La falsità commessa su un assegno bancario munito della clausola di non trasferibilità
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La falsità commessa su un assegno bancario munito della clausola di non trasferibilità

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 10 settembre 2018, n. 40256. La massima estrapolata: La falsità commessa su un assegno bancario munito della clausola di non trasferibilità configura la fattispecie di cui all’articolo 485 cod. pen, abrogato dal Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, articolo 1, comma 1, lettera a), e trasformato in...

I creditori sui beni confiscati al termine di un procedimento di prevenzione , per i quali non si applica il codice delle leggi antimafia, devono presentare domanda di ammissione del loro credito al giudice dell’esecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca, nei termini previsti (legge 228/2012) anche nel caso non abbiano ricevuto le comunicazioni
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I creditori sui beni confiscati al termine di un procedimento di prevenzione , per i quali non si applica il codice delle leggi antimafia, devono presentare domanda di ammissione del loro credito al giudice dell’esecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca, nei termini previsti (legge 228/2012) anche nel caso non abbiano ricevuto le comunicazioni

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 3 settembre 2018, n. 39608. La massima estrapolata: I creditori sui beni confiscati al termine di un procedimento di prevenzione , per i quali non si applica il codice delle leggi antimafia, devono presentare domanda di ammissione del loro credito al giudice dell’esecuzione presso il tribunale che ha...

In tema di misure di prevenzione patrimoniali, la cessione di un credito ipotecario, precedentemente insorto, successiva alla trascrizione di un provvedimento di sequestro o di confisca del bene sottoposto a garanzia
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In tema di misure di prevenzione patrimoniali, la cessione di un credito ipotecario, precedentemente insorto, successiva alla trascrizione di un provvedimento di sequestro o di confisca del bene sottoposto a garanzia

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 3 luglio 2018, n. 29847. La massima estrapolata: In tema di misure di prevenzione patrimoniali, la cessione di un credito ipotecario, precedentemente insorto, successiva alla trascrizione di un provvedimento di sequestro o di confisca del bene sottoposto a garanzia, non preclude di per sè l’ammissibilità della ragione creditoria,...

La dichiarazione modello 770 proveniente dal sostituto di imposta non puo’ essere ritenuta di per se’ sola sufficiente ad integrare la prova della avvenuta consegna al sostituito della certificazione fiscale
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La dichiarazione modello 770 proveniente dal sostituto di imposta non puo’ essere ritenuta di per se’ sola sufficiente ad integrare la prova della avvenuta consegna al sostituito della certificazione fiscale

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 1 giugno 2018, n. 24782. La massima estrapolata: Con riferimento all’articolo 10-bis nella formulazione anteriore alle modifiche apportate dal Decreto Legislativo n. 158 del 2015, la dichiarazione modello 770 proveniente dal sostituto di imposta non puo’ essere ritenuta di per se’ sola sufficiente ad integrare la prova della...

Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari restituisca gli atti al pubblico ministero perché valuti la possibilità di chiedere l’archiviazione del procedimento per particolare tenuità del fatto ex articolo 131-bis del Cp.
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Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari restituisca gli atti al pubblico ministero perché valuti la possibilità di chiedere l’archiviazione del procedimento per particolare tenuità del fatto ex articolo 131-bis del Cp.

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 9 maggio 2018, n. 20569 La massima estrapolata Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, investito della richiesta di emissione del decreto penale di condanna, restituisca gli atti al pubblico ministero perché valuti la possibilità...

Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare I’istruzione dibattimentale mediante riesame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado.
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Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare I’istruzione dibattimentale mediante riesame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado.

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 3 aprile 2018, n. 14800. Nell’ipotesi di riforma in senso assolutorio di una sentenza di condanna, il giudice di appello non ha l’obbligo di rinnovare l’istruzione dibattimentale mediante l’esame dei soggetti che hanno reso dichiarazioni ritenute decisive ai fini della condanna di primo grado. Tuttavia, il giudice di...

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 7 marzo 2018, n. 10424. In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti
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Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 7 marzo 2018, n. 10424. In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti

In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti (articolo 2, comma 1-bis, del decreto legge 12 settembre 1983 n. 463, convertito dalla legge 11 novembre 1983 n. 638), l’importo complessivo superiore a euro 10.000 annui, rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità,...

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8770. Quando l’esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall’esercizio di attività medico-chirurgica
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Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8770. Quando l’esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall’esercizio di attività medico-chirurgica

L’esercente la professione sanitaria risponde, a titolo di colpa, per morte o lesioni personali derivanti dall’esercizio di attività medico-chirurgica: a) se l’evento si è verificato per colpa (anche “lieve”) da negligenza o imprudenza; b) se l’evento si è verificato per colpa (anche “lieve”) da imperizia quando il caso concreto non è regolato dalle raccomandazioni delle...

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 26 gennaio 2018, n. 3775. Il reclamo impugnazione può essere proposto dall’amministrazione penitenziaria senza il patrocinio e l’assistenza dell’Avvocatura dello Stato.
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Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 26 gennaio 2018, n. 3775. Il reclamo impugnazione può essere proposto dall’amministrazione penitenziaria senza il patrocinio e l’assistenza dell’Avvocatura dello Stato.

Il reclamo impugnazione può essere proposto dall’amministrazione penitenziaria senza il patrocinio e l’assistenza dell’Avvocatura dello Stato. Sentenza 26 gennaio 2018, n. 3775 Data udienza 21 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CANZIO Giovanni – Presidente Dott. IPPOLITO Francesco...

Corte di Cassazione, sezioni unite penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3464. La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.
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Corte di Cassazione, sezioni unite penale, sentenza 24 gennaio 2018, n. 3464. La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.

La Corte di cassazione pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio se ritiene superfluo il rinvio e se, anche all’esito di valutazioni discrezionali, puo’ decidere la causa alla stregua degli elementi di fatto gia’ accertati o sulla base delle statuizioni adottate dal giudice di merito, non risultando percio’ necessari ulteriori accertamenti di fatto.   Sentenza 24...