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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 522

Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, deve presumersi la sussistenza del requisito della comunicazione con più persone qualora l’espressione offensiva sia inserita in un documento (nella specie un vaglia postale) per sua natura destinato ad essere normalmente visionato appunto da più persone. (Fattispecie relativa alla condotta dell’imputato che, nella causa di un vaglia...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 11 gennaio 2017, n. 1089 
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 11 gennaio 2017, n. 1089 

Nell’ipotesi in cui il P.M. non abbia proposto impugnazione, il giudice d’appello, anche quando la misura di sicurezza (nella specie, assegnazione ad una casa di lavoro) sia obbligatoria e sia stata illegittimamente esclusa o non ritenuta dal giudice di primo grado, non può disporla, modificando in danno dell’imputato la sentenza da quest’ultimo impugnata, in quanto...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 534
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 534

Nell’azione repentina di chi approfitta di una situazione favorevole improvvisamente manifestatasi, anche se non determinata da una propria azione, non è ravvisabile l’aggravante della destrezza SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 5 gennaio 2017, n. 534 Ritenuto in fatto Con sentenza deliberata il 09/01/2015, la Corte di appello di Roma ha confermato la...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 gennaio 2107, n. 798
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 gennaio 2107, n. 798

La condotta contestata di utilizzo della creolina va inquadrata nella seconda parte dell’art. 674 cod. pen. e non nella prima giacché, tra le emissioni di gas, vapori o fumo atte ad offendere o imbrattare o molestare persone rientrano tutte le sostanze volatili che, come quella di specie, emanano odori provocanti disturbo, disagio o fastidio alle persone...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza  9 gennaio 2017, n. 645
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza  9 gennaio 2017, n. 645

L’esibizione di un supporto materiale, qual è la tessera sanitaria, su cui risultino i dati anagrafici di un soggetto ed il suo codice fiscale vale quale comportamento concludente diretto ad integrare la condotta incriminata nella sostanziale identità dell’esibizione con la dichiarazione mendace. La natura del documento e la sua inidoneità a porsi come documento di...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 50

La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 terzo comma cod. pen., poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o comunque quantitativamente apprezzabile di persone; l’aggravante dell’uso di un mezzo di pubblicità, nel reato di diffamazione, trova, infatti,...