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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 febbraio 2014, n. 2542. I beni acquisiti per successione ereditaria dopo la separazione, ancorché non incidenti sulla valutazione del tenore di vita matrimoniale perché intervenuta dopo la cessazione della convivenza, possono tuttavia essere presi in considerazione ai fini della valutazione della capacità economica del coniuge onerato (e quindi anche ai fini della valutazione della capacità economica del coniuge beneficiario)

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza  5 febbraio 2014, n. 2542 Fatto e diritto 1. Con ricorso del 18 giugno 2009 G.M. ha chiesto la modifica dell’ammontare dell’assegno divorzile dovuto nei confronti dell’ex coniuge C.M. (450 Euro mensili) e dell’assegno di mantenimento della figlia G.T. (300 Euro mensili) in base alla sentenza n. 6272/08...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 gennaio 2014, n. 2894. Il giudice della udienza preliminare ha il potere di pronunziare la sentenza di non luogo a procedere non quando effettui un giudizio prognostico in esito al quale pervenga ad una valutazione di innocenza dell’imputato, ma in tutti quei casi nei quali non esista una prevedibile possibilita’ che il dibattimento possa, invece, pervenire ad una diversa soluzione. Il Gup ha evidenziato la insussistenza delle condizioni su cui fondare una prognosi di evoluzione in senso favorevole all’accusa del materiale probatorio raccolto, in quanto non sono stati effettuati atti di indagine finalizzati ad accertare il principio attivo contenuto nelle due piantine in sequestro e la stessa capacita’ drogante di esse, e che dette verifiche non sono piu’ utilmente esperibili, vista la deteriorabilita’ della sostanza in questione (marijuana); di tal che non emergono elementi per potere affermare il potere stupefacente di essa e, quindi, la offensivita’ della condotta

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 gennaio 2014, n. 2894 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. PEZZELLA...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 gennaio 2014, n. 2937. Nell’ipotesi di omicidio tentato, la prova del dolo – ove manchino esplicite ammissioni da parte dell’imputato – ha natura essenzialmente indiretta, dovendo essere desunta da elementi esterni e, in particolare, da quegli elementi della condotta che, per la loro non equivoca potenzialita’ semantica, sono i piu’ idonei ad esprimere il fine perseguito dall’agente. Assume valore determinante, per l’accertamento della sussistenza dell’animus necandi l’idoneita’ dell’azione, che va apprezzata in concreto, senza essere condizionata dagli effetti realmente raggiunti, perche’ altrimenti l’azione, per non avere conseguito l’evento, sarebbe sempre inidonea nel delitto tentato, il giudizio di idoneita’ consiste, quindi, in una prognosi formulata ex post con riferimento alla situazione che si presentava all’imputato al momento dell’azione, in base alle condizioni umanamente prevedibili del caso particolare

Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza 22 gennaio 2014, n. 2937 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAMPETTI Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. ROMBOLA’ Marcello – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. CASSANO...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 febbraio 2014, n. 2537. Al fine del riconoscimento dell’assegno di mantenimento la Corte di merito, pur avendo tenuto conto della condizione di cassintegrato del marito, ha tenuto conto della sproporzione della situazione economica dei due coniugi.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 5 febbraio 2014, n. 2537 Osserva Rilevato che in data 27 giugno 2013 – 1 luglio 2013 è stata depositata relazione ex art. 380 bis che qui si riporta: 1. Con sentenza n. 1179/2010 il Tribunale di Cagliari ha pronunciato la cessazione degli effetti civili del matrimonio fra...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 gennaio 2014, n. 2956. Il giudice dell’esecuzione, il quale riconosca il vincolo della continuazione ai sensi dell’articolo 671 c.p.p., ha il potere-dovere di determinare nuovamente la pena, avuto riguardo ai limiti fissati dell’articolo 81 c.p. e articolo 671 c.p.p., comma 2 e di individuare il reato piu’ grave nell’ambito delle violazioni commesse alla luce del criterio di cui all’articolo 187 disp. att. e coord. c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza 22 gennaio 2014, n. 2956 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAMPETTI Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. ROMBOLA’ Marcello – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. CASSANO...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 febbraio 2014, n. 2448. Lo stato di isolamento a cui sarebbe stata costretta la testatrice, stato di isolamento che avrebbe alterato, minandone la genuinità, la volontà, può rivestire valenza essenzialmente nel solco dell’art. 624 c.c, segnatamente sub specie di captazione

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 febbraio 2014, n. 2448 Svolgimento del processo Con atto in data 17.4.1999 F.M. , quale erede della madre, L.R. , deceduta in Salerno in data 3.7.1998, citava a comparire innanzi al tribunale di Salerno le sorelle e coeredi F. e Fe. , quest’ultima in persona della sua...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 3717. Contestata al responsabile dei lavori la violazione del Decreto Legislativo n. 494 del 1996, articolo 4

Suprema Corte di Cassazione sezione III  sentenza 28 gennaio 2014, n. 3717 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. ANDRONIO...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 febbraio 2014, n. 5227. “Mia suocera come una vipera”: una frase che, se pronunciata in un «contesto di rapporti tesi» ma senza ledere «l’onore e il decoro» altrui, non può giustificare una condanna per ingiuria

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 febbraio 2014, n. 5227 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 02/10/2012 il Tribunale di Nicosia ha confermato la decisione di primo grado che aveva condannato alla pena ritenuta di giustizia e al risarcimento dei danni in favore della parte civile, D.M. , avendolo ritenuto responsabile del...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 febbraio 2014, n. 5271. Responsabile dei reati di interruzione di pubblico servizio e di lesioni aggravate dall’uso di un bastone, per aver aggredito il conducente di un autobus, che gli aveva rimproverato il parcheggio in doppia fila, così interrompendo il servizio di linea

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 febbraio 2014, n. 5271 Ritenuto in fatto 1. M.M. ricorre avverso la sentenza in data 14-2-2013 con la quale la Corte d’Appello di Catania, confermando sostanzialmente quella del Tribunale della stessa sede emessa il 15-7-2008, che riformava solo in punto di concessione del beneficio della non menzione...