Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 28 febbraio 2014, n. 4803 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 8218-2010 proposto da: C.F. S.P.A. (P.I. (OMISSIS)), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, LARGO GIUSEPPE...
Categoria: Cassazione civile 2014
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 marzo 2014, n. 7379. Al procedimento di notifica della cartella esattoriale di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, articolo 60, e' applicabile per analogia di contesto giuridico il principio secondo cui, in caso di notificazione ai sensi dell'articolo 139 c.p.c., comma 2, la qualita' di persona di famiglia o di addetta alla casa, all'ufficio o all'azienda di chi ha ricevuto l'atto si presume "iuris tantum" dalle dichiarazioni recepite dall'ufficiale giudiziario nella relata di notifica, incombendo sul destinatario dell'atto, che contesti la validita' della notificazione, l'onere di fornire la prova contraria ed, in particolare, l'inesistenza di alcun rapporto con il consegnatario, comportante una delle qualita' su indicate ovvero la occasionalita' della presenza dello stesso consegnatario
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 28 marzo 2014, n. 7379 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. GHINOY Paola – rel....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 2 aprile 2014, n. 7609. L'esercizio per professione abituale, ancorche' non esclusiva, di attivita' di lavoro autonomo diversa dall'impresa commerciale costituisce, secondo l'interpretazione costituzionalmente orientata fornita dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 156 del 2001, presupposto dell'imposta soltanto qualora si tratti di attivita' autonomamente organizzata e il requisito dell'autonoma organizzazione, il cui accertamento spetta al giudice di merito ed e' insindacabile in sede di legittimita' se congruamente motivato, ricorre quando il contribuente che esercita attivita' di lavoro autonomo: a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione, e non sia quindi inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilita' ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti le quantita' che, secondo l'"id quod plerumque accidit", costituiscono nell'attualita' il minimo indispensabile per l'esercizio dell'attivita' anche in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui, essendo onere del contribuente che chieda il rimborso dell'imposta asseritamente non dovuta dare la prova dell'assenza delle predette condizioni
suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 2 aprile 2014, n. 7609 Integrale IRAP – Obbligo di corrispondere l’imposta – Esclusione – Solo per il professionista che opera senza dipendenti e con risorse umane e strumentali necessarie allo svolgimento della professione REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta...
Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 7 aprile 2014, n. 8049. Rimesso alla Corte di giustizia europea il quesito se in un giudizio di divorzio fra cittadini comunitari (italiani) residenti in un diverso Stato Ue (a Londra), la giurisdizione sul mantenimento dei figli spetti al giudice della separazione, oppure a quello diverso (in questo caso inglese), davanti al quale è pendente il giudizio attinente alla responsabilità genitoriale
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite ordinanza 7 aprile 2014, n. 8049 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ADAMO Mario – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sez. Dott. PICCININNI Carlo – rel. Consigliere Dott. VIVALDI Roberta –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 aprile 2014, n. 7901. In materia di protezione dei dati personali (d.lvo 30 giugno 2003 n.196). Ricorso presentato nei confronti della Banca di Roma spa, da marito e moglie per aver richiesto due finanziamenti bancari, per l'importo complessivo di Euro 3000,00, che erano stati loro negati per la presenza di un pregresso finanziamento insoluto a loro carico. A seguito di accertamenti – essendo essi del tutto ignari di tale pregresso rapporto – avevano appreso che si era trattato di un finanziamento concesso nel 2003 dalla filiale di (…) della Banca di Roma a favore di un soggetto diverso; ed a loro erroneamente imputato per effetto della violazione da parte della Banca di Roma degli obblighi di esatta tenuta e costante aggiornamento dei dati personali ai sensi della d.lvo 196/03 cit.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 aprile 2014, n. 7901 Svolgimento del giudizio Nel 2005 i coniugi C.S. e B.R. proponevano ricorso ex art. 152 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lvo 30 giugno 2003 n.196) nei confronti della Banca di Roma spa, esponendo che nel marzo e giugno 2004...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza dell'1 aprile 2014, n. 7559. Non è tenuto a comunicare i suoi redditi alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense, l’avvocato che svolge solo collaborazioni per conti di imprese, amministrazioni o riveste cariche all’interno di società
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza dell’1 aprile 2014, n. 7559 ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 2621-2010 proposto da: CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA FORENSE, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE DI VILLA PAMPHILI 59, presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall’avvocato...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile 2014, n. 7982. Propose appello avverso la sentenza del Tribunale di Catania con la quale era stato pronunciato lo scioglimento del suo matrimonio, con obbligo a suo carico di corrispondere alla ex moglie un assegno mensile di Euro 600,00. Secondo l'appellante, non vi sarebbe stata una reale sproporzione tra le posizioni economiche delle parti, in quanto la sua dichiarazione dei redditi del 2004, utilizzata dal Tribunale per affermarla, comprendeva indennità da lui riscosse in relazione alla carica di assessore comunale, ricoperta ben quindici anni dopo la separazione, e poi cessata, mentre la ex moglie godeva di un reddito annuo di Euro 30000,00 ed era proprietaria dell'appartamento nel quale viveva. La Corte d'appello di Catania rigettò il gravame, ritenendo che la documentazione prodotta avesse confermato il divario tra le posizioni economiche delle parti. Confermato il giudizio anche in Cassazione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 aprile 2014, n. 7982 Ritenuto in fatto 1.- P.L. propose appello avverso la sentenza del Tribunale di Catania con la quale era stato pronunciato lo scioglimento del suo matrimonio con L.M.L. , con obbligo a suo carico di corrispondere alla ex moglie un assegno mensile di Euro...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 1 aprile 2014, n. 7569. Rimesso alle sezioni unite il quesito in merito all'accessorietà o meno del credito derivante dal risarcimento del maggior danno da inadempimento o ritardato per l'omesso o ritardato pagamento dei contributi rispetto all'obbligazione contributiva e la relativa presrizione.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 1 aprile 2014, n. 7569 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. TRIA...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile 2014, n. 7981. La norma contenuta nell'art. 2941, n. 1, c.c., si riferisce alla vincolo coniugale pienamente inteso, con esclusione del regime della separazione personale.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 4 aprile 2014, n. 7981 Svolgimento del processo 1 – Con atto di precetto notificato in data 10 gennaio 2003 V.M.T. intimava al proprio coniuge B.C. , dal quale si era separata consensualmente nell’anno 1980, il pagamento della somma di Euro 48.842,55, corrispondente alla differenza fra quanto dovuto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 2885 10 febbraio 2014. È immune da censure la sentenza che abbia escluso la natura subordinata del rapporto intercorso tra un'impresa di vigilanza e un lavoratore che abbia svolto attività di piantonamento solo in via occasionale (peraltro senza divisa e armi), dedicandosi invece alla ricerca di nuovi clienti senza essere sottoposto a controlli, senza vincolo di orario e in autonomia, utilizzando un'autovettura con logo aziendale e telefono cellulare fornito dall'azienda, con compenso determinato in percentuale sugli incassi della società e svolgendo tale attività anche in favore di altre imprese.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 2885 10 febbraio 2014 Svolgimento del processo La Corte d’Appello di Lecce ha accolto il gravame proposto dall’Istituto di V.I.G. s.p.a. e, in riforma della sentenza del Tribunale di Brindisi, ha respinto integralmente la domanda di Z. volta al conseguimento delle differenze retributive e del T.F.R., maturati...