Ai fini dell’integrazione del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, rileva il fatto che il soggetto, anche se normalmente abilitato ad accedere al sistema, abbia o meno operato l’accesso in questione nel rispetto delle prescrizioni, impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l’accesso, volte a legittimare quell’attività. Sono invece irrilevanti,...
Categoria: Cassazione penale 2017
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 gennaio 2107, n. 3394
La scriminante di cui all’articolo 51 del codice penale trova la sua giustificazione nel divieto imposto ai cittadini di sindacare le norme giuridiche e di disubbidire agli ordini legittimi della pubblica autorità, considera non punibili i fatti preveduti dalla legge come reati, se siano commessi per adempiere ad un dovere derivante da tali norme ed ordini....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 23 gennaio 2017, n. 3072
Il controllo sulla motivazione demandato al giudice di legittimità resta circoscritto, in ragione dell’espressa previsione normativa dell’art. 606, comma 1, lettera e), cod. proc. pen., al solo accertamento sulla congruità e coerenza dell’apparato argomentativo, con riferimento a tutti gli elementi acquisiti nel corso del processo, e non può risolversi in una diversa lettura degli elementi...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2997
Il consenso della persona minorenne non incide sulla struttura del reato di pornografia minorile e dunque non lo esclude; tuttavia, il consenso ben potrebbe essere valutato quale ulteriore elemento a favore della formazione condivisa di un set fotografico destinato a rimanere nella esclusiva disponibilità dei due amanti. Il fatto che a notevole distanza di tempo...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 gennaio 2017, n. 648
Pur essendo vero che il giudice, nella fase di assunzione della prova e nella sua successiva valutazione, non è vincolato al rispetto delle metodiche suggerite dalla Carta di Noto, dalle quali può anche prescindere quando non imposte dal codice di rito, e che la loro violazione non comporta l’inutilizzabilità della prova così assunta, è altrettanto...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 gennaio 2017, n. 644
La revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena può essere concordata tra le parti in sede di patteggiamento Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 gennaio 2017, n. 644 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 gennaio 2017, n. 640
Punibile per corruzione l’emissario dell’imprenditore che sponsorizza la squadra di calcio locale per ottenere lo sblocco di una pratica edilizia Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 gennaio 2017, n. 640 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 19 gennaio 2017, n. 2640
In tema di ricettazione per violazione dell’art. 9 co 7 della Legge n. 376/2000 che punisce chiunque commercia i farmaci e le sostanze farmacologicamente o biologicamente attive ricompresi nelle classi di cui all’articolo 2, comma 1, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico, dalle farmacie ospedaliere, dai dispensari aperti al pubblico e dalle altre...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2723
La divulgazione di un messaggio tramite facebook, ha, per la natura di questo mezzo, potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone, che, del resto, si avvalgono del social network proprio allo scopo di instaurare e coltivare relazioni interpersonali allargate ad un gruppo di frequentatori non determinato; pertanto se il contenuto della comunicazione...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 19 gennaio 2017, n. 2656
Poiché la revisione è un mezzo, ancorché straordinario, di impugnazione, anche per essa vale il principio di tassatività di cui all’art. 568, primo comma, c.p.p. Ne consegue che, riguardando l’art. 629 c.p.p. soltanto le sentenze di condanna e tenuto conto delle complessive disposizioni che disciplinano l’istituto della revisione, le sentenze che dichiarano la prescrizione non...