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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 ottobre 2013, n. 42815. In merito al reato di omessa erogazione dei mezzi di sussistenza

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 ottobre 2013, n. 42815 Fatto e diritto l. Con sentenza resa il 15.3.2009 all’esito di giudizio ordinario il Tribunale di Cosenza ha riconosciuto G.P. colpevole del reato di omessa erogazione dei mezzi di sussistenza, fino a tutto il gennaio 2007, in favore del figlio minore J.T., da...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 7 ottobre 2013, n. 41362. La difesa ha sempre il diritto di disporre del files audio delle intercettazioni del procedimento, anche qualora siano stati forniti i c.d. “brogliacci”

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 7 ottobre 2013, n. 41362 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa in data 11.10.2010, il Gip presso il Tribunale di Caltanissetta, giudicando nelle forme del rito abbreviato, ha condannato S.S., con le contestate aggravanti e ritenuta la riduzione di pena per la scelta del rito, alla...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 17 ottobre 2013, n. 42625. Le imputazioni di violenze sessuali debbono collimare senza incertezza con le risultanze dibattimentali per accertare la responsabilità penale dell’imputato al di là di ogni ragionevole dubbio

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  17 ottobre 2013, n. 42625 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con sentenza del 15/7/2011, dichiarava V..P. colpevole di violenza sessuale nei confronti delle proprie figlie, delle quali due minorenni; di maltrattamenti nei confronti di una di esse (Ve. , infradecenne), che costringeva, peraltro,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 10 ottobre 2013, n. 41898. Ai fini della distinzione fra corruzione propria ed impropria

La massima In tema di corruzione propria sono atti contrari ai doveri di ufficio non solo quelli illeciti, siccome vietati da atti imperativi o illegittimi, perché dettati da norme giuridiche, riguardanti la loro validità ed efficacia, ma anche quelli che, pur formalmente regolari, prescindono per consapevole volontà del pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 ottobre 2013, n. 42647. Non occorre che vi sia la violazione di specifiche norme dettate per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, essendo sufficiente che l’evento dannoso si sia verificato a causa dell’omessa adozione di quelle misure ed accorgimenti imposti ai fini della più efficace tutela dell’integrità fisica del lavoratore

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 17 ottobre 2013, n. 42647 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 9 dicembre 2011 la Corte d’Appello di Roma confermava la sentenza pronunciata dal Tribunale di Roma in data 8 luglio 2009, appellata da D.A.R. che aveva affermato la penale responsabilità della stessa in ordine al...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 ottobre 2013 n. 42498. Lesioni colpose ed obbligo al risarcimento del danno per l’amministratore unico della società titolare dell’appalto di manutenzione della strada per l’incidente occorso ad un ciclista a causa di una buca apertasi nel suolo stradale

Il testo integrale[1] Correttamente i giudici del merito hanno attribuito all’imputata, nella richiamata qualità, la responsabilità dell’incidente occorso al G., non avendo la società dalla stessa amministrata adempiuto agli obblighi, contrattualmente assunti, di vigilare sulla viabilità del comune e di intervenire prontamente per provvedere alla immediata riparazione del manto stradale, ovvero alla segnalazione dei pericoli...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 ottobre 2013, n. 41773. Il soggetto che, pur non gestendo direttamente l’attività di scommesse, svolga una attività collaborativa, per esempio, fornendo indicazioni sulle quote o sui moduli necessari per trasmettere le scommesse on line ovvero favorisca in qualunque modo, anche attraverso la fornitura di linee telematiche ovvero attraverso altre modalità, sia la attività di accettazione che la attività di raccolta delle scommesse, risponde del reato di cui all’art. 4 della L. 401/89

La massima 1. Il soggetto che, pur non gestendo direttamente l’attività di scommesse, svolga una attività collaborativa, per esempio, fornendo indicazioni sulle quote o sui moduli necessari per trasmettere le scommesse on line ovvero favorisca in qualunque modo, anche attraverso la fornitura di linee telematiche ovvero attraverso altre modalità, sia la attività di accettazione che...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 ottobre 2013 n. 42347. Nel caso in cui proceda direttamente all’organizzazione e direzione dei lavori nel condominio, l’amministratore assume in materia di sicurezza la posizione di garanzia propria del datore di lavoro

Il testo integrale[1] L’amministratore di un condominio assume la posizione di garanzia propria del datore di lavoro nel caso in cui proceda direttamente all’organizzazione e direzione di lavori da eseguirsi nell’interesse del condominio stesso ma, in caso di affidamento in appalto di dette opere, tale evenienza non lo esonera completamente da qualsivoglia obbligo, ben potendo...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 ottobre 2013 n. 42334Il datore di lavoro che non la documentazione richiesta dall’ispettore del lavoro può essere condannato penalmente per il reato di cui all’art. 4 della legge n. 628 del 1961

Il testo integrale [1] L’articolo 4, ultimo comma, della legge n. 628 del 1961 punisce coloro che, legalmente richiesti dall’Ispettorato di fornire notizie a norma del presente articolo, non le forniscano o le diano scientemente errate od incomplete”. “Si tratta – spiegano gli ermellini – delle richieste di notizie concernenti violazioni delle leggi sui rapporti...