Consiglio di Stato sezione III sentenza 13 ottobre 2015, n. 4699 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 763 del 2015, proposto da: G. S.p.A., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso...
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 13 ottobre 2015, n. 4711. I procuratori “ad negotia” che hanno ampi poteri decisionali devono avere il requisito della moralità professionale. La sentenza ha poi precisato che, se il bando di gara non prevede questa dichiarazione a pena di esclusione, quest’ultima può essere disposta soltanto se “sia effettivamente riscontrabile l’assenza del requisito in questione
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 13 ottobre 2015, n. 4711 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4693 del 2015, proposto da: Co. s.p.a., rappresentata e difesa dall’avv. Al.Bi., con domicilio eletto presso Ma.Se....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 14 ottobre 2015, n. 4759. È illegittimo che la p.a. richieda ad un cittadino che ha chiesto il rilascio di un provvedimento ampliativo, di verificare se tale provvedimento è legittimo a causa di modifiche legislative intervenute.
Consiglio di Stato sezione IV Sentenza 14 ottobre 2015, n. 4759 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2120 del 2015, proposto da: Ma.Lo., rappresentata e difesa dall’avvocato Ma.Fo., con domicilio eletto presso Gu.Le. in...
Consigli di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2015, n. 4764. Sono sanabili le irregolarità relative alla cauzione provvisoria che è stata effettuata nei termini previsti dal bando. È stato considerato regolarizzabile, perché non incideva sulla serietà e certezza dell’offerta, la polizza fideiussoria che non precisava che l’impegno per la garanzia doveva intendersi a favore di ciascun ente che avrebbe aderito al contratto in sede di esecuzione dello stesso
Consiglio di Stato sezione V Sentenza 15 ottobre 2015, n. 4764 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 1494 del 2015, proposto da: NE. S.P.A., in proprio e quale capogruppo mandataria...
Consiglio di Stato, sezione V, Sentenza 15 ottobre 2015, n. 4767. Nell’ipotesi di cessione di linee ad altra società o di fusione di società, la regola dell’art. 26 del r.d. 148/1931 sul rispetto dei diritti quesiti dal personale non si applica se la cessione o la fusione dipende da un provvedimento dell’autorità amministrativa o non vi è stato il consenso del concessionario originario.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 ottobre 2015, n. 4767 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2517 del 2007, proposto da: Bu.Gi. ed altri (…); contro Regione Campania, in persona del Presidente in...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2015, n. 4770. In tema di fognature per le acque reflue, le norme tecniche previste dalla deliberazione del Comitato Interministeriale del 4 febbraio 1977 continuano ad applicarsi anche dopo l’abrogazione della L. n. 319/1976, per effetto del D.lgs. n. 152/1999. Né il quadro normativo è stato modificato dal D.lgs. n. 152/2006, che ha abrogato il D.lgs. n. 152/99, in quanto nel suddetto D.Lgs. n. 156 non è sancita alcuna testuale abrogazione delle disposizioni tecniche di dettaglio, le quali, essendo finalizzate a rendere operative la normativa di garanzia e di salvaguardia di beni fondamentali dell’ordinamento, nel cui ambito rientra anche la tutela delle acque dall’inquinamento e del territorio, non possono ritenersi tacitamente travolte dall’entrata in vigore della nuova disciplina del medesimo d.lg. n. 152 del 2006, salvi i casi, che non ricorrono nella fattispecie in esame, in cui lo jus superveniens non introduca altre norme tecniche afferenti alla medesima fattispecie. La perdurante vigenza delle sopra richiamate disposizioni di natura tecnica – sulla buona progettazione e sulla sicurezza nel posizionamento delle canalizzazione fognaria – si può desumere dalla assenza di una chiara ed espressa loro successiva abrogazione e dalla mancata introduzione di statuizioni tecniche sostitutive in materia. Il principio secondo cui le canalizzazioni fognarie devono essere tenute distanti ed al di sotto delle condotte di acqua potabile rappresenta quindi a tutt’oggi una indiscussa regola generale della buona progettazione (la cui finalità è preordinata a scongiurare che, in caso di rottura o di perdita delle tubazioni, i reflui fognari possano raggiungere le condotte contenenti gli altri sottoservizi poste a quote inferiori).
Consiglio di Stato sezione V Sentenza 15 ottobre 2015, n. 4770 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2105 del 2015, proposto dalla s.r.l. Al., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 ottobre 2015, n. 4653. Nei contratti di avvalimento di cui all’art. 49 del Codice dei contratti pubblici le parti possono precisare, nei loro “rapporti interni”, i rispettivi impegni
Consiglio di Stato sezione V sentenza 6 ottobre 2015, n. 4653 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2045 del 2015, proposto dalla s.p.a. CI., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 ottobre 2015, n. 4654. È illegittimo l’annullamento d’ufficio della gara d’appalto se la motivazione dell’annullamento era di evitare un contenzioso. La sentenza ha precisato che questa motivazione non aveva tenuto conto delle posizioni delle altre imprese che avevano chiesto di partecipare alla gara, e non ha tenuto conto neppure del fatto che l’annullamento di tutta la procedura avrebbe, “quello si” (puntualizza la motivazione della sentenza) “potuto far nascere un contenzioso”
Consiglio di Stato sezione V sentenza 6 ottobre 2015, n. 4654 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2732 del 2015, proposto dalla s.r.l. SI., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 4665. È legittimo il provvedimento del Questore che ha vietato ad una persona di ritornare nel territorio del Comune per 3 anni, dato che tale persona – dipendente pubblico – era stato sorpreso presso una discoteca travestito da donna, con il sospetto che fornisse prestazioni sessuali a pagamento. La sentenza ha precisato che l’attività di prostituzione può richiedere misure di prevenzione allorché essa “è esercitata in forma suscettibile di determinare disagio sociale” che era stata manifestata “attraverso proteste e segnalazioni rivolte in precedenza all’Autorità di polizia”
Consiglio di Stato sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 4665 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4179 del 2010, proposto da: Ministero dell’Interno, Questura di Brescia, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 9 ottobre 2015, n. 4680. È legittimo il diniego del riconoscimento del decesso a causa di servizio e dell’equo indennizzo, se la domanda è stata presentata oltre 6 mesi dal decesso. Il termine semestrale per la domanda, stabilito dall’art. 2, comma 5 del dpr. 461/2001 è stato considerato “perentorio”, e decorre dalla data del decesso
Consiglio di Stato sezione III sentenza 9 ottobre 2015, n. 4680 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 663 del 2010, proposto da: -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall’avv. An.Ba., con domicilio eletto presso Ro.Ro. in...