Consiglio di Stato sezione IV sentenza 29 febbraio 2016, n. 854 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4935 del 2015, proposto da: Anas Spa, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentato e difeso...
Categoria: Diritto Amministrativo
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 25 febbraio 2016, n. 754. Nella materia delle gare pubbliche il requisito della iscrizione camerale non è surrogabile dalla prova di aver presentato la domanda di iscrizione, in quanto il certificato non è richiesto solamente ai fini dell’esercizio dell’attività da parte dell’aggiudicataria, ma quale prova del possesso delle condizioni soggettive e oggettive cui è subordinata la iscrizione, il cui accertamento demandato all’ente camerale è implicito nella iscrizione
Consiglio di Stato sezione V sentenza 25 febbraio 2016, n. 754 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3805 del 2015, proposto da An. De Sa. nella qualità di titolare della omonima ditta An. De...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 25 febbraio 2016, n. 765. E’ riconosciuta sia la responsabilità del proprietario di un terreno sul quale siano depositati rifiuti, ai sensi del D.Lgs. n. 22/1997, art. 14, comma 3, nel caso in cui il terreno sia oggetto di un rapporto di locazione, sia la responsabilità di qualunque soggetto che si trovi con l’area interessata in un rapporto, anche di mero fatto, tale da consentirgli di esercitare una funzione di protezione e custodia finalizzata ad evitare che l’area medesima possa essere adibita a discarica abusiva di rifiuti nocivi per la salvaguardia dell’ambiente. Da cio’ consegue che, sia il proprietario locante, che colui che conduce in locazione possono risultare responsabili per l’inquinamento dei suoli
Consiglio di Stato sezione V sentenza 25 febbraio 2016, n. 765 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8308 del 2005, proposto da: Comune di (omissis), rappresentato e difeso dagli avvocati Ca. So., Ro. Co.,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 febbraio 2016, n. 802. La funzione dell’art. 38, co. 1, lett. f), del D.Lgs. n. 163 del 2006 è quella di garantire la possibilità per l’Amministrazione di scegliere l’aggiudicataria tra le ditte concorrenti che forniscono le maggiori garanzie di affidabilità e correttezza. È allora ragionevole che il legislatore imponga – si ribadisce, a pena di esclusione e con divieto di stipulazione del contratto d’appalto – quantomeno di dichiarare alla stazione appaltante l’avvenuta risoluzione per grave inadempienza di precedenti rapporti contrattuali con altri enti pubblici, così da consentirle di svolgere le opportune verifiche
Consiglio di Stato sezione III sentenza 26 febbraio 2016, n. 802 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8534 del 2015, proposto da: So. Co. So. On., rappresentata e difesa dagli Avv. Ce. Ma., St....
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 29 febbraio 2016, n. 5. Riguardo al DURC l’obbligo del preavviso di regolarizzazione, previsto sin dal 2007 in via regolamentare (art. 7 del D.M. 24 ottobre 2007) e dal 2013 in forza di disposizione i legge (art. 31, comma 8, del d.l. n. 69 del 2013), debba intendersi sussistente anche per il caso di richiesta proveniente dalla stazione appaltante
Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 29 febbraio 2016, n. 5 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Adunanza Plenaria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 18 di A.P. del 2015, proposto da: Ro. Ge. s.p.a. in proprio e quale mandataria RTI, in...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 29 febbraio 2016, n. 6. L’invito alla regolarizzazione (il c.d. preavviso di DURC negativo) può operare solo nei rapporti tra impresa ed Ente previdenziale, ossia con riferimento al DURC chiesto dall’impresa e non anche al DURC richiesto dalla stazione appaltante per la verifica della veridicità dell’autodichiarazione. L’invito alla regolarizzazione è, pertanto, un istituto estraneo alla disciplina dell’aggiudicazione e dell’esecuzione dei contratti pubblici.
Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 29 febbraio 2016, n. 6 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato – in sede giurisdizionale Adunanza Plenaria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 19 di A.P. del 2015, proposto da: Ca. s.r.l., Gr. s.r.l., in persona dei rispettivi legali...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 690. Il titolo abilitativo al porto d’armi non costituisce una mera autorizzazione di polizia che rimuove il limite ad una situazione giuridica soggettiva che già fa parte della sfera del privato, ma assume contenuto permissivo, costituendo l’assenso alla disponibilità dell’arma regime derogatorio alla regola ordinaria di generale divieto
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 690 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4779 del 2012, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv. Ca. Le. Mi., Fr. Mi., con...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 695. Se il bando di gara richiede che siano stati svolti precedentemente “servizi analoghi”, questa clausola non può essere interpretata nel senso di “servizi identici”. La sentenza ha esattamente precisato che i “servizi analoghi” riguardano i servizi che rientrano nel medesimo settore imprenditoriale o professionale al quale si riferisce l’appalto
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9472 del 2015, proposto da: Co. St. di Co. Fi., in persona del legale rappresentante pro tempore,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 697. È illegittima l’aggiudicazione di una gara per l’affidamento del trasporto disabili, se l’affidatario era un Consorzio a totale partecipazione pubblica che aveva acquistato questi mezzi di trasporto con sovvenzioni pubbliche. La sentenza ha esattamente motivato che l’acquisto di un bene con sovvenzione pubblica attribuisce ad un soggetto concorrente il vantaggio di partecipare alla gara a condizioni più favorevoli degli altri concorrenti, ed in tal modo provoca un effetto distorsivo alla concorrenza
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 697 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10079 del 2015, proposto da: Co. In. de. No. de. Se. Al. Pe. (C.S.), in persona del...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 febbraio 2016, n. 703. La previsione della necessità dell’assenza, nell’offerta tecnica, di elementi riferibili all’offerta economica è a presidio del principio dell’autonomia dell’apprezzamento discrezionale dell’offerta tecnica rispetto a quello dell’offerta economica, e il suo rispetto è garantito dall’anteriorità della prima valutazione e dalla necessità che dall’offerta tecnica esulino elementi e valori propri dell’offerta economica (es. Cons. Stato, VI, 27 novembre 2014, n. 5890), sicché è principio che le offerte economiche restino segrete fino alla conclusione della valutazione delle offerte tecniche. Ma se il bando richiede o permette soluzioni migliorative, la cui tecnicità richieda necessariamente anche esami di tipo aritmetico o l’indicazione di parametri dei costi o, ancora, comparazioni rispetto a prezzi di mercato o listini ufficiali, ne viene che fatalmente l’offerta tecnica va a dover contenere alcuni elementi di rilievo economico, al limite indici indiretti di prezzi. Il che, nel limite della ragionevolezza e delle proporzionalità, non vulnera il principio generale di separatezza delle due offerte. Infatti diversamente si dovrebbero ritenere a priori precluse tutte le formulazioni dell’offerta tecnica – e, a maggior ragione, le richieste di formulazioni dell’offerta tecnica a opera della lex specialis – che prendano in considerazione siffatti parametri economici: mentre ne ricorre il divieto solo nel caso in cui quel limite sia concretamente superato e dunque dall’offerta tecnica si possa agevolmente desumere l’offerta economica, con conseguente lesione effettiva della separatezza dell’offerta tecnica dall’offerta economica
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 febbraio 2016, n. 703 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7165 del 2015, proposto da Co. s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati...