La massima 1. La determinazione conclusiva della conferenza di servizi, anche se di tipo decisorio, ha pur sempre carattere endoprocedimentale e presuppone quindi un successivo provvedimento finale con valenza effettivamente determinativa della fattispecie, con conseguente esclusione di onere di impugnazione immediata. Di conseguenza, qualora nello schema procedimentale alla conferenza di servizi segua un atto monocratico...
Categoria: Consiglio di Stato
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 luglio 2013, n. 3791. In tema di attività contrattuale della P.A.
La massima 1. Il termine di dieci giorni fissato dall’art. 10, comma 1 quater, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 – fissato per gli offerenti al fine di ottemperare alla richiesta della stazione appaltante di comprovare il possesso dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-organizzativa, eventualmente richiesti nel bando di gara – è perentorio,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza n. 3831 del 15 luglio 2013. In tema di responsabilità precontrattuale della P.A.
La massima 1. Gli atti del procedimento dell’evidenza pubblica, in quanto preordinati alla conclusione del contratto, sono al tempo stesso configurabili anche quali atti di trattativa e di formazione progressiva del contratto stesso, e come tali rilevanti anche ai sensi dell’art. 1337 c.c. 2. La circostanza che la procedura pubblicistica di scelta del contraente avviata...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 luglio 2013, n. 3707. In tema di decadenza ed annullamento d’ufficio
La massima 1. La decadenza è una sanzione, che può e deve essere applicata a prescindere da ogni valutazione dell’interesse dell’amministrazione, e anche se, in ipotesi, tale interesse sia inesistente (la falsa documentazione potrebbe riguardare elementi necessari ai fini dell’ammissione al concorso, ma irrilevanti riguardo all’idoneità del soggetto a svolgere le sue mansioni); al contrario...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 giugno 2013, n.3521. La responsabilità della pubblica amministrazione da provvedimento illegittimo risponde ad un modello speciale non riconducibile ai modelli di responsabilità che operano nel settore del diritto civile.
La massima 1. La responsabilità della pubblica amministrazione da provvedimento illegittimo risponde ad un modello speciale non riconducibile ai modelli di responsabilità che operano nel settore del diritto civile. 2. Rispetto alla responsabilità civile, quella della p.a. presuppone che il comportamento illecito si inserisca nell’ambito di un procedimento amministrativo. L’amministrazione, in ossequio al principio di...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 giugno 2013, n. 3940. Rapporti tra impugnazione in ottemperanza e ricorso di legittimità
La massima 1. Nella ipotesi di congiunta devoluzione al medesimo giudice di una impugnazione in ottemperanza e di un ricorso di legittimità – laddove parte ricorrente prospetti numerosi vizi di legittimità attingenti i medesimi atti oggi censurati per nullità elusività – il giudice dell’ottemperanza, nel caso in cui ritenga che il nuovo provvedimento emanato...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 giugno 2013, n. 3402. Le norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo non devono essere applicate meccanicamente e formalisticamente, dovendo essere invece essere interpretate in senso sostanziale, coordinando in modo ragionevole e sistematico principi di legalità, imparzialità e buon andamento ed i corollari di economicità e speditezza dell’azione amministrativa.
La massima 1. Le norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo non devono essere applicate meccanicamente e formalisticamente, dovendo essere invece essere interpretate in senso sostanziale, coordinando in modo ragionevole e sistematico principi di legalità, imparzialità e buon andamento ed i corollari di economicità e speditezza dell’azione amministrativa. 2. La mancata comunicazione di avvio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 giugno 2013, n. 3231. Non sussiste l’onere di immediata impugnazione delle clausole del bando di gara che non impediscano la partecipazione, o non risultino manifestamente incomprensibili o sproporzionate rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, manifestando un’efficacia lesiva solo a seguito dell’espletamento della gara e mediante l’applicazione che ne faccia l’Amministrazione
La massima 1. Non sussiste l’onere di immediata impugnazione delle clausole del bando di gara che non impediscano la partecipazione, o non risultino manifestamente incomprensibili o sproporzionate rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, manifestando un’efficacia lesiva solo a seguito dell’espletamento della gara e mediante l’applicazione che ne faccia l’Amministrazione. Per esse, infatti, vale il principio...
Consiglio di Stato, sezione III, setenza 21 maggio 2013, n. 2754. Per il diritto allo scorrimento in graduatoria decide il giudice ordinario
Consiglio di Stato Sezione III Setenza 21 maggio 2013, n. 2754 N. 02754/2013REG.PROV.COLL. N. 01172/2013 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1172 del 2013, proposto da: Gaetano ***, rappresentato e difeso dall’avv. Paolo...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2013, n. 3133. In tema di nullità del contratto per violazione od elusione del giudicato
La massima 1. L’annullamento dell’aggiudicazione implica la caducazione automatica del contratto, in quanto la fase di evidenza pubblica ne costituisce un requisito legale di efficacia, il cui venire meno – per effetto dell’annullamento dell’aggiudicazione medesima – determina il travolgimento automatico del contratto, in forza del principio generale del simul stabunt, simul cadent, proprio anche dei...