Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 27 febbraio 2014, n. 4724 Svolgimento del processo Con sentenza in sede di rinvio del 11.3.2011, la Corte di appello di Roma dichiarava l’illegittimità del licenziamento intimato a D.C.C. il 29.4.2004 e condannava la s.p.a. Banca Monte Paschi di Siena a reintegrare il predetto nel posto di lavoro...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 febbraio 2014, n. 9760. La confisca dei passaporti, documenti personali rappresentativi del diritto di libera circolazione degli imputati, ha fatto trasmodare l'espropriazione dalla sua natura e funzione sanzionatoria patrimoniale reale conferendo ad essa quella cautelare limitativa “sine die” della libertà dei predetti, ponendosi al di fuori dei casi in cui misure di tale natura, per loro natura temporanee, sono previste e disciplinate dalla legge
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 febbraio 2014, n. 9760 Considerato in fatto e ritenuto in diritto 1. Con sentenza del 30.4.2013 il G.U.P. del Tribunale di Milano applicava ex art. 444 c.p.p. nei confronti di B.P.R. e N.G.L.M. la pena concordata in ordine al delitto di cui agli artt. 110 c.p.- 73...
In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall'art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all'art. 2952, quarto comma, c.c.
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4548. In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall’art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all’art. 2952, quarto...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 27 febbraio 2014, n. 9699. In materia di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro possono essere delegati, con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante, a condizione che il relativo atto di delega sia espresso, inequivoco e certo ed investa persona tecnicamente capace, dotata delle necessarie cognizioni tecniche e dei relativi poteri decisionali e di intervento fermo restando, in ogni caso, l'obbligo per il datore di lavoro di vigilare e di controllare che il delegato usi correttamente la delega, secondo quanto la legge prescrive
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 27 febbraio 2014, n. 9699 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza resa in data 9.2.2012, il tribunale di Palermo, sezione distaccata di Bagheria, ha condannato D.S. ed D.E. alle pene, rispettivamente, di venti giorni e di due mesi di reclusione, in relazione al reato di lesioni personali...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4744. L'azione di responsabilità ex art. 1669 cod. Civ. può essere chiesta la condanna dell'appaltatore, alternativamente, sia al pagamento della somma di denaro corrispondente al costo delle opere necessarie per l'eliminazione dei vizi, sia la diretta esecuzione di tali opere. Infatti tale norma, riferendosi genericamente alla responsabilità dell'appaltatore, senza precisare le forme nelle quali il danno deve essere risarcito, ha inteso richiamare il principio generale secondo cui, nei limiti stabiliti dall'art. 2058 cod. Civ. il risarcimento può disporsi in forma specifica o per equivalente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 febbraio 2014, n. 4744 Svolgimento del processo 1) La causa concerne l’azione proposta nel 1986 da alcuni acquirenti di appartamenti posti in un fabbricato condominiale sito in (omissis) , per denunciare la presenza di infiltrazioni di acque meteoriche attraverso il solaio di copertura, a causa dei difetti...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 febbraio 2014, n. 4393. Nella gestione del patrimonio mobiliare il cliente può ottenere il risarcimento dei danni da un eventuale inadempimento del gestore
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 febbraio 2014, n. 4393 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 26 febbraio 2014, n. 4538. La delibazione della sentenza ecclesiastica per esclusione da parte di uno soltanto dei coniugi del bonum matrimonii, è in contrasto con l'ordine pubblico italiano, ove detta esclusione sia rimasta inespressa nella sfera psichica del suo autore, e non sia stata pertanto conosciuta dall'altro coniuge
Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 26 febbraio 2014, n. 4538 Fatto e diritto In un procedimento di delibazione di sentenza ecclesiastica di nullità matrimoniale, tra L.S. e F.R. , la Corte d’Appello di Lecce, con sentenza in data 10/2/2011, rigettava la domanda. Ricorre per cassazione il L. . Non ha svolto attività difensiva...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3915. In un giudizio relativo alla liquidazione dei compensi di un avvocato, il mancato rispetto della composizione del collegio rende nulla la decisione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3915 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4698. Ai fini del decorso del termine breve previsto dall'art. 326 cod. proc. civ., la notifica della sentenza effettuata nel domicilio eletto presso il difensore è equivalente a quella effettuata, ai sensi degli artt. 170 e 285 cod. proc. civ., nei confronti del procuratore costituito della parte, atteso che trattasi di forme di notificazione che soddisfano entrambe l'esigenza di assicurare che la sentenza sia portata a conoscenza della parte per il tramite del suo difensore tecnico, come tale professionalmente qualificato a valutare l'opportunità dell'impugnazione. La circostanza che, presso la sede dell'Ente, colà ubicata, avesse altresì eletto domicilio il difensore, avvocato D.M., dell'Ufficio Legale dell'Amministrazione, non rileva, per quanto innanzi detto, ai fini della decorrenza del termine breve, non essendovi alcuna certezza che l'atto sia pervenuto nella disponibilità del soggetto professionalmente qualificato a vagliare l'opportunità dell'impugnazione.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 febbraio 2014, n. 4698 Svolgimento del processo Con citazione notificata il giorno 11 aprile 2003 F.D.M. convenne innanzi al Giudice di Pace di Cervinara l’Amministrazione Provinciale di Avellino per ivi sentirla condannare al pagamento in suo favore della somma di euro 2.545,00, a titolo di risarcimento danno....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4584. Se l'attività all'estero è reale pensione piena per l'avvocato che ha versato i contributi in Italia
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 febbraio 2014, n. 4584 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – est. Presidente Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott. PAGETTA Antonella...