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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 agosto 2014, n. 17540. L'indennità prevista dall'art. 32 della legge 4 novembre 2010, n. 183 si applica anche nel caso di condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore che abbia chiesto ed ottenuto dal giudice l'accertamento della nullità di un contratto di somministrazione lavoro, convertito poi in un contratto a tempo indeterminato tra lavoratore ed utilizzatore della prestazione

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 agosto 2014, n. 17540 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. TRIA...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 agosto 2014, n. 18200. Nel contratto a termine, il concetto di specificità risente di un certo grado di elasticità che, in sede di controllo giudiziale, esige di essere valutato dal giudice secondo criteri di congruità e ragionevolezza

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 agosto 2014, n. 18200 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. MANCINO Rossana...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 agosto 2014, n. 18425. Per sapere se durante le cosiddette "festività soppresse" spetti o meno la retribuzione aggiuntiva anche nei casi in cui il lavoratore non abbia effettuato la prestazione – per esempio perché in permesso sindacale o in ferie – bisogna guardare alla contrattazione di categoria

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 28 agosto 2014, n. 18425 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 agosto 2014, n. 17625. L'espletamento di altra attività, lavorativa ed extralavorativa, da parte del lavoratore durante lo stato di malattia è idoneo a violare i doveri contrattuali di correttezza e buona fede nell'adempimento dell'obbligazione ed a giustificare il recesso del datore di lavoro, laddove si riscontri che l'attività espletata costituisca indice di una scarsa attenzione del lavoratore alla propria salute ed ai relativi doveri di cura e di non ritardata guarigione

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 agosto 2014, n. 17625 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – rel. Consigliere Dott. GHINOY Paola...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 19 giugno 2014, n. 13972. La notificazione del ricorso per Cassazione proposto nei confronti di una Amministrazione dello Stato va effettuata presso l'Avvocatura generale; quella eseguita presso l'Avvocatura distrettuale è nulla e contrasta con il principio della ragionevole durata del processo

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 19 giugno 2014, n. 13972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 agosto 2014, n. 4105. Per mobbing deve intendersi una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico complessa, continuata e protratta nel tempo, tenuta nei confronti di un lavoratore nell'ambiente di lavoro, che si manifesta con comportamenti intenzionalmente ostili, reiterati e sistematici, esorbitanti od incongrui rispetto all'ordinaria gestione del rapporto, espressivi di un disegno in realtà finalizzato alla persecuzione od alla vessazione del lavoratore, tale che ne consegua un effetto lesivo della sua salute psicofisica. Ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro, deve essere accertata la presenza di una pluralità di elementi costitutivi, quali la molteplicità e globalità di comportamenti a carattere persecutorio, illeciti o anche di per sé leciti, posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente secondo un disegno vessatorio; l'evento lesivo della salute psicofisica del dipendente; il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e la lesione dell'integrità psicofisica del lavoratore ed, infine, la prova dell'elemento soggettivo, ovvero dell'intento persecutorio

Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 agosto 2014, n. 4105 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA 1. sul ricorso numero di registro generale 6451 del 2012, proposto da: RO.SC., rappresentato e difeso dall’avv. Fe.Sc., con domicilio eletto presso Fe.Sc....