Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 29 febbraio 2016, n. 5 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Adunanza Plenaria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 18 di A.P. del 2015, proposto da: Ro. Ge. s.p.a. in proprio e quale mandataria RTI, in...
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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 29 febbraio 2016, n. 6. L’invito alla regolarizzazione (il c.d. preavviso di DURC negativo) può operare solo nei rapporti tra impresa ed Ente previdenziale, ossia con riferimento al DURC chiesto dall’impresa e non anche al DURC richiesto dalla stazione appaltante per la verifica della veridicità dell’autodichiarazione. L’invito alla regolarizzazione è, pertanto, un istituto estraneo alla disciplina dell’aggiudicazione e dell’esecuzione dei contratti pubblici.
Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 29 febbraio 2016, n. 6 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato – in sede giurisdizionale Adunanza Plenaria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 19 di A.P. del 2015, proposto da: Ca. s.r.l., Gr. s.r.l., in persona dei rispettivi legali...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 690. Il titolo abilitativo al porto d’armi non costituisce una mera autorizzazione di polizia che rimuove il limite ad una situazione giuridica soggettiva che già fa parte della sfera del privato, ma assume contenuto permissivo, costituendo l’assenso alla disponibilità dell’arma regime derogatorio alla regola ordinaria di generale divieto
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 690 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4779 del 2012, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv. Ca. Le. Mi., Fr. Mi., con...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 695. Se il bando di gara richiede che siano stati svolti precedentemente “servizi analoghi”, questa clausola non può essere interpretata nel senso di “servizi identici”. La sentenza ha esattamente precisato che i “servizi analoghi” riguardano i servizi che rientrano nel medesimo settore imprenditoriale o professionale al quale si riferisce l’appalto
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9472 del 2015, proposto da: Co. St. di Co. Fi., in persona del legale rappresentante pro tempore,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 697. È illegittima l’aggiudicazione di una gara per l’affidamento del trasporto disabili, se l’affidatario era un Consorzio a totale partecipazione pubblica che aveva acquistato questi mezzi di trasporto con sovvenzioni pubbliche. La sentenza ha esattamente motivato che l’acquisto di un bene con sovvenzione pubblica attribuisce ad un soggetto concorrente il vantaggio di partecipare alla gara a condizioni più favorevoli degli altri concorrenti, ed in tal modo provoca un effetto distorsivo alla concorrenza
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 697 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10079 del 2015, proposto da: Co. In. de. No. de. Se. Al. Pe. (C.S.), in persona del...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 febbraio 2016, n. 703. La previsione della necessità dell’assenza, nell’offerta tecnica, di elementi riferibili all’offerta economica è a presidio del principio dell’autonomia dell’apprezzamento discrezionale dell’offerta tecnica rispetto a quello dell’offerta economica, e il suo rispetto è garantito dall’anteriorità della prima valutazione e dalla necessità che dall’offerta tecnica esulino elementi e valori propri dell’offerta economica (es. Cons. Stato, VI, 27 novembre 2014, n. 5890), sicché è principio che le offerte economiche restino segrete fino alla conclusione della valutazione delle offerte tecniche. Ma se il bando richiede o permette soluzioni migliorative, la cui tecnicità richieda necessariamente anche esami di tipo aritmetico o l’indicazione di parametri dei costi o, ancora, comparazioni rispetto a prezzi di mercato o listini ufficiali, ne viene che fatalmente l’offerta tecnica va a dover contenere alcuni elementi di rilievo economico, al limite indici indiretti di prezzi. Il che, nel limite della ragionevolezza e delle proporzionalità, non vulnera il principio generale di separatezza delle due offerte. Infatti diversamente si dovrebbero ritenere a priori precluse tutte le formulazioni dell’offerta tecnica – e, a maggior ragione, le richieste di formulazioni dell’offerta tecnica a opera della lex specialis – che prendano in considerazione siffatti parametri economici: mentre ne ricorre il divieto solo nel caso in cui quel limite sia concretamente superato e dunque dall’offerta tecnica si possa agevolmente desumere l’offerta economica, con conseguente lesione effettiva della separatezza dell’offerta tecnica dall’offerta economica
