Clausola penale e la domanda di risoluzione del contratto per inadempimento
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Clausola penale e la domanda di risoluzione del contratto per inadempimento

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|25 ottobre 2023| n. 29610.

In tema di clausola penale, ove sia proposta domanda di risoluzione del contratto per inadempimento, con contestuale richiesta di condanna della parte inadempiente al risarcimento dei danni, il risarcimento è subordinato alla prova dell'an e del quantum dei danni, non operando conseguentemente la limitazione quantitativa prevista dalla clausola penale contrattualmente pattuita, di cui la parte non inadempiente non si sia avvalsa, ai fini dell'accoglimento della domanda risarcitoria.

Appalto ed i gravi difetti dell’opera che riguardano elementi secondari ed accessori
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Appalto ed i gravi difetti dell’opera che riguardano elementi secondari ed accessori

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|6 novembre 2023| n. 30792.

In tema di appalto, sono gravi difetti dell’opera, rilevanti ai fini dell’art. 1669 cod. civ., anche quelli che riguardino elementi secondari ed accessori (come impermeabilizzazioni, rivestimenti, infissi, etc.), purché tali da comprometterne la funzionalità globale e la normale utilizzazione del bene, secondo la destinazione propria di quest’ultimo. I gravi difetti, pertanto, non si identificano necessariamente con i vizi influenti sulla staticità dell’edificio, purché essi ne compromettano in modo apprezzabile il godimento, e pur non dovendo necessariamente implicare l’impedimento assoluto dell’uso

Il riconoscimento dei vizi dell’opera da parte dell’appaltatore
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Il riconoscimento dei vizi dell’opera da parte dell’appaltatore

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|6 novembre 2023| n. 30786.

Il riconoscimento dei vizi dell’opera da parte dell’appaltatore perché sia efficace ai fini dell’esenzione del pagamento non  necessità di essere accompagnato da una confessione stragiudiziale.

Il cd. “livello” ha natura di diritto reale di godimento su bene altrui
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Il cd. “livello” ha natura di diritto reale di godimento su bene altrui

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|6 novembre 2023| n. 30823.

Il cd. "livello" ha natura di diritto reale di godimento su bene altrui, assimilabile all'enfiteusi, sicché la sua esistenza va accertata mediante il titolo costitutivo del diritto o l'atto di ricognizione, mentre è da escludersi la rilevanza dei dati catastali.

Prova dell’azione di rivendicazione fino ad un acquisto a titolo originario
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Prova dell’azione di rivendicazione fino ad un acquisto a titolo originario

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|6 novembre 2023| n. 30828.

Essendo l'usucapione un titolo d'acquisto a carattere originario, la sua invocazione, in termini di domanda o di eccezione, da parte del convenuto con l'azione di rivendicazione, non suppone, di per sé, alcun riconoscimento idoneo ad attenuare il rigore dell'onere probatorio a carico del rivendicante, il quale, anche in caso di mancato raggiungimento della prova dell'usucapione, non è esonerato dal dover provare il proprio diritto, risalendo, se del caso, attraverso i propri danti causa fino ad un acquisto a titolo originario o dimostrando che egli stesso o alcuno dei suoi danti causa abbia posseduto il bene per il tempo necessario ad usucapirlo; tuttavia il rigore probatorio rimane attenuato quando il convenuto, nell'opporre l'usucapione, abbia riconosciuto, seppure implicitamente, o comunque non abbia specificamente contestato, l'appartenenza del bene al rivendicante o ad uno dei suoi danti causa all'epoca in cui assume di avere iniziato a possedere.

Compravendita di beni mobili e la mancanza del certificato di qualità
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Compravendita di beni mobili e la mancanza del certificato di qualità

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|24 ottobre 2023| n. 29450.

In tema di compravendita di beni mobili, la mancanza del certificato di qualità, contrattualmente previsto, rileva, ex art. 1497 c.c., sotto il profilo del difetto delle qualità promesse e dà all'acquirente il diritto alla risoluzione del contratto per inadempimento, dovendosi escludere che la mancanza della certificazione di qualità, ove non siano dimostrati specifici vizi della cosa, possa essere ritenuta di scarsa importanza ex art. 1455 c.c.

Delibera relativa all’autorizzazione di una controversia tra condominio e condomino
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Delibera relativa all’autorizzazione di una controversia tra condominio e condomino

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|24 ottobre 2023| n. 29504.

In ipotesi di deliberazione assembleare volta ad autorizzare l'esercizio di un'azione o la prosecuzione di una controversia giudiziaria tra il condominio e un singolo condomino, venendosi la compagine condominiale a scindere, di fronte al particolare oggetto della lite, in base ai contrapposti interessi, non sussiste neppure il diritto del singolo condomino a partecipare all'assemblea, né, quindi, la legittimazione dello stesso a domandarne l'annullamento, essendo egli portatore unicamente di un interesse in conflitto con quello rimesso alla gestione collegiale.

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In genere produzione di documenti nuovi in appello

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|24 ottobre 2023| n. 29506.

Il divieto, di cui all'art. 345, comma 3, c.p.c., di produzione di documenti nuovi in appello, non è superabile argomentando dalla natura, in senso lato, di un'eccezione proposta, per la prima volta, in sede d'impugnazione, atteso che il giudice è, invece, chiamato, onde legittimare la nuova produzione documentale, alla verifica dell'impossibilità per la parte di provvedere tempestivamente, nel giudizio di primo grado, a tale produzione per causa ad essa non imputabile.

Quando la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimità
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Quando la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimità

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|24 ottobre 2023| n. 29430.

In tema di spese processuali, il giudice del rinvio, cui la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimità, si deve attenere al principio della soccombenza applicato all'esito globale del processo, piuttosto che ai diversi gradi del giudizio ed al loro risultato, sicché non deve liquidare le spese con riferimento a ciascuna fase del giudizio, ma, in relazione all'esito finale della lite, può legittimamente pervenire ad un provvedimento di compensazione delle spese, totale o parziale, ovvero, addirittura, condannare la parte vittoriosa nel giudizio di cassazione - e, tuttavia, complessivamente soccombente - al rimborso delle stesse in favore della controparte.

Promissario acquirente ed anticipazione del pagamento del prezzo con immediata immissione nel godimento del bene
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Promissario acquirente ed anticipazione del pagamento del prezzo con immediata immissione nel godimento del bene

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|24 ottobre 2023| n. 29447.

Il promissario acquirente di un bene immobile il quale, in virtù di un contratto preliminare di compravendita, da un lato, anticipi in tutto o in parte il pagamento del prezzo e, dall’altro, ottenga l’immediata immissione nel godimento del bene per effetto dell’esecuzione anticipata della consegna della res da parte del promittente venditore, non può essere qualificato come possessore in grado di acquisirne la proprietà a titolo di usucapione, non avendo egli l’animus possidendi che, essendo uno stato di fatto, non può essere trasferito.