L’acquiescenza alla sentenza, preclusiva dell’impugnazione ai sensi dell’art. 329, comma 1, c.p.a., configurabile solo anteriormente alla proposizione del gravame
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L’acquiescenza alla sentenza, preclusiva dell’impugnazione ai sensi dell’art. 329, comma 1, c.p.a., configurabile solo anteriormente alla proposizione del gravame

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 aprile 2018, n. 2419. L’acquiescenza alla sentenza, preclusiva dell’impugnazione ai sensi dell’art. 329, comma 1, c.p.a., configurabile solo anteriormente alla proposizione del gravame, in quanto successivamente è possibile eventualmente la rinunzia espressa all’impugnazione, consiste nell’accettazione della pronuncia, ossia nella manifestazione, da parte del soccombente, della volontà di non...

Ai fini della validità della sentenza in forma semplificata è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell’istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite e presenti all’udienza in camera di consiglio, della possibilità di adottare un tale tipo di pronuncia.
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Ai fini della validità della sentenza in forma semplificata è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell’istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite e presenti all’udienza in camera di consiglio, della possibilità di adottare un tale tipo di pronuncia.

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 aprile 2018, n. 2405. Ai fini della validità della sentenza in forma semplificata è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell’istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite e presenti all’udienza in camera di consiglio, della possibilità di adottare un...

Quando l’edificazione sia avvenuta nella totale assenza di un provvedimento legittimante e l’amministrazione si sia tardivamente attivata ed abbia tardivamente provveduto all’adozione di un provvedimento di rigetto e/o di demolizione, la mera inerzia da parte dell’amministrazione nell’esercizio di un potere/dovere finalizzato alla tutela di rilevanti finalità di interesse pubblico non è idonea a far divenire legittimo ciò che (l’edificazione sine titulo) è sin dall’origine illegittimo
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Quando l’edificazione sia avvenuta nella totale assenza di un provvedimento legittimante e l’amministrazione si sia tardivamente attivata ed abbia tardivamente provveduto all’adozione di un provvedimento di rigetto e/o di demolizione, la mera inerzia da parte dell’amministrazione nell’esercizio di un potere/dovere finalizzato alla tutela di rilevanti finalità di interesse pubblico non è idonea a far divenire legittimo ciò che (l’edificazione sine titulo) è sin dall’origine illegittimo

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 23 aprile 2018, n. 2407. Quando l’edificazione sia avvenuta nella totale assenza di un provvedimento legittimante e l’amministrazione si sia tardivamente attivata ed abbia tardivamente provveduto all’adozione di un provvedimento di rigetto e/o di demolizione, la mera inerzia da parte dell’amministrazione nell’esercizio di un potere/dovere finalizzato alla tutela di...

Il tardivo, o mancato, versamento del contributo per il funzionamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione non può essere causa di revoca dell’aggiudicazione di una gara di appalto.
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Il tardivo, o mancato, versamento del contributo per il funzionamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione non può essere causa di revoca dell’aggiudicazione di una gara di appalto.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 19 aprile 2018, n. 2386. Il tardivo, o mancato, versamento del contributo per il funzionamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione non può essere causa di revoca dell’aggiudicazione di una gara di appalto. Sentenza 19 aprile 2018, n. 2386 Data udienza 5 aprile 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il...

Il servizio di pubblica illuminazione non rientra nel novero di servizi e forniture per i quali, in forza dell’art. 1, comma 7, legge 135 del 2012, come successivamente modificato e integrato, le amministrazioni locali sono tenute ad approvvigionarsi mediante le convenzioni ed accordi quadro messi a disposizione da Consip.
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Il servizio di pubblica illuminazione non rientra nel novero di servizi e forniture per i quali, in forza dell’art. 1, comma 7, legge 135 del 2012, come successivamente modificato e integrato, le amministrazioni locali sono tenute ad approvvigionarsi mediante le convenzioni ed accordi quadro messi a disposizione da Consip.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 19 aprile 2018, n. 2392. Il servizio di pubblica illuminazione non rientra nel novero di servizi e forniture per i quali, in forza dell’art. 1, comma 7, legge 135 del 2012, come successivamente modificato e integrato, le amministrazioni locali sono tenute ad approvvigionarsi mediante le convenzioni ed accordi quadro...

