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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 aprile 2014, n. 15696. La Corte d'appello a conferma di quella emessa dal Giudice dell'udienza preliminare, all'esito di giudizio abbreviato, ha condannato l'ex moglie per violazione di domicilio (artt. 110, 614, comma 4, cod. pen.) per lesioni personali e danneggiamento in danno dell'ex coniuge

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  8 aprile 2014, n. 15696 Ritenuto in fatto 1. La Corte d’appello di Palermo, con sentenza dell’1/3/2013, a conferma di quella emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Termini Imerese, all’esito di giudizio abbreviato, ha condannato L.D., T.R. e V.G. per violazione di domicilio (artt. 110, 614,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 aprile 2014, n. 15495. Il giudizio di certezza del ruolo salvifico della condotta omessa presenta i connotati del paradigma indiziario e si fonda anche sull'analisi della caratterizzazione del fatto storico, da effettuarsi ex post sulla base di tutte le emergenze disponibili, e culmina nel giudizio di elevata "probabilita' logica"; e che le incertezze alimentate dalle generalizzazioni probabilistiche possono essere in qualche caso superate nel crogiuolo del giudizio focalizzato sulle particolarita' del caso concreto quando l'apprezzamento conclusivo puo' essere espresso in termini di elevata probabilita' logica. . Ai fini dell'imputazione causale dell'evento, pertanto, il giudice di merito deve sviluppare un ragionamento esplicativo che si confronti adeguatamente con le particolarita' della fattispecie concreta, chiarendo che cosa sarebbe accaduto se fosse stato posto in essere il comportamento richiesto all'imputato dall'ordinamento

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 7 aprile 2014, n. 15495 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – rel. Consigliere Dott. SERRAO...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 aprile 2014, n. 15831. Il disturbo di personalità "borderline", non connotato da intensita' e gravita' tale da potere incidere sulla capacita' di intendere e di volere in modo da porsi in nesso eziologico con il commesso reato, condizione che e' invece necessaria, secondo i principi affermati dalla sentenza delle Sezioni unite 25/1/05, perchè a siffatte anomalie si possa attribuire rilievo ai sensi degli articoli 88 e 89 cod. pen.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 aprile 2014, n. 15831 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CORTESE Arturo – Presidente Dott. CAVALLO Aldo – rel. Consigliere Dott. CASSANO Margherita – Consigliere Dott. MAZZEI Antonella P. – Consigliere Dott. LA...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 marzo 2014, n. 14776. Il conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro può considerarsi completamente esonerato da responsabilità solo nel caso in cui le norme che disciplinano la circolazione stradale relative alla fattispecie in questione siano del tutto complete ed esaustive dei comportamenti prudenziali

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 31 marzo 2014, n. 14776 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco M – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 marzo 2014, n. 14812. In tema di superamento dell'alternativa tra certezza e probabilismo; valorizzazione del criterio della certezza processuale; necessita' per il giudice di utilizzare il parametro di prova della elevata credibilita' razionale (che e' il risultato della valutazione del compendio probatorio) e di attenersi al criterio della probabilita' logica e non solo a quello della probabilita' statistica.

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 31 marzo 2014, n. 14812 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 febbraio 2014, n. 8431. Non commette reato di ingiuria e minaccia l'ex marito che litiga con la moglie che non gli vuole far vedere il figlio, purchè il giudice accerti la sussistenza o la probabilità dell'esimente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 21 febbraio 2014, n. 8431 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente – Dott. OLDI Paolo – Consigliere – Dott. ZAZA Carlo – Consigliere – Dott. SETTEMBRE Antonio – rel....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 aprile 2014, n. 15492. Il Tribunale di Oristano confermava la sentenza emessa dal Giudice di pace di Oristano con la quale l'imputata era stata condannata alla pena di euro 200 di multa nonché al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno in favore della parte civile, con previsione di una provvisionale immediatamente esecutiva, in quanto ritenuta colpevole del reato di lesioni personali colpose. Secondo l'accertamento condotto nei gradi di merito la parte civile era stata ferita al labbro dal cane di piccola taglia che l'imputata teneva nella borsa portata al braccio, allorché ella aveva avvicinato il viso al cane. La condotta imprudente della rea è stata ritenuta inidonea ad escludere la responsabilità dell'imputata perché questa aveva custodito l'animale senza le debite cautele e la dovuta diligenza, tenuto altresì conto delle previsioni dell'ordinanza del 3 ottobre 2005 del Ministero della salute, in forza della quale al proprietario o detentore di cani si impone l'obbligo di applicare la museruola e il guinzaglio quando si trovino in luogo pubblico o aperto al pubblico; ed inoltre perché portando il cane nella borsa a tracolla consentiva all'animale di essere più vicino al viso delle persone mentre veniva limitata la possibilità di un pieno controllo sui movimenti del medesimo.

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza  7 aprile 2014, n. 15492 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Oristano ha confermato quella emessa dal Giudice di pace di Oristano con la quale F.R. era stata condannata alla pena di euro 200 di multa nonché al pagamento delle spese...

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Corte di Cassazione, sentenza 17 marzo 2014, n. 12360. Cade la colpa del medico, ai fini civili, se le patologie psichiatriche contratte dai genitori alla nascita del bambino malformato non sono univocamente riconducibili alla mancata diagnosi, potendo anche dipendere dalle nuove incombenze legate alla particolare situazione del bambino

  Corte di Cassazione sezione IV sentenza 17 marzo 2014, n. 12360 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco M. – rel. Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. DOVERE...