Consiglio di Stato sezione V sentenza 29 ottobre 2014, n. 5377 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2115 del 2013, proposto dalla s.r.l. EU.ME., in persona del legale rappresentante in carica, in proprio e...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 31 ottobre 2014, n. 5410. Se è possibile riconoscere l'autonoma impugnabilità della delibera di rettifica dei punteggi per vizi relativi a tale determinazione, nel contempo non possono essere rimesse in discussione determinazioni ormai definitive ed estranee al contenuto dell'atto di rettifica, proprie del provvedimento di aggiudicazione (in specie il requisito richiesto dalla lex di gara a pena di esclusione)
Consiglio di Stato sezione III sentenza 31 ottobre 2014, n. 5410 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3757 del 2014, proposto da: CO.IT. SPA in persona del legale rappresentante pro tempore in proprio e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5307. Ai sensi dell'art. 13 L. n. 47 del 1985, il silenzio mantenuto dall'Amministrazione sull'istanza di sanatoria di abusi edilizi deve qualificarsi come provvedimento tacito avente contenuto negativo. Per la formazione del silenzio rigetto, il decorso del termine non subisce interruzioni né sospensioni nella pendenza del processo penale finalizzato ad accertare la sussistenza del reato edilizio. Invero, ai sensi dell'art. 22 della legge n. 47 del 1985 il legislatore ha stabilito che è il processo penale a restare sospeso per il termine di sessanta giorni dalla data del deposito della domanda di concessione in sanatoria. Trattasi del tempo necessario per la definizione della procedura amministrativa; decorso detto termine, senza che la domanda sia stata accolta, la stessa si intende definita per silenzio rigetto, con conseguente onere di contestazione giurisdizionale.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 ottobre 2014, n. 5307 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 11663 del 2003, proposto dal Comune di Rapino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 ottobre 2014, n. 5332. I bandi di concorso, ove recanti clausole ex se lesive dell'interesse degli aspiranti concorrenti per la previsione di specifici requisiti di partecipazione, devono essere immediatamente ed autonomamente impugnati. Ne consegue la inammissibilità sia del ricorso proposto avverso il solo provvedimento di esclusione, atto meramente consequenziale e totalmente vincolato nel contenuto, sia del gravame interposto avverso il provvedimento di esclusione ed il bando, ove siano già decorsi i termini per l'impugnativa di quest'ultimo
Consiglio di Stato sezione III sentenza 28 ottobre 2014, n. 5332 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9554 del 2011, proposto da: Da.Ma., rappresentato e difeso dall’Avv. Em.Ma., con domicilio eletto presso lo stesso...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 ottobre 2014, n. 5331. La competenza ad emanare la deliberazione recante la regolamentazione del passaggio del paziente dal ricovero acuto a riabilitazione o lungodegenza e viceversa, è da attribuirsi alla Giunta regionale e non anche al Consiglio. In ipotesi siffatte si versa, invero, nella disciplina di aspetti organizzativi-amministrativi e operativi-funzionali dell'erogazione delle prestazioni sanitarie in attuazione della più generale programmazione sanitaria e dell'art. 3, D.M. n. 380 del 2000.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 28 ottobre 2014, n. 5331 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2411 del 2009, proposto da: Casa di Cura Vi. srl, rappresentata e difesa dagli avv. En.Fo....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 15 ottobre 2014, n. 5154. Ferma la consolidata regola generale per cui è inammissibile il ricorso proposto nei confronti dell'amministrazione statale che non sia stato a essa notificato presso l'avvocatura dello Stato, salvi gli effetti di sanatoria determinati dall'eventuale costituzione in giudizio dell'amministrazione stessa, ai sensi della sentenza della Corte costituziobale 26 giugno 1967 n. 97, la previsione per cui nei giudizi in materia di accesso il ricorrente può stare in giudizio personalmente senza l'assistenza di difensore e che l'amministrazione può essere rappresentata da un proprio dipendente con la qualifica di dirigente, non vale a superare la necessità che la notificazione del ricorso ad autorità statale debba avvenire anche per detta tipologia di controversie presso la competente avvocatura, a pena di inammissibilità del relativo ricorso
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 15 ottobre 2014, n. 5154 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5164 del 2014, proposto da: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in persona del presidente e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2014, n. 5139. La giurisdizione si radica innanzi al giudice ordinario, naturalmente competente per le controversie in tema di assunzione al lavoro, qualora l'idoneo e non vincitore di un concorso invochi il diritto all'assunzione scaturente da un concorso e dalla relativa graduatoria; laddove, invece, contesti anche la legittimità della determinazione dell'Amministrazione di ricoprire i posti vacanti disattendendo lo scorrimento, la controversia dovrà essere conosciuta dal Giudice degli interessi
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 ottobre 2014, n. 5139 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 7633 del 2014, proposto da To.Ca., rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 ottobre 2014, n. 5334. E' tardivo il gravame proposto avverso la pronuncia emessa all'esito del giudizio per ottemperanza, mai notificata all'appellante, entro sei mesi dalla pubblicazione della stessa. Il termine lungo per proporre appello contro le sentenze rese in sede di ottemperanza, infatti, è di tre mesi, perché soggiace alla dimidiazione dei termini prevista dal combinato disposto degli artt. 114, comma 9, 92, comma 1, e 87, comma 3, c.p.a., seguendo il procedimento di ottemperanza il rito camerale
Consiglio di Stato sezione III sentenza 28 ottobre 2014, n. 5334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4650 del 2014, proposto da: Fr.Ci., rappresentata e difesa dall’Avv. An.Sc., del Foro di Salerno, con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5282. L'onere d'immediata impugnazione del bando di concorso è circoscritto al caso della contestazione di clausole escludenti, riguardanti requisiti di partecipazione, che siano ex se ostative all'ammissione dell'interessato, o, al più, impositive, ai fini della partecipazione, di oneri manifestamente incomprensibili o del tutto sproporzionati per eccesso rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, dovendo invece le rimanenti clausole essere ritenute lesive ed impugnate insieme con l'atto di approvazione della graduatoria definitiva, che definisce la procedura concorsuale ed identifica in concreto il soggetto leso dal provvedimento, rendendo attuale e concreta la lesione della situazione soggettiva.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 27 ottobre 2014, n. 5282 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9198 del 2013, proposto da: Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale (A.L.E.R.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Rusconi, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Piazzale Flaminio n. 19;...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5281. Nel processo amministrativo l'improcedibilità del ricorso può verificarsi in presenza della sussistenza delle seguenti condizioni: a) il rapporto giuridico sotteso all'impugnato provvedimento è stato oggetto di una nuova regolazione intervenuta in corso di causa e questo ha fatto venir meno gli effetti dell'originario provvedimento; b) l'atto del cui annullamento si discute ha di fatto consumato la sua efficacia, con sostanziale sopravvenuta carenza d'interesse a coltivare l'impugnativa nel caso in cui nessuna concreta utilitas possa derivare alla parte ricorrente dalla decisione di merito del rimedio giurisdizionale proposto.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 27 ottobre 2014, n. 5281 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1480 del 2013, proposto da: Dell’Aquila Fiorenza, rappresentata e difesa dagli avvocati Ferdinando Scotto e Maria Laura Laudadio, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via Alessandro III, n. 6; contro Comune di...