Solo la cessazione dell’intera attivita’ aziendale puo’ costituire sopravvenuta causa di impossibilita’ di dare esecuzione al provvedimento di reintegrazione L. n. 300 del 1970, ex articolo 18 e non certo la soppressione del reparto
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Solo la cessazione dell’intera attivita’ aziendale puo’ costituire sopravvenuta causa di impossibilita’ di dare esecuzione al provvedimento di reintegrazione L. n. 300 del 1970, ex articolo 18 e non certo la soppressione del reparto

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 aprile 2018, n. 9895. Solo la cessazione dell’intera attivita’ aziendale puo’ costituire sopravvenuta causa di impossibilita’ di dare esecuzione al provvedimento di reintegrazione L. n. 300 del 1970, ex articolo 18 e non certo la soppressione del reparto. Sentenza 20 aprile 2018, n. 9895 Data udienza 12 dicembre...

La presentazione dell’istanza di insinuazione al passivo fallimentare, equiparabile all’atto con cui si inizia un giudizio, determina, ai sensi dell’articolo 2945 c.c., comma 2, l’interruzione della prescrizione del credito, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale
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La presentazione dell’istanza di insinuazione al passivo fallimentare, equiparabile all’atto con cui si inizia un giudizio, determina, ai sensi dell’articolo 2945 c.c., comma 2, l’interruzione della prescrizione del credito, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 aprile 2018, n. 9638. La presentazione dell’istanza di insinuazione al passivo fallimentare, equiparabile all’atto con cui si inizia un giudizio, determina, ai sensi dell’articolo 2945 c.c., comma 2, l’interruzione della prescrizione del credito, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale, anche nei confronti del condebitore...

Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene od il servizio, sapeva o avrebbe dovuto saperche il soggetto formalmente cedente aveva evaso l’imposta o partecipato a una frode
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Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene od il servizio, sapeva o avrebbe dovuto saperche il soggetto formalmente cedente aveva evaso l’imposta o partecipato a una frode

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 19 aprile 2018, n. 9675. Spetta all’amministrazione finanziaria, la quale contesti il diritto del contribuente a portare in detrazione l’IVA pagata su fatture emesse da soggetto diverso dall’effettivo cedente del bene o servizio, provare, in base ad elementi oggettivi, che il contribuente, al momento in cui acquisto’ il bene...

Lo smarrimento dell’avviso di ricevimento è equiparabile, quanto alle conseguenze, al ritorno dell’avviso di ricevimento privo delle prescritte annotazioni
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Lo smarrimento dell’avviso di ricevimento è equiparabile, quanto alle conseguenze, al ritorno dell’avviso di ricevimento privo delle prescritte annotazioni

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 aprile 2018, n. 9642. Lo smarrimento dell’avviso di ricevimento è equiparabile, quanto alle conseguenze, al ritorno dell’avviso di ricevimento privo delle prescritte annotazioni: invero, sia nel caso in cui non torna l’avviso di ricevimento a colui che aveva chiesto la notificazione a mezzo posta, sia nel caso...

In caso di mala gestio propria, se il massimale già all’epoca del sinistro era incapiente, costituendo il debito dell’assicuratore una obbligazione di valuta, non è possibile cumulare la rivalutazione del massimale e gli interessi, ma delle due l’una
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In caso di mala gestio propria, se il massimale già all’epoca del sinistro era incapiente, costituendo il debito dell’assicuratore una obbligazione di valuta, non è possibile cumulare la rivalutazione del massimale e gli interessi, ma delle due l’una

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 19 aprile 2018, n. 9666. In caso di mala gestio propria, se il massimale già all’epoca del sinistro era incapiente, costituendo il debito dell’assicuratore una obbligazione di valuta, non è possibile cumulare la rivalutazione del massimale e gli interessi, ma delle due l’una: o il danneggiato dimostra di...

L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa, sicche’ incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale tra la cosa e l’evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosita’ o meno o dalle caratteristiche intrinseche della prima
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L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa, sicche’ incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale tra la cosa e l’evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosita’ o meno o dalle caratteristiche intrinseche della prima

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 aprile 2018, n. 9640. L’articolo 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilita’ che prescinde da qualunque connotato di colpa, sicche’ incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale...

La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari
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La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 aprile 2018, n. 9590. La previa contestazione dell’addebito, necessaria in funzione dei licenziamenti qualificabili come disciplinari, ha lo scopo di consentire al lavoratore l’immediata difesa e deve conseguentemente rivestire il carattere della specificita’, che e’ integrato quando sono fornite le indicazioni necessarie ed essenziali per individuare, nella sua...

Il beneficio dell’esdebitazione concesso al termine della procedura fallimentare può essere valutato anche sulla base della meritevolezza della condotta dell’imprenditore prima dell’apertura del fallimento
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Il beneficio dell’esdebitazione concesso al termine della procedura fallimentare può essere valutato anche sulla base della meritevolezza della condotta dell’imprenditore prima dell’apertura del fallimento

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 18 aprile 2018, n. 9564 Il beneficio dell’esdebitazione concesso al termine della procedura fallimentare può essere valutato anche sulla base della meritevolezza della condotta dell’imprenditore prima dell’apertura del fallimento. Infatti sui tempi di definizione della procedura concorsuale incidono sempre le modalità operative adottate dall’imprenditore nell’esercizio dei suoi poteri...

Responsabile il condominio per la caduta della passante che inciampa nella piastrella mancante di vetrocemento che copre il sottostante lucernario condominiale
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Responsabile il condominio per la caduta della passante che inciampa nella piastrella mancante di vetrocemento che copre il sottostante lucernario condominiale

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 aprile 2018, n. 9625. Quando un manufatto svolge funzione di piano di calpestio di chi vi transita e di copertura di una proprieta’ sottostante la posizione di custode, in disparte il problema di chi la rivesta per quanto attiene alla parte del manufatto che svolge la funzione...

La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza
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La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 18 aprile 2018, n. 9579. La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza. Ordinanza 18 aprile 2018, n. 9579 Data udienza 16 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...