La competenza del giudice del lavoro a conoscere la controversia tra un socio e la cooperativa non è suscettibile di deroga a favore di arbitri, se non in virtù di una clausola compromissoria prevista da contratti e accordi collettivi, sempre che questo avvenga, a pena di nullità, senza pregiudicare per la parti la facoltà di...
Categoria: Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 gennaio 2017, n. 488
Il dipendente della provincia impiegato come addetto stampa non ha diritto al riconoscimento dell’applicazione del contratto giornalistico dopo la sentenza della consulta 189/2007 che ha considerato illegittima la legge regionale (Sicilia) sull’inquadramento e la retribuzione degli uffici stampa dell’ente locale. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 gennaio 2017, n. 488 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 gennaio 2017, n. 482
Le pensioni possono essere rettificate in qualunque momento per errore di qualsiasi natura dagli enti erogatori, ma non si possono recuperare le somme corrisposte, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta al dolo dell’interessato Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 gennaio 2017, n. 482 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 gennaio 2017, n. 476
Per effetto della riforma del 2012, per un verso, e’ denunciabile in Cassazione solo l’anomalia motivazionale che si tramuta in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente all’esistenza della motivazione in se’, purche’ il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata, a prescindere dal confronto con le risultanze processuali (tale anomalia si esaurisce nella...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 gennaio 2017, n. 475
Il licenziamento intimato alla lavoratrice dall’inizio del periodo di gestazione sino al compimento di un anno di eta’ del bambino e’ nullo ed improduttivo di effetti ai sensi della L. n. 1204 del 1971, articolo 2; per la qual cosa il rapporto deve ritenersi giuridicamente pendente ed il datore di lavoro inadempiente va condannato a...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 gennaio 2017, n. 299
La cartella di pagamento con la quale l’ente previdenziale fa valere un credito contributivo non è un atto esecutivo ma preannuncia l’esercizio dell’azione esecutiva ed è pertanto parificabile al precetto Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 gennaio 2017, n. 299 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 gennaio 2017, n. 284
Illegittimo il licenziamento per il superamento del comporto quando vengano conteggiati anche quei giorni in cui la prestazione lavorativa sia resa al mattino in quanto nel pomeriggio il prestatore deve sottoporsi a una terapia medica Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 gennaio 2017, n. 284 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 gennaio 2017, n. 2239
Nei confronti del datore di lavoro le buste paga costituiscono piena prova dei dati in esse indicati, in ragione della loro specifica normativa (legge nr. 4/1953), prevedente la obbligatorietà del loro contenuto e la corrispondenza di esso alle registrazioni eseguite (articolo 2). Dalla attribuzione ai prospetti paga della natura di confessione stragiudiziale deriva, in applicazione...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 gennaio 2017, n. 217
In caso di demansionamento del dirigente della Pa, i cui incarichi più rilevanti siano stati attribuiti a consulenti esterni lasciandogli solo interventi di carattere routinario, il ripristino dell’incarico può essere disposto dal giudice ordinario Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 gennaio 2017, n. 217 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 gennaio 2017, n. 2007
La disposizione dell’art.18 st. lav. nel testo novellato dalla legge 28 giugno 2012 n.92, nel contemplare la sanzione conservativa come parametro da valorizzare in sede applicativa al fine di assicurare al lavoratore una tutela reale e non meramente risarcitoria, ha avuto come scopo di impedire che il potere discrezionale del datore di lavoro, potesse trasformarsi...