Spetta alla giurisdizione del Giudice amministrativo la controversia sulla decadenza di un Dirigente ministeriale che aveva prodotto un falso certificato di studio. La sentenza ha richiamato l’art. 127, comma 1, lett. d), del T.U. 3/1957.
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Spetta alla giurisdizione del Giudice amministrativo la controversia sulla decadenza di un Dirigente ministeriale che aveva prodotto un falso certificato di studio. La sentenza ha richiamato l’art. 127, comma 1, lett. d), del T.U. 3/1957.

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 20 aprile 2018, n. 2399. Spetta alla giurisdizione del Giudice amministrativo la controversia sulla decadenza di un Dirigente ministeriale che aveva prodotto un falso certificato di studio. La sentenza ha richiamato l’art. 127, comma 1, lett. d), del T.U. 3/1957. Sentenza 20 aprile 2018, n. 2399 Data udienza 17...

Il potere di autotutela soggiace alla più ampia valutazione discrezionale dell’amministrazione competente e non si esercita in base ad un’istanza di parte, avente al più portata meramente sollecitatoria e inidonea
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Il potere di autotutela soggiace alla più ampia valutazione discrezionale dell’amministrazione competente e non si esercita in base ad un’istanza di parte, avente al più portata meramente sollecitatoria e inidonea

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 19 aprile 2018, n. 2380. Il potere di autotutela soggiace alla più ampia valutazione discrezionale dell’amministrazione competente e non si esercita in base ad un’istanza di parte, avente al più portata meramente sollecitatoria e inidonea, come tale, ad imporre alcun obbligo giuridico di provvedere, con la conseguente inutilizzabilità del...

Il generale obbligo di concludere ogni procedimento amministrativo mediante l’adozione di uno espresso provvedimento, come prescritto dall’art. 2 comma 1, L. n. 241/90, comporta l’impugnabilità dell’atto con il quale l’Amministrazione rinvia sine die la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa statale vigente
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Il generale obbligo di concludere ogni procedimento amministrativo mediante l’adozione di uno espresso provvedimento, come prescritto dall’art. 2 comma 1, L. n. 241/90, comporta l’impugnabilità dell’atto con il quale l’Amministrazione rinvia sine die la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa statale vigente

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 18 aprile 2018, n. 2355. Il generale obbligo di concludere ogni procedimento amministrativo mediante l’adozione di uno espresso provvedimento, come prescritto dall’art. 2 comma 1, L. n. 241/90, comporta l’impugnabilità dell’atto con il quale l’Amministrazione rinvia sine die la verifica dei requisiti richiesti dalla normativa statale vigente in attesa...

La revoca del contributo pubblico erroneamente erogato costituisce un atto dovuto per l’Amministrazione concedente, che è tenuta a porre rimedio alle conseguenze sfavorevoli derivanti all’Erario per effetto di un’indebita erogazione di contributi pubblici sia quando è emerso che il beneficio era stato accordato in assenza dei presupposti di legge, sia quando è stato accertato un successivo inadempimento da parte del beneficiario
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La revoca del contributo pubblico erroneamente erogato costituisce un atto dovuto per l’Amministrazione concedente, che è tenuta a porre rimedio alle conseguenze sfavorevoli derivanti all’Erario per effetto di un’indebita erogazione di contributi pubblici sia quando è emerso che il beneficio era stato accordato in assenza dei presupposti di legge, sia quando è stato accertato un successivo inadempimento da parte del beneficiario

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 18 aprile 2018, n. 2358 La revoca del contributo pubblico erroneamente erogato costituisce un atto dovuto per l’Amministrazione concedente, che è tenuta a porre rimedio alle conseguenze sfavorevoli derivanti all’Erario per effetto di un’indebita erogazione di contributi pubblici sia quando è emerso che il beneficio era stato accordato in...

A norma del combinato disposto degli artt. 32, L. 47/1985 e 39, L. 724/1994, il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo
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A norma del combinato disposto degli artt. 32, L. 47/1985 e 39, L. 724/1994, il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 18 aprile 2018, n. 2333. A norma del combinato disposto degli artt. 32, L. 47/1985 e 39, L. 724/1994, il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere eseguite su immobili sottoposti a vincolo è subordinato al parere favorevole delle amministrazioni preposte alla tutela del vincolo, e l’amministrazione...