Consiglio di Stato sezione III sentenza 9 luglio 2015, n. 3517 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso n. 9346/2014 RG, proposto dalla Ri. s.r.l., corrente in Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3352. Anche nell’ambito delle gare relative ai servizi “esclusi” (Allegato II B), la costituzione della commissione di gara deve avvenire dopo lo spirare del termine ultimo per la presentazione delle offerte, pena l’illegittimità dell’intera procedura
Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3352 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7370 del 2012, proposto dal Comune di Matelica, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3342. Nella procedura di “Project financing”, che ha una procedura in tre fasi, la Pubblica amministrazione ha il potere di verificare l’ammissibilità dell’offerta anche se vi è una sola offerta valida. La sentenza ha motivato che questa verifica costituisce un’operazione che è “logicamente e tecnicamente preliminare” rispetto “a qualsiasi operazione di valutazione dell’offerta medesima”
Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3342 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3373 del 2012, proposto da: Pa. S.p.A., In. Spa e Co. Spa, rappresentati e difesi dall’avv. Du.M....
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3358. In materia elettorale vige il noto principio del cosiddetto favor voti, in virtù del quale, in sede di scrutinio, la validità del voto contenuto in una scheda deve essere ammessa ogni qualvolta sia possibile desumere che sia effettiva volontà dell’elettore. L’esposto principio trova puntuale applicazione nell’ipotesi in cui la croce apposta dall’elettore – seppure in un caso debordi dallo spazio che graficamente contraddistingue il simbolo della lista – individui in modo oggettivo ed univoco, la volontà dello stesso di votare in favore di uno dei candidati sindaco
Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3358 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 82 del 2015, proposto dal signor Ro.Mi. in qualità già di sindaco del Comune di Basiliano, Ma.Mo....
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 giugno 2015, n. 3208. Le convenzioni per servizi affidati senza gara stipulate dalle Aziende sanitarie con le organizzazioni di volontariato sono legittime se non onerose
Consiglio di Stato sezione III sentenza 26 giugno 2015, n. 3208 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6142 del 2012, proposto da: ASL – Azienda Sanitaria Locale n. 5 “Spezzino”, rappresentata e difesa dagli...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 6 luglio 2015, n.6. Il termine decadenziale di centoventi giorni previsto, per la domanda di risarcimento per lesione di interessi legittimi, dall’articolo 30, comma 3, del codice del processo amministrativo, non è applicabile ai fatti illeciti anteriori all’entrata in vigore del codice
CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 6 luglio 2015, n.6 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3 di A.P. del 2015, proposto da: Comune di Pian Camuno, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giampaolo Cassio e Giorgio Allocca, con domicilio eletto presso Giorgio Allocca in Roma, Via G. Nicotera, 29; contro Carbofer Srl e Carbofer...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 luglio 2015, n. 3488. E’ legittima l’integrazione in sede giudiziale della motivazione dell’atto amministrativo che avvenga, da parte dell’amministrazione competente, mediante gli atti del procedimento od un successivo provvedimento di convalida; quanto invece si ritiene inammissibile è la formulazione di argomentazioni difensive a giustificazione del provvedimento impugnato non evincibili nemmeno implicitamente dalla sua motivazione, ciò soltanto costituendo un’integrazione postuma effettuata in sede di giudizio, come tale non consentita in quanto non inserita nell’ambito di un procedimento amministrativo. Né si vede come l’integrazione dell’atto, in luogo del suo autoannullamento (unitamente agli atti conseguenti) e la sua rinnovazione comprimano il diritto di difesa, dal momento che sia la rettifica, sia il nuovo provvedimento, ove ritenuto parimenti lesivo in quanto recante lo stesso dispositivo del primo, non avrebbero potuto non essere entrambi oggetto di impugnazione (con ricorso autonomo o con motivi aggiunti, come pure consentito dall’art. 43 cod. proc. amm.).
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE III SENTENZA 10 luglio 2015, n. 3488 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1932 del 2015, proposto da: Eurisko Technology s.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Angelo Violi e Fulvio Mastroviti, con domicilio eletto presso l’avv. Andrea Botti in Roma, via Monte Santo n. 25; contro Azienda Sanitaria Locale Lecce,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3348. E’ illegittima la condanna al pagamento delle spese del giudizio disposta nei confronti del ricorrente che, dopo la notifica del ricorso, ha visto annullare dall’Amministrazione l’atto d’aggiudicazione impugnato e contestualmente è divenuto affidatario dell’appalto, assumendo di fatto la qualità di vincitore della causa. La condanna di tale soggetto al pagamento delle spese del giudizio si risolve, invero, in una vera e propria contraddizione in termini dell’istituto, foriera di una pronuncia abnorme. Nella descritta ipotesi la pronuncia di soccombenza virtuale del ricorrente è concettualmente, ancor prima che giuridicamente, preclusa dall’esito della causa ad esso in concreto favorevole, posto che la realtà materiale, come emersa nel processo, non è suscettibile di essere ex post sovvertita dalla supposta realtà virtuale scaturente da giudizio controfattuale.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3348 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 775 del 2013, proposto da: Ig. S.p.A., in proprio e quale mandataria Rti, Rti-Consorzio fra cooperative di...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 23 giugno 2015, n. 3179. La demolizione di un intero fabbricato, realizzato in parte con regolare titolo abilitativo, è ammessa solo quando gli interventi abusivi risultino tali da rendere non più identificabile e ripristinabile quanto regolarmente edificato
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 giugno 2015, n. 3179 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 3238 del 2015, proposto dal signor Do.Pa., rappresentato e...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 giugno 2015, n. 3194. L’autorizzazione a prestare lavoro straordinario può intervenire anche ex post, in sanatoria, qualora sia stato espletato per improcrastinabili esigenze di servizio, e la stessa può intendersi implicitamente contenuta in atti amministrativi ricognitivi di prestazioni obbligatorie e indefettibili, che il dipendente e l’Amministrazione sono comunque tenuti ad assicurare, in considerazione del carattere indispensabile del servizio sanitario
Consiglio di Stato sezione III sentenza 24 giugno 2015, n. 3194 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1220 del 2009, proposto da: Azienda Usl 10 di Firenze e Gestione Liquidatoria della Usl 10/A, rappresentate...