Deve tenersi per fermo il principio, solidamente ancorato al dettato dell’articolo 1223 c.c., applicabile nel campo aquiliano per il tramite dell’articolo 2056 c.c., secondo cui il danno una conseguenza dell’illecito (ovvero dell’inadempimento), ossia della lesione dell’interesse protetto, conseguenza riguardata dall’ordinamento sotto specie di “perdita” ovvero di “mancato guadagno”, collegati alla lesione dell’interesse protetto per li...
Categoria: Diritto Bancario
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26157
Ai fini della risarcibilità dei danni subiti dal creditore, l’art. 1227, comma secondo, c.c., nel porre la condizione dell’inevitabilità, da parte del creditore, con l’uso dell’ordinaria diligenza, non si limita a richiedere a quest’ultimo la mera inerzia di fronte all’altrui comportamento dannoso, o la semplice astensione dall’aggravare, con fatto proprio, il pregiudizio già verificatosi, ma,...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 1 dicembre 2016, n. 24545
La banca investita del mandato di intermediazione finanziaria e gestione patrimoniale risponde di inadempimento contrattuale ed è tenuta a risarcire il danno se si accerta la sostanziale discrasia tra le istruzioni ricevute e il portafoglio titoli acquistato per conto del cliente, in assenza di comunicazioni che rappresentino con adeguata trasparenza l’incremento di rischio assunto dall’operazione...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 29 novembre 2016, n. 24285
La banca deve il risarcimento danni e la restituzione del capitale ai coniugi che, al loro primo investimento sono stati consigliati di mettere tutti i loro risparmi nei bond argentini Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 29 novembre 2016, n. 24285 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 2 dicembre 2016, n. 5383
La circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17/12/2013 – 9° aggiornamento del 9/6/2015, appare affetta – almeno a livello di fumus boni iuris – anche da ulteriori vizi propri, al di là delle questioni di costituzionalità, là dove: a) attribuisce agli organi della stessa società interessata dal recesso (e quindi, in sostanza, allo stesso...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 29 novembre 2016, n. 24255
La banca è corresponsabile di riciclaggio per la mancata segnalazione del dipendente di operazioni sospette di riciclaggio la cui “fumosità” poteva essere dedotta dal numero degli assegni emessi Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 29 novembre 2016, n. 24255 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23418
Per la Cassazione i Commissari della Consob, dipendenti ed esperti sono tenuti a risarcire i danni provocati agli investitori tratti in inganno da prospetti informativi, sui quali non hanno attentamente vigilato Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 17 novembre 2016, n. 23418 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 11 novembre 2016, n. 23064
L’atto pubblico di riconoscimento del debito, avente fonte in un preesistente rapporto obbligatorio, che contenga un’esplicita manifestazione di volontà di mantenere fermi i precedenti obblighi ma nessuna dichiarazione espressa volta all’estinzione degli stessi, ancorché sia caratterizzato dalla partecipazione di una pluralità di istituti bancari in luogo dell’unico titolare del rapporto pregresso, non può essere qualificato...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 3 novembre 2016, n. 22270
In tema di contratti bancari, la disposizione dettata dall’articolo 2-bis, comma secondo, del DL n. 185/2008, che attribuisce rilevanza, ai fini dell’applicazione dell’articolo 1815 c.c., dell’articolo 644 c.p., e della L. n. 108/1996, articoli 2 e 3, agli interessi, alle commissioni e alle provvigioni derivanti dalle clausole, comunque denominate, che prevedono una remunerazione, a favore...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 ottobre 2016, n. 21517
La funzione del bilancio consiste nell’informare i soci e i terzi dell’attività svolta dagli amministratori attraverso la rappresentazione contabile dello stato patrimoniale della società e dei risultati economici della gestione: la relativa delibera di approvazione, non traducendosi nell’approvazione dei singoli atti gestori, non è quindi configurabile come ratifica tacita degli atti giuridici posti in essere...