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 febbraio 2016, n. 703 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7165 del 2015, proposto da Co. s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 febbraio 2016, n. 722. L’art. 167 comma 5 d.lgs. n. 163 del 2006, in tema di procedure di approvazione dei progetti, prevede che “il soggetto aggiudicatore ha facoltà di avviare la procedura di localizzazione dell’opera e di valutazione di impatto ambientale sulla scorta del progetto definitivo, anche indipendentemente dalla redazione e dalla approvazione del progetto preliminare”. Dall’esame della disposizione appena citata, deriva la possibilità di avviare una nuova procedura finalizzata al raggiungimento di un’intesa sulla localizzazione dell’opera in sede di approvazione del progetto definitivo: tale procedura, che garantisce gli interessi dei soggetti coinvolti nel processo di realizzazione dell’opera, è consentita non soltanto in caso di assenza o mancata approvazione del progetto preliminare, ma “anche” in caso di approvazione di un progetto preliminare. In ossequio ai principi di economicità e buon andamento dell’azione amministrativa, infatti, non risponderebbe a canoni di ragionevolezza la riattivazione di tutto l’iter procedimentale a fronte di ogni modifica progettuale da apportare: il coinvolgimento degli interessi dei soggetti coinvolti si sarebbe, dunque, già espresso nel consenso alla localizzazione delle opere contenute
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 22 febbraio 2016, n. 722 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10716 del 2014, proposto da: It. No. On. ed altri con domicilio eletto presso Gi. Fi....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 febbraio 2016, n. 723. Qualora il ricorrente impugni dinanzi al Giudice uno strumento urbanistico, anche particolareggiato, od una variante e, in generale, un atto preordinato alla definizione di un corretto assetto del territorio, la dimostrazione circa i danni patrimoniali subiti e, in generale, circa il deterioramento delle condizioni di vita risulta necessaria. L’obbligatoria allegazione dei pregiudizi subiti, in tal caso, è giustificata dalla necessità di evitare che il ricorso si fondi sulla generica lesione all’ordinato assetto del territorio da parte di uno qualunque dei residenti o di enti esponenziali: infatti, la pianificazione territoriale rientra nell’alveo della discrezionalità amministrativa e non può incontrare limiti in situazioni di mero fatto non tutelate specificamente dall’ordinamento
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 22 febbraio 2016, n. 723 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10718 del 2014, proposto da: It. No. On., Associazione “Co. e La. di Or.”, rappresentati e difesi...
Consiglio di Stato, sezioneVI, sentenza 23 febbraio 2016, n. 740. Le controversie riguardanti l’inserimento nelle graduatoria permanenti e ad esaurimento, non concernendo la sola attribuzione del punteggio per la collocazione di una graduatoria in cui si è già inseriti, ma anche gli atti regolamentari che definiscono le modalità generali di accesso alle graduatorie ad esaurimento, appartengono alla giurisdizione al giudice amministrativo, venendo in rilievo la stessa regola ordinatoria posta a presidio dell’ingresso in graduatoria
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 febbraio 2016, n. 740 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10089 del 2015, proposto da: Sa. Ba. ed altri, con domicilio eletto presso l’avv. Lu. Fo. in...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 12 febbraio 2016, n. 621. Spetta al Giudice amministrativo la giurisdizione esclusiva per l’adeguamento dei prezzi che sono stabiliti da fonti normative, e che attribuiscono all’Amministrazione appaltante una potestà discrezionale e la possibilità di valutazioni autoritative. La sentenza ha precisato che spetta invece al Giudice ordinario la giurisdizione nell’ipotesi che la clausola per questa revisione sia stata autonomamente pattuita dalle parti ed inserita nel contratto di appalto
Consiglio di Stato sezione V sentenza 12 febbraio 2016, n. 621 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1080 del 2015, proposto dalla s.r.l. Mo., rappresentata e difesa dall’avvocato Fa.Pa., con domicilio eletto presso il...