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Corte di Cassazione, sezione III, penale sentenza 9 luglio 2013, n. 29037.In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali ex art. 2, comma 1 bis, della L. 638/83, rileva ai fini della configurabilità del reato la prova del materiale esborso della retribuzione, anche sotto forma di compensi in nero, desumibile anche da documenti provenienti dal datore di lavoro come i modelli DM10

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza  9 luglio 2013, n. 29037 Ritenuto in fatto 1.1 Con sentenza del 25 gennaio 2012 la Corte di Appello di Trento, in parziale riforma della sentenza emessa dal GUP di quel Tribunale emessa il 4 novembre 2011 nei riguardi Z.R. (imputato del reato di cui agli artt....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 16739 del 4 luglio 2013. L’indennità di accompagnamento è esclusa in caso di sindrome depressiva senza isolamento socio-relazionale

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 16739 del 4 luglio 2013   Svolgimento del processo Con sentenza del 27.10.2009, la Corte di Appello di Lecce rigettava il gravame proposto da T.A. nei confronti dell’INPS e del Ministero dell’Economia e Finanze avverso la sentenza del Tribunale di Brindisi, con la quale era stata respinta...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 luglio 2013 n. 17122. In caso di licenziamento viziato per la mancata comunicazione dei motivi del recesso, la non idoneità ad incidere sulla continuità del rapporto di lavoro comporta il risarcimento del danno

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 luglio 2013 n. 17122[1]   Nel rito del lavoro, ai fini dell’esame della ritualità del ricorso introduttivo del giudizio, il giudice del merito è chiamato ad effettuare l’individuazione del petitum, sotto il profilo sostanziale e processuale, attraverso l’esame complessivo dell’atto. Tale operazione – che...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 luglio 2013, n. 29455. Reato di truffa per il datore di lavoro che dichiara all’INPS di avere pagato una indennità di maternità ad una dipendente, e ‘trattiene’ per sé quei soldi

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 luglio 2013, n. 29455 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Lecce ha parzialmente confermato la sentenza del Tribunale della medesima città in data 23.3.2010 di condanna di V.C. per il delitto di truffa avendo quest’ultimo falsamente dichiarato all’INPS di...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 28603 del 3 luglio 2013. Anche se è escluso il mobbing può esserci il reato di lesioni personali a carico del datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza  n. 28603 del 3 luglio 2013   Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 2 ottobre 2012 la Corte d’appello di Milano ha dichiarato inammissibile per data 30 settembre 2011 nei confronti di S.L. e P.M., confermandola nel resto e condannando l’appellante parte civile – C.F. – al...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16897. È legittimo il licenziamento della segretaria impiegata presso uno studio professionale motivato dalla perdita di un importante cliente con la conseguente riduzione dei carichi di lavoro

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16897[1] Al riguardo è stato reiteratamente affermato da questa Corte che il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, ex art. 3 della legge 15 luglio 1961 n. 604, è determinato non da un generico ridimensionamento dell’attività imprenditoriale, ma dalla necessità di...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 luglio 2013, n. 16929. Legittimo il licenziamento della cassiera per aver omesso di registrare le somme di denaro ricevute dai clienti per l’acquisto dei beni, incassando i relativi importi

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza   8 luglio 2013, n. 16929 Svolgimento del processo Con sentenza del 29/10/09 – 9/3/10 la Corte d’appello di Roma ha rigettato l’impugnazione proposta da P.E. avverso la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Roma che le aveva respinto la domanda diretta all’annullamento del licenziamento intimatole...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16979. Bocciato il ricorso del dipendente che non ha adeguatamente assolto l’onere di allegazione e deduzione di concrete opportunità di reimpiego all’interno del gruppo

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 luglio 2013 n. 16979[1] La critica svolta, al riguardo, dal lavoratore si è imperniata esclusivamente sull’evocata peculiare utilità delle mansioni assolte alle dipendenze della Srl, di sovraintendere i rapporti con fornitori di hardware e software, senza scalfire la statuizione della Corte di merito con...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 luglio 2013 n. 28808. Il coordinatore per la sicurezza del cantiere deve non solo informare dei rischi ma anche esercitare un controllo effettivo e continuo sul lavoro degli operai delle diverse ditte

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 luglio 2013 n. 28808[1] Presidente dott. Claudio D’Isa In tema di prevenzione antinfortunistica, al coordinatore per la sicurezza dei lavori non è assegnato esclusivamente il compito di organizzare il lavoro tra le diverse imprese operanti nello stesso cantiere, bensì anche quello di vigilare sulla...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 luglio 2013, n. 16507. L’assenza ingiustificata del lavoratore non è equparabile ad una dichiarazione di dimissioni

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 luglio 2013, n. 16507 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Roma, confermando la sentenza di primo grado, rigettava la domanda di P.A. , proposta nei confronti della società Poste italiane, avente ad oggetto l’impugnazione della comunicazione con la quale la società le rendeva noto che,...