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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 marzo 2014, n. 12736. La linea di demarcazione tra la fattispecie di estorsione aggravata e quella di concussione, tra loro in rapporto di genere a specie, è ravvisabile nel rapporto di oggettiva causalità tra la qualifica di pubblico uffciale e il comprortamento abusivo; nella prima ipotesi è un requisito indefettibile, mentre nella seconda può essere solo occasionale

Suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione II sentenza 18 marzo 2014, n. 12736   Fatto 1. Con ordinanza del 08/10/2013, il Tribunale del Riesame di Brescia annullò la misura cautelare degli arresti domiciliari applicata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della medesima città a Z.E. , indagata per i seguenti reati: 1.1. capo sub B)...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7698. Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, anche le prove raccolte in un diverso giudizio tra le stesse parti o tra altre parti, delle quali la sentenza che in detto giudizio sia stata pronunciata costituisce documentazione. Utilizza anche i documenti in quella sede acquisiti e, liberamente apprezzandoli nell'ambito della formazione del proprio libero convincimento

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7698 Svolgimento del processo Nel 1991 B.F. rimase coinvolto in un grave incidente stradale, mentre viaggiava trasportato a bordo della motocicletta Suzuki 600 condotta dal cugino Bi.Vi. (deceduto pochi giorni dopo l’incidente per la gravità delle ferite riportate), che si scontrava con la Fiat...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 marzo 2014, n. 6132. Ai fini della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, la nozione di dipendenza aziendale di cui all'articolo 413 cod. proc. civ. (non coincidente con quella di unita' produttiva quale si desume da altre norme di legge) deve intendersi in senso lato, in armonia con la mens legis, mirante a favorire il radicamento del foro speciale del lavoro (avente carattere strumentale) nel luogo della prestazione lavorativa, alla condizione pero' che l'imprenditore disponga ivi almeno di un nucleo, seppur modesto, di beni organizzati per l'esercizio dell'impresa. Nel verificare l'esistenza del criterio di collegamento della "dipendenza" dell'azienda occorre dunque accertare in concreto che sussista un pur minimo nucleo di riferimento dell'attivita' aziendale nella sede prescelta. E' onere della parte interessata ad avvalersi di tale collegamento allegare e dimostrare l'esistenza delle condizioni per ritenerlo operante.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 marzo 2014, n. 6132 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere Dott. GARRI Fabrizia – rel. Consigliere Dott....