Il travisamento del contenuto oggettivo della prova
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Il travisamento del contenuto oggettivo della prova

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|5 marzo 2024| n. 5792.

Il travisamento del contenuto oggettivo della prova, il quale ricorre in caso di svista concernente il fatto probatorio in sé, e non di verifica logica della riconducibilità dell’informazione probatoria al fatto probatorio, trova il suo istituzionale rimedio nell’impugnazione per revocazione per errore di fatto, in concorso dei presupposti richiesti dall’articolo 395, n. 4, cod. proc. civ., mentre, ove il fatto probatorio abbia costituito un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare, e cioè se il travisamento rifletta la lettura del fatto probatorio prospettata da una delle parti, il vizio va fatto valere, in concorso dei presupposti di legge, ai sensi dell’articolo 360, nn. 4 e 5, cod. proc. civ., a seconda si tratti di fatto processuale o sostanziale

Divisione del patrimonio comune tra ex coniugi
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Divisione del patrimonio comune tra ex coniugi

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|9 giugno 2022| n. 18641. Divisione del patrimonio comune tra ex coniugi In sede di divisione del patrimonio comune tra ex coniugi, se la proprietà esclusiva della casa viene attribuita al coniuge affidatario della prole, il valore dell’immobile oggetto di divisione non può risentire del diritto di godimento già assegnato allo stesso...

È possibile denunziare l’eccesso di potere giurisdizionale per sconfinamento nella sfera del merito
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È possibile denunziare l’eccesso di potere giurisdizionale per sconfinamento nella sfera del merito

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 13 marzo 2019, n. 7207. La massima estrapolata: È possibile denunziare l’eccesso di potere giurisdizionale per sconfinamento nella sfera del merito quando il giudice amministrativo di legittimità, annullando l’atto amministrativo impugnato, si sostituisce all’Amministrazione emettendo una pronuncia auto-esecutiva, ovvero avente l’efficacia del provvedimento sostituito. In tal caso il...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 4 luglio 2014, n. 15295. L'incidenza sul processo degli eventi previsti dall'art. 299 c.p.c. (morte o perdita di capacità della parte) è disciplinata, in ipotesi di costituzione in giudizio a mezzo di difensore, dalla regola dell'ultrattività del mandato alla lite

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 4 luglio 2014, n. 15295   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. ADAMO Mario – Presidente Sezione Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. CECCHERINI...

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Corte di Cassazione, sezioni Unite, sentenza 22 dicembre 2011, n. 28340. Il Consiglio dell’Ordine non può rifiutare la domanda di iscrizione nell’elenco degli avvocati comunitari

  Corte di Cassazione – Sezioni Unite civili – sentenza 22 dicembre 2011, n. 28340. Il Consiglio dell’Ordine non può rifiutare la domanda di iscrizione nell’elenco degli avvocati comunitari Il testo integrale   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Sentenza 15 novembre – 22 dicembre 2011, n. 28340 Svolgimento del processo Il 5 gennaio...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza n. 40228 del 7 novembre 2011. E’ ricorribile per Cassazione la sentenza di patteggiamento nella parte relativa alla condanna alla refusione delle spese di parte civile, in particolare per quanto attiene alla legalità della somma liquidata e alla esistenza di una corretta motivazione sul punto

Corte di Cassazione – S.U.P. – Sentenza 7 novembre 2011, n. 40288. E’ ricorribile per Cassazione la sentenza di patteggiamento nella parte relativa alla condanna alla refusione delle spese di parte civile, in particolare per quanto attiene alla legalità della somma liquidata e alla esistenza di una corretta motivazione sul punto Il testo integrale Corte...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 20 ottobre 2011 n. 37954. Non integra il reato di appropriazione indebita, ma mero illecito civile, la condotta del datore di lavoro che ha omesso di versare al cessionario la quota di retribuzione dovuta al lavoratore e da questo ceduta al terzo

Corte di Cassazione – S.U.P. – Sentenza 20 ottobre 2011 n. 37954. Non integra il reato di appropriazione indebita, ma mero illecito civile, la condotta del datore di lavoro che ha omesso di versare al cessionario la quota di retribuzione dovuta al lavoratore e da questo ceduta al terzo Il testo integrale[1] Corte di cassazione...