Divisione ai fini della determinazione dei lotti la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un’area situata in fascia di rispetto
Articolo

Divisione ai fini della determinazione dei lotti la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un’area situata in fascia di rispetto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 ottobre 2023| n. 28536.

In tema di divisione, ai fini della determinazione dei lotti, la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un'area situata in fascia di rispetto non ne comporta l'azzeramento del relativo valore, ben potendo la stessa essere oggetto di altre possibili utilizzazioni alternative a servizio e per la miglior fruibilità della porzione edificabile residua, essendo indubbio che anche la disponibilità di un'area libera può accrescere il valore della porzione adiacente

La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto
Articolo

La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28660.

La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto per affermare i fatti favorevoli e negare quelli a lei contrari, a meno che, al momento del relativo deposito, abbia fatto presente di volerlo invocare solo in parte, deducendo prove idonee a contestare le circostanze sfavorevoli da esso desumibili.

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”
Articolo

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28677.

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam” devono essere poste, a conclusione della procedura, a carico della parte richiedente, in virtù dell’onere di anticipazione e del principio di causalità, e devono essere prese in considerazione, nell’eventuale successivo giudizio di merito, come spese giudiziali, da regolare in base agli ordinari criteri di cui agli articoli 91 e 92 cod. proc. civ.

Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda
Articolo

Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28779.

Nel caso in cui colui che agisce per l’accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale che assume violato, non trascriva la relativa domanda giudiziale, la sentenza che definisce tale giudizio non è opponibile, a norma del combinato disposto degli articoli 111, quarto comma, cod. proc. civ. e 2653, n. 1, cod. civ., a chi acquista il fondo servente nel corso del processo ed abbia trascritto il suo titolo, senza che possa rilevare che a suo tempo sia stato regolarmente trascritto l’atto costitutivo della servitù, con la conseguenza che il terzo acquirente è legittimato a proporre contro la detta sentenza pronunciata in un giudizio, a cui è rimasto estraneo, l’opposizione di terzo ordinaria prevista dall’articolo 404, primo comma, cod. proc. civ.

Preclusione dell’appello improcedibile od inammissibile notifica di un secondo appello anteriore alla declaratoria di inammissibilità o improcedibilità del primo
Articolo

Preclusione dell’appello improcedibile od inammissibile notifica di un secondo appello anteriore alla declaratoria di inammissibilità o improcedibilità del primo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28647.

Nell'ipotesi di notifica di un secondo atto di appello che faccia seguito al primo non ancora dichiarato inammissibile o improcedibile, l'osservanza del termine breve decorrente da quest'ultimo non ha un effetto di proroga del termine lungo, restando, pertanto, il secondo atto di impugnazione assoggettato al termine (breve o lungo) che per primo viene a scadenza, in quanto la locuzione "indipendentemente dalla notificazione" posta ad apertura dell'art. 327 c.p.c. sta ad attestare che il termine lungo va comunque rispettato, sia stata o meno notificata la sentenza, e che, dunque, la notifica può avere l'effetto di far scattare anche il termine breve e determinare - ove l'impugnazione non lo rispetti - la formazione del giudicato se venuto a scadere prima del termine lungo, ma non anche quello di precludere la formazione del predetto giudicato per effetto della scadenza del termine lungo se - nelle ipotesi predette - maturata anteriormente a quella del termine breve.

Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso
Articolo

Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28772.

Le spese effettuate nell’ottica della solidarietà familiare non sono soggette a rimborso, pertanto i prelievi sul conto corrente cointestato ai coniugi, seppur spropositati, ove non vi sia prova concreta della non destinazione finalità familiari, non possono essere oggetto di ripetizione da parte dell’altro coniuge.

Diritti autodeterminati e la situazione giuridica esposta per la prima volta in appello
Articolo

Diritti autodeterminati e la situazione giuridica esposta per la prima volta in appello

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28751.

In tema di servitù la caus petendi delle azioni giudiziarie è identificata dal diritto stesso e non dal titolo che ne è la fonte, conseguentemente non costituisce ius novarum la deduzione in appello di un fatto costitutivo diverso da quello del primo grado.

Articolo

Il compenso dell’Avvocato viene liquidato in maniera omnicomprensiva per ogni fase dell’attività

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28327.

In tema di compensi dell’avvocato il compenso viene liquidato in maniera omnicomprensiva per ogni fase dell’attività, salvo che per la natura e la complessità della cosa sia necessario procedere ad una liquidazione per fasi.

Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito
Articolo

Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28324.

Il collegamento cd. funzionale fra negozi postula un accertamento riservato al giudice di merito e incensurabile in sede di legittimità sempreché sia condotto nel rispetto dei criteri di logica ermeneutica e di corretto apprezzamento delle risultanze di fatto, quindi considerando la volontà dichiarata dalle parti alla stregua degli interessi dalle stesse perseguiti nella prospettiva dell'operazione economica complessiva.

In caso di denuncia di inadempienze reciproche è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti
Articolo

In caso di denuncia di inadempienze reciproche è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2023| n. 28325.

Nei contratti con prestazioni corrispettive, in caso di denuncia di inadempienze reciproche, è necessario comparare il comportamento di entrambe le parti per stabilire quale di esse, con riferimento ai rispettivi interessi ed alla oggettiva entità degli inadempimenti, si sia resa responsabile delle trasgressioni maggiormente rilevanti ed abbia causato il comportamento della controparte, nonché della conseguente alterazione del sinallagma. In particolare, in tale tipo di contratti, qualora una delle parti adduca, a giustificazione della propria inadempienza, l’inadempimento o la mancata offerta di adempimento dell’altra, il giudice deve procedere alla valutazione comparativa dei comportamenti, tenendo conto non solo dell’elemento cronologico, ma anche e soprattutto dei rapporti di causalità e proporzionalità esistenti tra le prestazioni inadempiute e della incidenza di queste sulla funzione economico-sociale del contratto