Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 28 settembre 2017, n. 44878. Per il reato di frode processuale di cui all’articolo 374 c.p., non e’ legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 28 settembre 2017, n. 44878. Per il reato di frode processuale di cui all’articolo 374 c.p., non e’ legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio

Per il reato di frode processuale di cui all’articolo 374 c.p., non e’ legittimato a proporre opposizione alla richiesta di archiviazione il privato che risenta di un pregiudizio, trattandosi di fattispecie incriminatrice lesiva dell’interesse della collettivita’ al corretto funzionamento della giustizia, relativamente al quale l’interesse del privato assume un rilievo solo riflesso e mediato, tale...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45302. Risponde di ricettazione anche chi riceva in via esclusiva o anche in compossesso un bene oggetto di precedente ricettazione da parte di altri non essendovi ragione di ritenere che a fronte della punizione della prima condotta di ricezione quelle successive debbano rimanere impunite
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45302. Risponde di ricettazione anche chi riceva in via esclusiva o anche in compossesso un bene oggetto di precedente ricettazione da parte di altri non essendovi ragione di ritenere che a fronte della punizione della prima condotta di ricezione quelle successive debbano rimanere impunite

Se e’ vero che la ricettazione rimane un reato puramente istantaneo e’ pur vero che le successive ricezioni dello stesso bene furtivo in precedenza ricettato configurano ulteriori ipotesi di ricettazione punibile ex articolo 648 cod. pen. poiche’ alla piena consapevolezza dell’origine illecita, e quindi all’elemento psicologico tipico del delitto citato, si accompagna anche la condotta...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 8 novembre 2017, n. 50973. Valido l’alcoltest anche se dimostra che il valore alcolemico è ancora in fase ascendente
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 8 novembre 2017, n. 50973. Valido l’alcoltest anche se dimostra che il valore alcolemico è ancora in fase ascendente

Se è ben vero che il decorso di un intervallo temporale di alcune ore tra la condotta di guida incriminata e l’esecuzione del test alcolemico rende necessario verificare, ai fini della sussunzione del fatto in una delle due ipotesi di cui all’art. 186, comma 2, lett. b) e c) cod. strada, la presenza di altri...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50660. Quando il danno patrimoniale sia di speciale tenuita? e si accerti che anche il fatto sia di particolare tenuita? sotto il profilo soggettivo
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50660. Quando il danno patrimoniale sia di speciale tenuita? e si accerti che anche il fatto sia di particolare tenuita? sotto il profilo soggettivo

Quando il danno patrimoniale sia di speciale tenuita? e si accerti che anche il fatto sia di particolare tenuita? sotto il profilo soggettivo (personalita? del reo – modalita? dell’azione), va riconosciuta la sola ipotesi di cui all’art. 648 comma 2 c.p., rimanendo in essa assorbita l’attenuante di cui all’art. 62 n. 4 c.p. Sentenza 7...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50679. L’assoggettabilita? alle misure di prevenzione patrimoniali di beni riferibili a soggetti impegnati in attivita? terroristiche anche internazionali
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50679. L’assoggettabilita? alle misure di prevenzione patrimoniali di beni riferibili a soggetti impegnati in attivita? terroristiche anche internazionali

L’assoggettabilita? alle misure di prevenzione patrimoniali di beni riferibili a soggetti impegnati in attivita? terroristiche anche internazionali è stata introdotta per la prima volta con l’art. 18, L. 22 Maggio 1975 nr. 152, norma largamente riprodotta nell’art. 16 D. Lgs. 6 settembre 2011 n. 159, che mantiene gli stessi presupposti sostanziali delle misure patrimoniali richiesti...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 49997. Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 49997. Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato

Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto, che peraltro deve in tal caso essere...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 8 novembre 2017, n. 50928. Il Daspo non opera al di fuori dei rigidi confini tracciati dalla legge
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 8 novembre 2017, n. 50928. Il Daspo non opera al di fuori dei rigidi confini tracciati dalla legge

La limitazione di libertà in che consiste il Daspo non opera al di fuori dei rigidi confini tracciati dalla legge, nè per ritrovamento analogico in casi simili. Sentenza 8 novembre 2017, n. 50928 Data udienza 11 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50180. E’ competente a decidere il giudice per le indagini preliminari in tema di sospensione del procedimento con messa alla prova avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50180. E’ competente a decidere il giudice per le indagini preliminari in tema di sospensione del procedimento con messa alla prova avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna

In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova, sulla richiesta prevista dall’art. 464 bis c.p.p., avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna, e? competente a decidere il giudice per le indagini preliminari e non il giudice del dibattimento Sentenza 2 novembre 2017, n. 50180 Data udienza 12 ottobre 2017 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 25 ottobre 2017, n. 49003. Il riciclaggio ha per oggetto, come profitto del reato, l’intero ammontare delle somme “ripulite” attraverso le operazioni compiute dall’imputato, a prescindere dalla sua “quota”.
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 25 ottobre 2017, n. 49003. Il riciclaggio ha per oggetto, come profitto del reato, l’intero ammontare delle somme “ripulite” attraverso le operazioni compiute dall’imputato, a prescindere dalla sua “quota”.

Il riciclaggio ha per oggetto, come profitto del reato, l’intero ammontare delle somme “ripulite” attraverso le operazioni compiute dall’imputato, a prescindere dalla sua “quota”. Di conseguenza, è legittima la confisca per equivalente della somma pari all’intera cifra ripulita, a prescindere da quanto l’imputato abbia effettivamente trattenuto per sé. Sentenza 25 ottobre 2017, n. 49003 Data...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 50038. L’errore nella trasfusione di sangue di gruppo diverso al paziente è un errore di gravita? tale da dover essere considerato come dotato di esclusiva forza propria nella determinazione dell’evento anche rispetto ad un precedente errore medico
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 50038. L’errore nella trasfusione di sangue di gruppo diverso al paziente è un errore di gravita? tale da dover essere considerato come dotato di esclusiva forza propria nella determinazione dell’evento anche rispetto ad un precedente errore medico

L’errore nella trasfusione di sangue di gruppo diverso al paziente è un errore di gravita? tale da dover essere considerato come dotato di esclusiva forza propria nella determinazione dell’evento anche rispetto ad un precedente errore medico, conseguendone che il processo causale innescato dalla consegna di sangue di un particolare gruppo destinato ad un paziente diverso...