Nell’ipotesi in cui sia stata disposta la sospensione dei termini di custodia cautelare nella fase del giudizio ex art. 304 c.p.p., comma 1, lett. c), durante la pendenza dei termini previsti dall’art. 544 c.p.p., commi 2 e 3, deve farsi riferimento, ai fini della ripresa della decorrenza dei termini di fase, alla scadenza del termine...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33042
L’abuso di autorità, quale possibile condotta strumentale nel delitto di violenza sessuale, comprende qualsiasi forma di supremazia sulla vittima e non richiede una posizione autoritativa di tipo formale e pubblicistico Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 28 luglio 2016, n. 33042 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32824
In tema di sequestro preventivo, l’espressione “cose pertinenti al reato”, cui fa riferimento l’art. 321 cod. proc. pen., è più ampia di quella di corpo di reato, definita dall’art. 253 cod. proc. pen., e comprende non solo le cose sulle quali o a mezzo delle quali il reato fu commesso o che ne costituiscono il...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32548
E’ corretto negare le attenuanti generiche in presenza di una condotta colposa che cagioni alla vittima un danno grave ed è insindacabile, in quanto riservata al giudice di merito, la scelta implicitamente basata sui criteri di cui all’art. 133 cod. pen. di irrogare in tali ipotesi una pena in misura media o prossima al minimo...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32529
In tema di mancata prova della sussistenza del nesso causale tra la condotta colposa e l’evento lesivo, quand’anche venga stata ritenuta provata la condotta colpevole dell’imputato, non può comunque dirsi provato il nesso causale tra detta (eventuale) condotta colposa e l’evento lesivo occorso in presenza di alcuni elementi che gettavano ombre sull’attendibilità della persona offesa...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 agosto 2016, n. 35610
La legittimazione a costituirsi parte civile nei processi per i reati ambientali spetta non soltanto al Ministero dell’Ambiente, ai sensi dei D.Igs. 152 del 2006, artt. 311, comma 1, ma anche all’Ente pubblico territoriale ed ai soggetti provati, precisando però che per costoro siffatta legittimazione deve ritenersi limitata ai casi in cui per effetto della...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 agosto 2016, n. 35594
In tema di reati paesistici ed edilizi-urbanistici, la declaratoria di parziale incostituzionalità, per irragionevolezza sanzionatoria, del comma 1-bis dell’art. 181 d.lgs. n. 42/2004, ha circoscritto il precetto del delitto paesaggistico ai soli interventi volumetrici di particolare consistenza, trasferendo una porzione del fatto tipico nell’ambito di operatività del precetto contravvenzionale, e derivando, da ciò, l’illegalità sopravvenuta,...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 30 agosto 2016, n. 35813
L’art. 30 ord. pen. contempla due distinte ipotesi, in presenza delle quali è possibile- concedere il permesso. La prima, disciplinata dal comma 1, riguarda l’imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente. La seconda, disciplinata dal comma 2, è definita con riferimento a tre elementi: il carattere eccezionale della concessione; la particolare...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 agosto 2016, n. 35361
In tema di diffamazione a seguito di pubblicazione di una intervista, va esclusa la responsabilità del giornalista quando un personaggio, che occupa una posizione di alto rilievo nell’ambito della vita politica, sociale, economica, scientifica, culturale, rilasci dichiarazioni, pure in sé diffamatorie, nei confronti di altro personaggio, la cui posizione sia altrettanto rilevante negli ambiti sopra...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 23 agosto 2016, n. 35277
L’interesse a proporre impugnazione deve essere apprezzabile non solo nei termini dell’attualità, ma anche in quelli della concretezza, sicché non può risolversi nella mera aspirazione alla correzione di un errore di diritto contenuto nella sentenza impugnata. La concretezza dell’interesse può peraltro ravvisarsi anche quando l’impugnazione sia volta esclusivamente a lamentare una violazione astratta di una...