REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Adunanza Plenaria) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6 di A.P. del 2015, proposto da: Mattioda Pierino & Figli S.p.A. in proprio e quale mandataria del costituendo R.T.I., Sogeco s.r.l. in proprio e quale mandante del...
Categoria: Consiglio di Stato 2015
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 novembre 2015, n. 5013. In tema di criteri e metodi per la determinazione del gettito IMU e ICI
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 3 novembre 2015, n. 5013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 379 del 2015, proposto da: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 4 novembre 2015, n. 5041. Allorquando un’impresa intenda avvalersi (mediante stipula di ‘contratto di avvalimento’) dei requisiti finanziari di un’altra (c.d. “avvalimento di garanzia”), la ‘prestazione’ (oggetto specifico dell’obbligazione) è costituita non già dalla messa a disposizione da parte dell’impresa ausiliaria di strutture organizzative e mezzi ‘materiali’, ma dal suo impegno a “garantire” con le proprie complessive risorse economiche – il cui indice è costituito dal fatturato – l’impresa ‘ausiliata’ (munendola, così, di un requisito che altrimenti non avrebbe e consentendole di accedere alla gara nel rispetto delle condizioni poste dal Bando). In altri termini, ciò che la impresa ausiliaria ‘presta’ alla (rectius: mette a disposizione della) ‘impresa ausiliata’ è il suo valore aggiunto in termini di “solidità finanziaria” e di acclarata “esperienza di settore”, dei quali il fatturato costituisce indice significativo. Ne consegue che non occorre che la dichiarazione negoziale costitutiva dell’impegno contrattuale si riferisca a specifici beni patrimoniali (o ad indici materiali atti ad esprimere una determinata consistenza patrimoniale) e dunque alla messa a disposizione di beni da descrivere ed individuare con precisione, essendo sufficiente che da essa (dichiarazione) emerga l’impegno (contrattuale) della società ausiliaria a ‘prestare’ (ed a mettere a disposizione della c.d. società ausiliata) la sua complessiva solidità finanziaria ed il suo patrimonio esperienziale, garantendo con essi una determinata affidabilità ed un concreto supplemento di responsabilità
Consiglio di Stato sezione III sentenza 4 novembre 2015, n. 5041 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1940 del 2015, , proposto dalla società TU. s.r.l , in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 ottobre 2015, n. 4792. La sola esistenza di parentele e irregolarità di alcuni atti non consente di presumere un condizionamento per infiltrazioni mafiose. La sentenza ha precisato che gli elementi del condizionamento devono essere: concreti, univoci e rilevanti
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 ottobre 2015, n. 4792 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3705 del 2015, proposto da: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, U.T.G. – Prefettura di -OMISSIS-,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4862. Nel processo amministrativo telematico (PAT) –contemplato dall’art. 13 delle norme di attuazione di cui all’Allegato 2 al cod. proc. amm. – è ammessa la notifica del ricorso a mezzo PEC anche in mancanza dell’autorizzazione presidenziale ex art. 52, comma 2, del c.p.a. , disposizione che si riferisce a “forme speciali” di notifica, laddove invece la tendenza del processo amministrativo, nella sua interezza, a trasformarsi in processo telematico, appare ormai irreversibile
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4862 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 116 e 74 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 1742 del 2015, proposto da: Citta Metropolitana di Roma...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 ottobre 2015, n. 4971. Il requisito formale della sottoscrizione dell’offerta cui ha riguardo l’art. 74 del d.lgs. n. 163/2006 deve intendersi rispettato già con il fatto stesso dell’apposizione della formalità di cui si tratta in calce al relativo documento. Nell’ambito delle gare pubbliche per “sottoscrizione dell’offerta” deve intendersi, infatti, proprio la firma in calce alla corrispondente dichiarazione, con la quale solo si esprime, del resto, la consapevole assunzione della paternità di un testo e della responsabilità in ordine al suo contenuto. Questo adempimento, inoltre, soddisfa anche l’esigenza di certezza sul contenuto e la provenienza dell’offerta che è perseguita dall’art. 46, comma 1 bis, d.lgs. cit. , valore la cui lesione integra una delle cause di esclusione operanti anche nel vigente regime di tassatività delle circostanze escludenti.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 30 ottobre 2015, n. 4971 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9191 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla El. s.r.l., rappresentata e difesa dall’avv. Pa.Ba., con...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 29 ottobre 2015, n. 4955. Alla domanda di annullamento di atti propedeutici, non fa seguito la domanda di annullamento dell’atto finale, ed essa non sopraggiunge – eventualmente a mezzo di motivi aggiunti – neanche una volta che l’atto è stato portato a conoscenza delle parti del processo a mezzo di deposito documentale, al giudice non resta che constatare il venir meno di un oggettivo interesse a continuare il processo, non potendo gli esiti dello stesso sortire effetto caducatorio automatico sull’atto lesivo finale
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 29 ottobre 2015, n. 4955 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1644 del 2015, proposto da: Ra.Ca. ed altri, tutti rappresentati e difesi dall’avv. Ra.Ma., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 ottobre 2015, n. 4794. E’ legittima l’ordinanza del Sindaco che ha stabilito l’orario per questi giochi dalle ore 10 alle ore 23. La sentenza ha precisato che queste competenze del Sindaco sono previste dall’art. 50, comma 7, del Testo unico Enti locali
Consiglio di Stato sezione V sentenza 20 ottobre 2015, n. 4794 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 5944 del 2015, proposto dai signori Ba.Pa. ed...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 28 ottobre 2015, n. 4900. Deve essere riformata l’ordinanza cautelare di reiezione della domanda cautelare presentata in primo grado, concernente l’esclusione dell’appellante dall’affidamento di un dato servizio allorché, come nel caso di specie, risulti che l’esistenza dell’utile si sarebbe potuto anche ricavare e dimostrare (pur in presenza di una percentuale di aggio pari a zero) da altre componenti dell’offerta presentata, che avrebbero, pertanto, dovuto essere valutate prima di esprimere il giudizio di inattendibilità economica dell’offerta dell’appellante, tenuto conto, altresì, che rispetto alla percentuale di aggio la differenza tra l’offerta dell’appellante e quella della controinteressata era minimale e certamente tale da non giustificare il diverso trattamento riservato alle due offerte. Conseguentemente, nella fattispecie, in riforma dell’ordinanza impugnata, veniva accolta l’istanza cautelare in primo grado
Consiglio di Stato sezione VI ordinanza 28 ottobre 2015, n. 4900 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 8182 del 2015, proposto da: Gi. s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Da.Li. ed altri,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4857. I cartelloni pubblicitari installati su suolo pubblico richiedono il preventivo rilascio della concessione, e sono soggetti sia all’imposta sulla pubblicità sia alla tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, ed ai relativi canoni. La sentenza ha precisato che l’imposta comunale sulla pubblicità ha dei presupposti diversi da quelli che sono alla base della tassa per l’occupazione degli spazi ed aree pubbliche
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4857 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1901 del 2006, proposto dal Comune di Ponte San Pietro, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato...