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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 20555 del 6 settembre 2013.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 20555 del 6 settembre 2013 Svolgimento del processo Con sentenza dei 4/2 – 10/5/2010 la Corte d’appello di Bologna ha rigettato l’impugnazione proposta dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca avverso la sentenza dei giudice dei lavoro del Tribunale di Reggio Emilia che l’aveva condannato a corrispondere...

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Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza del 22 agosto 2013, n. 35432. La ricorribilità della sentenza di patteggiamento è ammessa nelle sole ipotesi di errore manifesto, ossia quando sussiste realmente l’eventualità che l’accordo sulla pena si trasformi in accordo sui reati, sicchè deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità

La massima La ricorribilità della sentenza di patteggiamento è ammessa nelle sole ipotesi di errore manifesto, ossia quando sussiste realmente l’eventualità che l’accordo sulla pena si trasformi in accordo sui reati, sicchè deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità: l’errata qualificazione giuridica del fatto può essere fatta...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 settembre 2013 n. 21000. L’intervento sull’immobile che ne altera la sagoma in altezza non è inquadrabile come “ricostruzione”, ma integra una “nuova costruzione”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 settembre 2013 n. 21000[1]   Nell’ambito delle opere edilizie, si ha semplice ristrutturazione ove gli interventi, comportando modificazioni esclusivamente interne, abbiano interessato un edificio del quale sussistano (e, all’esito degli stessi, rimangano inalterate) le componenti essenziali, quali i muri perimetrali, le strutture orizzontali, la...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 settembre 2013, n. 20908. Rientra tra i doveri a carico del dirigente (nella specie direttore tecnico del settore produttivo) quello di vigilanza del rispetto delle procedure e degli adempimenti prescritti nelle fasi di lavorazione. La violazione di tale obbligo di vigilanza costituisce grave inadempimento del lavoratore, tale da minare il vincolo fiduciario nel rapporto di lavoro e costituire giusta causa di licenziamento

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 settembre 2013, n. 20908 Fatto G.P. – dirigente con funzioni di Direttore tecnico dell’Officina Farmaceutica di produzione della Pulitzer Italiana s.p.a. – impugnava innanzi al Tribunale di Roma il licenziamento per giusta causa e giustificato motivo oggettivo intimatogli dalla società in data 5.7.2002. L’adito giudice, con sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 settembre 2013, n. 20896. In tema di trasposto di merci su strada soggetto all’obbligo di tariffe a forcella, l’ammontare del risarcimento danni da perdita o avaria delle cose trasportate ai sensi dell’art. 2, comma 1, legge n. 450/1985 (modificato dall’art. 7, d.l. 82/1993, convertito nella legge n. 162/1993) è contenuto entro i limiti di valore stabiliti da detta norma

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 settembre 2013, n. 20896 Svolgimento del processo A.A.F. , premesso di avere stipulato contratto di trasporto con la Executive Group International per la spedizione di due colli del peso di Kg. 38 e 42 da consegnare in Galles, ha citato in giudizio il vettore lamentando che durante...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 settembre 2013, n. 36399. In tema di responsabilità penale per reato omissivo improprio (o reato commissivo mediante omissione)

La massima 1. La responsabilità penale per reato omissivo improprio (o reato commissivo mediante omissione) presuppone la titolarità di una posizione di garanzia nei confronti del bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice violata, dalla quale deriva l’obbligo di attivarsi per la salvaguardia di quel bene; obbligo che si attualizza in ragione del perfezionarsi della c.d....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 settembre 2013, n. 37380. In caso di vendita di cibi avariati in un determinato punto vendita responsabile è il legale rappresentante della società proprietaria del punto vendita, quando non risulta dimostrata l’effettiva autonomia dello stesso

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  12 settembre 2013, n. 37380 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Torre Annunziata – Sezione Distaccata di Torre del Greco, con sentenza del 22.2.2012 ha riconosciuto D.P.V. responsabile del reato di cui all’art. 5, lett. b) legge 283/1962, condannandolo alla pena dell’ammenda, perché quale responsabile del supermercato...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 settembre 2013 n. 21019. Escluso il diritto dell’agente all’indennità aggiuntiva, calcolata percentualmente sull’ammontare delle provvigioni liquidate nell’esercizio precedente, se l’impresa assicuratrice è assoggettata a liquidazione coatta amministrativa

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 settembre 2013 n. 21019[1]   L’assoggettamento dell’impresa assicuratrice a liquidazione coatta amministrativa, determinando la risoluzione di diritto del rapporto di agenzia e la sua ricostituzione con l’impresa cessionaria del portafoglio, ai sensi dell’art. 6 del Dl 26 settembre 1978, n. 576, convertito con modificazioni...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 settembre 2013, n. 20899. Quando la Banca, per la irregolare tenuta del conto corrente, non è in grado di ricostruire le operazioni compiute dal de cuius, è responsabile unitamente ai coeredi

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 settembre 2013, n. 20899 Svolgimento del processo Con atto notificato nel 1991 D.F.G. e D.F.R. convenivano in giudizio, innanzi al Tribunale della Spezia, la Cassa di Risparmio della Spezia, D.F.M. , R.U. e G.G. chiedendo accertarsi la loro qualità di eredi legittimi del padre D.F.G. e la...