L’errore revocatorio è, configurabile in ipotesi di omessa pronuncia su una censura sollevata dal ricorrente purchè risulti evidente dalla lettura della sentenza che in nessun modo il giudice ha preso in esame la censura medesima; si deve trattare, in altri termini, di una totale mancanza di esame e/o valutazione del motivo e non di un...
Categoria: Consiglio di Stato 2017
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 aprile 2017, n. 1609
Per il debito di valore nascente da fatto illecito extracontrattuale rivalutazione monetaria e interessi spettano a decorrere dalla data dell’evento dannoso Consiglio di Stato sezione V sentenza 6 aprile 2017, n. 1609 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 aprile 2017, n. 1608
Per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del nuovo c.d. codice degli appalti pubblici e delle concessioni (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50), nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata dei costi di sicurezza aziendale non sia stato specificato dalla legge di gara, e non sia in contestazione che dal punto di vista...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 aprile 2017, n. 1607
Nella materia dei pubblici concorsi per il reclutamento del personale è onere dell’amministrazione che intenda restringere la cerchia dei candidati che possono partecipare ad un concorso a posti di pubblico impiego indicare già nel bando di concorso in maniera univoca e tassativa i requisiti di ammissione, mentre le è inibito procedere all’integrazione “ex post” dei...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 aprile 2017, n. 1606
In materia di pubblico impiego, relativamente al periodo anteriore all’entrata in vigore del d.lg. 29 ottobre 1998 n. 387, l’esercizio di fatto di mansioni superiori non può supportare la pretesa del dipendente ad un trattamento economico, diverso da quello corrispondente alla qualifica formalmente rivestita, né tanto meno ad un migliore trattamento giuridico, salvo che tali...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 aprile 2017, n. 1599
L’astratta riconducibilità del rapporto di lavoro al pubblico impiego rileva ai soli fini della disciplina economica e previdenziale delle prestazioni lavorative di fatto eseguite, essendo il rapporto comunque nullo e improduttivo di effetti, in quanto instaurato al di fuori dei parametri legislativi che, nel rispetto dell’art. 97, comma 3 della Costituzione, regolano l’accesso al pubblico...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 aprile 2017, n. 1598
Il divieto di cumulo fra rivalutazione monetaria e interessi, sancito per i crediti di lavoro dall’art. 22, comma 36, della legge 23 dicembre 1994 n. 724, trova applicazione soltanto per gli inadempimenti successivi all’entrata in vigore di tale norma (e quindi dal 1 gennaio 1995), con la conseguenza che sui crediti retributivi maturati sino al...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 aprile 2017, n. 1592
La decisione della Commissione di disapplicare o sostituire i criteri valutativi stabiliti in via generale dal D.M. n.76 del 2012, ancorché ammessa dallo stesso regolamento, esige, per un verso, il rispetto delle forme prescritte dall’art.3, comma 3, D.M. cit. e, per un altro, un onere motivazionale (anche questo imposto dalla citata disposizione regolamentare) particolarmente intenso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 5 aprile 2017, n. 1588
E’ illegittimo il diniego del Comune relativo al rilascio di una concessione demaniale marittima per un stabilimento balneare da realizzare su un’area classificata dal Piano Regionale delle Coste come in “erosione” senza avere prima, e in vista della decisione sulla istanza, attivato la dovuta verifica sulla stabilizzazione del fenomeno erosivo anche con riferimento alla specifica...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 aprile 2017, n. 1585
Qualora sia accertata l’infedele rappresentazione dell’abuso, risulta illegittimo il provvedimento di sanatoria; l´inesatta volontaria rappresentazione della realtà contenuta nell´istanza di concessione in sanatoria integra gli estremi della domanda dolosamente infedele, che, ai sensi dell´art. 40 L. 28 febbraio 1985, n. 47, impedisce il formarsi del c.d. silenzio-assenso previsto dall´art. 35 comma 18 della stessa L....