Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 31 gennaio 2014, n. 2147 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 23.4.1998, la Bianchi & Bellini s.n.c., rivenditrice di mobili, conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale di La Spezia, Z.C. per sentirlo condannare al pagamento della somma di 12.600.000, a saldo dell’acquisto di una sala...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 21 gennaio 2014, n. 1157. Il datore di lavoro che dopo il licenziamento di un proprio dipendente ne abbia assunti altri entro il termine di un anno deve risarcire il danno al prestatore ingiustamente allontanato a meno che non fornisca la prova della inevitabilità della scelta motivandola con la necessità di una diversa professionalità
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 21 gennaio 2014, n. 1157 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – rel. Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2014, n. 4394. Allontanamenti anche ingiustificati dal luogo di detenzione speciale di cui all’art. 47 quinquies della legge n. 354 del 26 luglio 1975 che si protraggano per un tempo inferiore alle dodici ore non integrano il reato di cui al’art. 385, comma 3 cod. pen., essendo suscettibili soltanto di valutazione a fini disciplinari comportanti anche la revoca dell’ammissione alla misura alternativa alla detenzione carceraria, ferma restando la responsabilità penale a diverso titolo per latri reati nel medesimo arco temporale eventualmente commessi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 gennaio 2014, n. 4394 Ritenuto in fatto 1. Con atto depositato il 16/07/2013, S.A. ha proposto ricorso avverso la sentenza emessa dalla Corte di Appello di L’Aquila il 20/06/2013 di conferma di quella pronunziata dal Tribunale di Pescara il 18/12/2012, che l’aveva condannata, in esito a giudizio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2070. Il danno da fermo tecnico ha come presupposto che il danneggiato per un certo periodo abbia sopportato le spese di gestione dell’auto, pur senza poterla utilizzare, poiché la stessa era in riparazione. In altri termini la locuzione individua uno stato transeunte dell’auto che procura danni al suo proprietario o utilizzatore che ne sopporta i costi inutilmente.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 gennaio 2014, n. 2070 Svolgimento del processo D.S.L. convenne in giudizio, dinanzi al Pretore di Velletri, S.O. e S. e la Winterthur Assicurazioni s.p.a. esponendo di essere rimasto coinvolto in un incidente stradale cagionato a suo avviso da colpa esclusiva dell’auto di proprietà di S.O. , condotta...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 gennaio 2014, n. 773. Se il ricorso è dichiarato inammissibile, il proponente può essere condannato al pagamento del contributo unificato in misura doppia.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 16 gennaio 2014, n. 773 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sez. Dott. CECCHERINI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 gennaio 2014, n. 1923. L’azienda sanitaria, in base alla normativa di riferimento, può iniziare il procedimento disciplinare per poi sospenderlo in attesa della sentenza che chiude il processo penale, oppure può, dopo aver sospeso cautelarmente il ricorrente in relazione al provvedimento di custodia cautelare, aspettare l’esito del giudizio penale e quindi una sentenza che accerti il fatto con la forza del giudicato, per iniziare il procedimento disciplinare. È questa una scelta a maggiore garanzia del dipendente, che non può risolversi in una penalizzazione del comportamento prudente dell’azienda e, più a monte, dell’interesse generale che la pubblica amministrazione deve considerare e tutelare
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 gennaio 2014, n. 1923 Ragioni della decisione D.V.P. chiede l’annullamento della sentenza della Corte d’appello di Salerno, pubblicata il 17 novembre 2010, che ha rigettato il suo appello contro la decisione del Tribunale di Salerno che aveva respinto la sua impugnativa di licenziamento. Il D.V. , dipendente...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761. La Cassazione può verificare la correttezza della liquidazione delle spese all’avvocato. E può integrare la motivazione non adeguata in merito alla scelta di ridurre gli importi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. AMATUCCI Alfonso – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. ROSSETTI...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2089. L’impugnazione al fine di impedire la formazione del giudicato sulla dichiarazione di scioglimento del matrimonio in sede civile prima della pronuncia definitiva sull’annullamento del giudice ecclesiastico rileva il carattere strumentale di tale impugnazione e può determinare l’accoglimento della domanda di risarcimento dei danni da lite temeraria
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2089 Fatto e diritto Rilevato che in data 5-15 luglio 2013 è stata depositata relazione ex art. 380 bis che qui si riporta: 1. Il Tribunale di Perugia, con sentenza non definitiva del 7 febbraio 2011, ha dichiarato la cessazione degli effetti civili del...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2035. in tema di contenzioso tributario, (ma il principio riveste una portata generale applicabile anche al caso di specie) che nel caso di notificazioni fatte direttamente a mezzo del servizio postale, laddove consentito dalla legge, mediante spedizione dell’atto in plico con raccomandata con avviso di ricevimento quest’ultimo costituisce atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 cod. civ. e, pertanto, le attestazioni in esso contenute godono della stessa fede privilegiata di quelle relative alla procedura di notificazione a mezzo posta eseguita per il tramite dell’ufficiale giudiziario. Non altrettanto può dirsi per ciò che concerne le notifiche effettuate da un servizio di posta privato. Gli agenti postali di tale servizio non rivestono infatti la qualità di pubblici ufficiali onde gli atti dai medesimi redatti non godono di nessuna presunzione di veridicità fino a querela di falso con la conseguenza le attestazioni relative alla data di consegna dei plichi non sono idonee a far decorrere il termine iniziale per le impugnazioni
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 gennaio 2014, n. 2035 Svolgimento del processo La Curatela del Fallimento PROFILSERRE s.r.l. ha proposto ricorso per Cassazione sulla base di tre motivi avverso il decreto emesso nella causa N. 866/2011 e depositato il 20.03.2012 con cui il Tribunale di Locri ha accolto l’opposizione allo stato passivo...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 gennaio 2014, n. 3722. Lo stato di insolvenza non libera da responsabilità penale l’amministratore della società che ha omesso di versare le ritenute sulle retribuzioni erogate ai dipendenti. Egli infatti ha comunque l’obbligo di ripartire le risorse esistenti all’atto della corresponsione delle retribuzioni in modo da poter adempiere il proprio obbligo, anche se ciò dovesse comportare l’impossibilità di pagare i compensi nell’intero ammontare
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 28 gennaio 2014, n. 3722 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – rel. Consigliere Dott....