fallimento anche se questo è avvenuto due anni dopo...

Il legame tra i soci e il precedente amministratore, moglie del ricorrente, non basta – in assenza di rilievi sul ruolo di amministratore di fatto svolto dallo stesso prima dell’assunzione della carica a fondare un’affermazione di responsabilità per la tenuta delle scritture contabili
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Il legame tra i soci e il precedente amministratore, moglie del ricorrente, non basta – in assenza di rilievi sul ruolo di amministratore di fatto svolto dallo stesso prima dell’assunzione della carica a fondare un’affermazione di responsabilità per la tenuta delle scritture contabili

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 3 settembre 2018, n. 39484. La massima estrapolata: Il legame tra i soci e il precedente amministratore, moglie del ricorrente, non basta – in assenza di rilievi sul ruolo di amministratore di fatto svolto dallo stesso prima dell’assunzione della carica a fondare un’affermazione di responsabilità per la tenuta...

La valutazione della non imputabilità della causa del ritardo, ai fini dell’ammissibilità della domanda di insinuazione al passivo, non può intendersi come semplice assenza di colpa
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La valutazione della non imputabilità della causa del ritardo, ai fini dell’ammissibilità della domanda di insinuazione al passivo, non può intendersi come semplice assenza di colpa

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 5 settembre 2018, n. 21661. La massima estrapolata: La valutazione della non imputabilità della causa del ritardo, ai fini dell’ammissibilità della domanda di insinuazione al passivo, non può intendersi come semplice assenza di colpa, ma deve fondarsi su elementi oggettivi ed estranei al creditore, che nella specie il...

Nell’azione di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci per la cattiva gestione della società, la prescrizione decorre da quando nel bilancio è riportata una perdita ingente percepibile da tutti i creditori
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Nell’azione di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci per la cattiva gestione della società, la prescrizione decorre da quando nel bilancio è riportata una perdita ingente percepibile da tutti i creditori

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 5 settembre 2018, n. 21662. La massima estrapolata: Nell’azione di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci per la cattiva gestione della società, la prescrizione decorre da quando nel bilancio è riportata una perdita ingente percepibile da tutti i creditori. Né ad escludere le “colpe” dei sindaci basta...

La possibilità per l’imprenditore di difendersi personalmente senza la difesa tecnica nel procedimento prefallimentare rafforza l’obbligo di metterlo in condizioni di spiegare le proprie ragioni
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La possibilità per l’imprenditore di difendersi personalmente senza la difesa tecnica nel procedimento prefallimentare rafforza l’obbligo di metterlo in condizioni di spiegare le proprie ragioni

Consiglio di Stato, sezione terza civile, Ordinanza 22 agosto 2018, n. 20957. La massima estrapolata: La possibilità per l’imprenditore di difendersi personalmente senza la difesa tecnica nel procedimento prefallimentare rafforza l’obbligo di metterlo in condizioni di spiegare le proprie ragioni. Diritti violati in caso di mancata riconvocazione all’udienza rinviata d’ufficio. Ordinanza 22 agosto 2018, n....

Va punito per bancarotta impropria da reato societario l’amministratore della società fallita che in presenza di un capitale sociale al di sotto dei limiti di legge non ha convocato l’assemblea e ha omesso gli atti richiesti per la tutela dell’integrità del patrimonio
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Va punito per bancarotta impropria da reato societario l’amministratore della società fallita che in presenza di un capitale sociale al di sotto dei limiti di legge non ha convocato l’assemblea e ha omesso gli atti richiesti per la tutela dell’integrità del patrimonio

La massima estrapolata: Va punito per bancarotta impropria da reato societario l’amministratore della società fallita che in presenza di un capitale sociale al di sotto dei limiti di legge non ha convocato l’assemblea e ha omesso gli atti richiesti per la tutela dell’integrità del patrimonio. Questo in quanto in siffatti casi l’obbligo di convocazione dell’assemblea...

La necessità di acquisire presso terzi la documentazione contabile rappresenta una prova che la tenuta dei libri e delle altre scritture contabili fosse inidonea a rendere percepibile la reale rappresentazione del patrimonio o del movimento di affari della società
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La necessità di acquisire presso terzi la documentazione contabile rappresenta una prova che la tenuta dei libri e delle altre scritture contabili fosse inidonea a rendere percepibile la reale rappresentazione del patrimonio o del movimento di affari della società

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 16 luglio 2018, n. 32654. La massima estrapolata La necessità di acquisire presso terzi la documentazione contabile rappresenta una prova che la tenuta dei libri e delle altre scritture contabili fosse inidonea a rendere percepibile la reale rappresentazione del patrimonio o del movimento di affari della società. Ciò...