Dipendente pubblico ammesso a frequentare corsi di dottorato di ricerca che non fruisca di borsa di studio
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Dipendente pubblico ammesso a frequentare corsi di dottorato di ricerca che non fruisca di borsa di studio

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 4 giugno 2019, n. 15173. La massima estrapolata: Il dipendente pubblico ammesso a frequentare corsi di dottorato di ricerca che non fruisca di borsa di studio, conserva il trattamento economico di cui godeva presso l’amministrazione di appartenenza, comprensivo di tutte le voci retributive spettanti in ragione della qualifica rivestita,...

L’obbligo di prevenzione di cui all’art. 2087 c.c.
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L’obbligo di prevenzione di cui all’art. 2087 c.c.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 4 giugno 2019, n. 15167. La massima estrapolata: L’obbligo di prevenzione di cui all’art. 2087 c.c. impone al datore di lavoro di adottare non solo le particolari misure tassativamente imposte dalla legge in relazione allo specifico tipo di attività esercitata e quelle generiche dettate dalla comune prudenza, ma anche...

Le nozioni di fatto che rientrano nella comune esperienza di cui all’art. 115 comma 2 c.p.c.
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Le nozioni di fatto che rientrano nella comune esperienza di cui all’art. 115 comma 2 c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 4 giugno 2019, n. 15159. La massima estrapolata: Nelle nozioni di fatto che rientrano nella comune esperienza di cui all’art. 115, comma 2, c.p.c. sono escluse quelle valutazioni che, per essere formulate, necessitino di un apprezzamento tecnico, da acquisirsi mediante c.t.u. o mezzi cognitivi peritali analoghi per le quali,...

La regola del cd. minimale contributivo
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La regola del cd. minimale contributivo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 3 giugno 2019, n. 15120. La massima estrapolata: La regola del cd. minimale contributivo, che deriva dal principio di autonomia del rapporto contributivo rispetto alle vicende dell’obbligazione retributiva, opera anche con riferimento all’orario di lavoro, che va parametrato a quello previsto dalla contrattazione collettiva, o dal contratto individuale, e...

Il lavoratore che impugna un licenziamento deducendo che esso si è realizzato senza il rispetto della forma prescritta
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Il lavoratore che impugna un licenziamento deducendo che esso si è realizzato senza il rispetto della forma prescritta

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 16 maggio 2019, n. 13195. La massima estrapolata: Il lavoratore che impugna un licenziamento deducendo che esso si è realizzato senza il rispetto della forma prescritta, ha l’onere di provare, oltre la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, il fatto costitutivo della sua domanda rappresentato dalla manifestazione di...

Nel caso dei dipendenti di istituti di credito gli obblighi di fedeltà e diligenza vanno valutati secondo criteri più rigorosi
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Nel caso dei dipendenti di istituti di credito gli obblighi di fedeltà e diligenza vanno valutati secondo criteri più rigorosi

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 14 maggio 2019, n. 12787 La massima estrapolata: Nel caso dei dipendenti di istituti di credito gli obblighi di fedeltà e diligenza vanno valutati secondo criteri più rigorosi, dovendosi valorizzare le mansioni svolte ed il tipo di condotta, dimodochè anche mancanze disciplinari più lievi possono essere idonee ad incrinare...

In tema di licenziamento per giusta causa
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In tema di licenziamento per giusta causa

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 14 maggio 2019, n. 12777 La massima estrapolata: In tema di licenziamento per giusta causa, il rifiuto del lavoratore di adempiere la prestazione secondo le modalità indicate dal datore di lavoro è idoneo, ove non improntato a buona fede, a far venir meno la fiducia nel futuro adempimento e...

La giusta causa di licenziamento deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro
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La giusta causa di licenziamento deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 14 maggio 2019, n. 12786 La massima estrapolata: La giusta causa di licenziamento deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro e, in particolare, dell’elemento fiduciario, dovendo il giudice valutare, da un lato, la gravità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla...

Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto e della pensione aziendale
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Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto e della pensione aziendale

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 13 maggio 2019, n. 12653 La massima estrapolata: Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto e della pensione aziendale – che il datore di lavoro ha equiparato al trattamento pensionistico dei dipendenti degli enti locali – vanno inclusi nella base di calcolo anche gli emolumenti istituiti dalla...

Sanzioni amministrative per plurime violazioni in materia di orario di lavoro
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Sanzioni amministrative per plurime violazioni in materia di orario di lavoro

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 13 maggio 2019, n. 12659 La massima estrapolata: In tema di sanzioni amministrative per plurime violazioni in materia di orario di lavoro, commesse con più azioni od omissioni, opera il criterio del cd. cumulo materiale, atteso che la disciplina dell’art. 8 della l. n. 689 del 1981 contempla il...