Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 dicembre 2015, n. 25395 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia –...
Categoria: Cassazione civile 2015
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 dicembre 2015, n. 25212. Se il contratto quadro, per espressa previsione normativa – art. 23 D.L.gs. del 1998 n. 58 – deve esser stipulato per iscritto, a pena di nullità, la stessa forma deve rivestire la procura che l’investitore conferisce ad terzo ad agire in suo nome e in sua vece con l’intermediario in quanto, essendo un negozio incidente sui requisiti essenziali del contratto a forma vincolata, a pena di nullità a protezione dell’investitore – il cui nome deve esser attestato negli ordini (art. 60. 1, lett. a) del Regolamento Consob n. 11522 del 1998) – e che perciò non ammette equipollenti o ratifiche, vale il principio della forma per relationem
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE sezione III sentenza 15 dicembre 2015, n. 25212 Svolgimento del processo Con citazione del maggio 2008 Z.D. convenne dinanzi al Tribunale di Bologna la società Simcasse s.p.a. e R.C. , direttrice della succursale di Bologna, deducendo che, con contratto del 14 aprile 1998, aveva conferito l’incarico alla Simcasse di...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 18 novembre 2015, n. 23539. La parte che decida di proseguire il processo innanzi al giudice ritenuto (da quello originariamente adito) munito di giurisdizione
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 18 novembre 2015, n. 23539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente di Sez. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 novembre 2015, n. 23800. In tema di trattamento di fine rapporto – premesso che la nozione di retribuzione accolta dall’art. 2120, comma 2, c.c., prescinde dalla ripetitività regolare e continua e dalla frequenza delle prestazioni e dei relativi compensi, i quali vanno esclusi dalla base di calcolo del trattamento di fine rapporto solo in quanto sporadici ed occasionali – il premio fedeltà erogato al lavoratore, salva diversa ed espressa previsione dei contratti collettivi, è computabile nella base di calcolo ai fini della determinazione del trattamento medesimo, trovando la propria fonte di riferimento nella protrazione dell’attività lavorativa per un certo tempo ed essendo rigorosamente collegato allo svolgimento del rapporto di lavoro, anche se non alla effettiva prestazione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 novembre 2015, n. 23800 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 novembre 2015, n. 23838. In tema di demansionamento e di dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale, che asseritamente ne deriva – non ricorrendo automaticamente in tutti i casi di inadempimento datoriale – non può prescindere da una specifica allegazione, nel ricorso introduttivo del giudizio, sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio medesimo; mentre il risarcimento del danno biologico è subordinato all’esistenza di una lesione dell’integrità psico-fisica medicalmente accertabile, il danno esistenziale – da intendere come ogni pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore, ma oggettivamente accertabile) provocato sul fare areddittuale del soggetto, che alteri le sue abitudini e gli assetti relazionali propri, inducendolo a scelte di vita diverse quanto all’espressione e realizzazione della sua personalità nel mondo esterno – va dimostrato in giudizio con tutti i mezzi consentiti dall’ordinamento, assumendo peraltro precipuo rilievo la prova per presunzioni, per cui dalla complessiva valutazione di precisi elementi dedotti (caratteristiche, durata, gravità, conoscibilità all’interno ed all’esterno del luogo di lavoro dell’operata dequalificazione, frustrazione di precisate e ragionevoli aspettative di progressione professionale, eventuali reazioni poste in essere nei confronti del datore comprovanti l’avvenuta lesione dell’interesse relazionale, effetti negativi dispiegati nelle abitudini di vita del soggetto) – il cui artificioso isolamento si risolverebbe in una lacuna del procedimento logico – si possa, attraverso un prudente apprezzamento, coerentemente risalire al fatto ignoto, ossia all’esistenza del danno, facendo ricorso, ai sensi dell’art. 115 cod. proc. civ., a quelle nozioni generali derivanti dall’esperienza, delle quali ci si serve nel ragionamento presuntivo e nella valutazione delle prove
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 novembre 2015, n. 23838 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 novembre 2015, n. 24300. In tema di opposizione avverso preavviso di fermo amministrativo disposto a seguito di omesso pagamento di cartelle esattoriali per crediti previdenziali, il destinatario dell’atto è legittimato a fare affidamento sulle conoscenze trasmessegli mediante l’atto medesimo, talché incorre in errore scusabile nel caso in cui abbia proposto impugnazione nel termine in esso indicato, ancorché non corrispondente al termine risultante dalla qualificazione data dal giudice all’impugnazione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 27 novembre 2015, n. 24300 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia –...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 novembre 2015, n. 22627. I termini di decadenza e di inefficacia dell’impugnazione del licenziamento di cui all’art. 6 della l. n. 604 del 1966, come modificato dall’art. 32 della l. n. 183 del 2010, devono trovare applicazione quando si deduce l’invalidità del recesso datoriale, come nella specie prospettandone la nullità in quanto discriminatorio, senza che assuma rilievo la categoria legale di appartenenza del lavoratore e, quindi, anche nei confronti del dirigente
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 novembre 2015, n. 22627 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...
L’articolo 182, comma 2, del Cc deve essere interpretato nel senso che il giudice deve promuovere la sanatoria, in qualsiasi fase e grado del giudizio e indipendentemente dalle cause del predetto difetto
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 novembre 2015, n. 22559. L’articolo 182, comma 2, del Cc (nel testo applicabile ratione temporis, anteriore alle modifiche introdotte dalla legge n. 69 del 2009), secondo cui il giudice che rilevi un difetto di rappresentanza, assistenza o autorizzazione può assegnare un termine per la regolarizzazione della costituzione in...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 4 novembre 2015, n. 22511. Appartiene alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia urbanistica la domanda risarcitoria per i danni causati dalla realizzazione, sulla base di ordinanze ministeriali, di interventi urgenti di protezione civile, a rimedio e salvaguardia del regime delle acque e dei suoli inondati a seguito degli eventi alluvionali dell’autunno 2000 nel territorio della Regione Piemonte, derivando essi dall’attuazione di provvedimenti, giustificativi degli interventi, sulla cui legittimità il giudice ordinario non può pronunciarsi
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 4 novembre 2015, n. 22511 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. ROSELLI Federico – Presidente di sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente di sez. Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2015, n. 22480. In ipotesi di leasing immobiliare a mezzo di contratto di appalto, così come avviene per il leasing finanziario, l’agevolazione di cui all’art. 3 del d.l. n. 357 del 1994, convertito con modificazioni, nella legge n. 489 del 1994, concepita in termini di parziale detassazione del reddito d’impresa per i soli periodi d’imposta relativi agli anni 1994 e 1995, opera in favore dell’utilizzatore per l’intero costo complessivo dell’investimento e non soltanto sull’ammontare del corrispettivo parzialmente pagato in sede di stati di avanzamento nell’esercizio ricadente nel periodo di imposta interessato dalla suddetta legge, così assicurandosi l’equiparazione fiscale tra le scelte aziendali d’investimento attraverso acquisto dei beni strumentali in proprietà o tramite i predetti contratti.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 novembre 2015, n. 22480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. VIRGILIO Biagio – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – rel. Consigliere Dott. IOFRIDA...