CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV ORDINANZA 7 novembre 2014, n. 5506 ORDINANZA DI RIMESSIONE ALL’ADUNANZA PLENARIA sul ricorso numero di registro generale 7594 del 2010, proposto da: Giuseppe Severini, Luigi Maruotti, Carmine Volpe, Giampiero Paolo Cirillo, Luigi Carbone, Luciano Barra Caracciolo, Alessandro Botto, Rosanna De Nictolis, Marco Lipari, rappresentati e difesi dall’avv. Massimo Congedo, con...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 novembre 2014, n. 5824. La condanna per il reato di uccellagione (art. 30, lett. e), L. n. 157 del 1992) comporta l'irrogazione automatica della revoca della licenza di porto di fucile per uso di caccia ed il divieto di rilascio per un periodo di dieci anni. La indicata disposizione normativa ha, infatti, il fine di evitare che la licenza del porto di fucile per uso di caccia sia rilasciata o mantenuta in favore di soggetti i quali, per effetto di una condanna intervenuta in sede penale per il delitto di uccellagione, non diano garanzia di affidabilità nell'uso specifico dell'arma. Né, a tal fine, è richiesta all'Amministrazione alcuna autonoma valutazione rispetto alla pronuncia di condanna che deve comportare l'automatica applicazione anche della sanzione accessoria
Consiglio di Stato sezione III sentenza 25 novembre 2014, n. 5824 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10197 del 2010, proposto dal: Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t., e dalla Questura di Brindisi,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 novembre 2014, n. 5837. L'art.338 R.D. 27 luglio 1934, n.1265. vieta l'edificazione, nella fascia di duecento metri dal muro di cinta dei cimiteri, di manufatti che possono essere qualificati come costruzioni edilizie. Sennonchè, un impianto di telefonia mobile non può in alcun modo essere classificato come un manufatto edilizio (trattandosi nella specie di un'antenna staffata sul muro del cimitero e non di una costruzione edificata sul terreno ricadente nella fascia di rispetto)
Consiglio di Stato sezione III sentenza 25 novembre 2014, n. 5837 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4386 del 2014, proposto da: Wi. S.p.A., rappresentato e difeso dall’avv. Gi.Sa., con domicilio eletto presso Gi.Sa....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 11 novembre 2014, n. 5513. Con l’impugnativa di un provvedimento negativamente reso l’interessato introduce una specifica azione avente ad oggetto una precipua richiesta di tutela giurisdizionale, quella coincidente con la rimozione dal mondo giuridico dell’atto impugnato, sfavorevolmente assunto nei suoi confronti. Caratteristica di detta azione è che essa lascia comunque impregiudicato il successivo agere della P.A., con il riconoscimento di un potere-dovere per l’Amministrazione di emanare una “nuova” determinazione, sia pure in conformità ai principi, alle regole a e alle disposizioni contenute nel dictum giurisdizionale prima intervenuto.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV SENTENZA 11 novembre 2014, n. 5513 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8461 del 2013, proposto da: Consiglio Superiore della Magistratura, Ministero della Giustizia, Procura Generale della Repubblica Presso la Corte d’Appello di Firenze, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 novembre 2014, n. 5836. L'interdittiva antimafia, in quanto espressione della logica di anticipazione della soglia di difesa sociale, non postula l'accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell'impresa con associazioni di tipo mafioso. La misura, pertanto, può essere legittimata anche dal rilievo di elementi sintomatici che dimostrino il concreto pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell'attività imprenditoriale, i quali indizi, tuttavia, devono essere almeno accertati in esito ad una coerente e compiuta istruttoria
Consiglio di Stato sezione III sentenza 25 novembre 2014, n. 5836 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4367 del 2014, proposto da: Ministero dell’Interno, U.T.G. – Prefettura di Napoli, rappresentati e difesi per legge...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 novembre 2014, n. 5768. E' principio ormai noto che l'esercizio del potere di annullamento in autotutela deve essere sorretto da congrua motivazione e dal raffronto tra l'interesse pubblico e l'interesse privato inciso dal provvedimento
Consiglio di Stato sezione V sentenza 21 novembre 2014, n. 5768 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 12130 del 2003, proposto dal COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO, in persona del sindaco in carica, rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 novembre 2014, n. 5769. Nell'ambito del c.d. pubblico impiego privatizzato, una volta esaurita la selezione concorsuale prodromica all'assunzione, attraverso l'approvazione della graduatoria finale, si esaurisce l'ambito riservato al procedimento amministrativo ed all'attività autoritativa dell'Amministrazione, subentrando in sua vece una fase in cui i comportamenti di quest'ultima sono riconducibili al potere privatistico di datrice di lavoro, da valutarsi conseguentemente alla stregua dei principi civilistici in ordine all'inadempimento delle obbligazioni, tra i quali i canoni generali della correttezza e della buona fede
Consiglio di Stato sezione V sentenza 21 novembre 2014, n. 5769 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6346 del 2014, proposto dalla sig.ra DO.AL., rappresentata e difesa dall’avvocato Ma.Le., con domicilio eletto presso il...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 24 novembre 2014, n. 5798. Ai fini dell'accoglimento dell'istanza di istituzione di rivendita speciale di generi di monopolio all'interno di una stazione di servizio, è essenziale l'adeguatezza dei locali destinati ad ospitare la rivendita, che devono essere a destinazione esclusiva e con una collocazione funzionalmente separata dal servizio della distribuzione carburanti
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 24 novembre 2014, n. 5798 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7824 del 2014, proposto da: Me. S.n.c., rappresentato e difeso dall’avv. Sa.Gi., con domicilio eletto presso Fi.Fa....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 24 novembre 2014, n. 5814. In tema di espropriazione per pubblica utilità, l'omessa determinazione dell'indennità di espropriazione non riverbera effetti invalidanti né sul provvedimento di approvazione del progetto esecutivo, né sul decreto di esproprio, correlandosi alla ichiarazione di volontà dell'interessato, a suo tempo formalizzata nella convenzione di lottizzazione, in ordine alla cessione gratuita, non potendo rilevare, a tali fini, che il Comune non si sia avvalso del disposto dell'art. 2932 c.c. avendo ritenuto di esercitare il potere ablatorio in funzione di presupposti di pubblica utilità rimasti, in se, icontestati.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 24 novembre 2014, n. 5814 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5978 del 2011, proposto da: Ma.Am., rappresentato e difeso dagli avv.ti Gi.Zo. e Ga.Pa., e presso il...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 18 novembre 2014, n. 5666. Il termine per la formazione del silenzio assenso sulla domanda di sanatoria edilizia presenta dal privato, può essere legittimamente interrotto da comunicazioni di carattere interlocutorio con le quali l'Amministrazione richiede integrazioni documentali o rende note carenze che impediscono il rilascio della sanatoria, ma che sono ritenute superabili prima dell'adozione di un definitivo provvedimento negativo
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 18 novembre 2014, n. 5666 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2327 del 2009, proposto da: DA.PI., rappresentato e difeso dall’avv. Gu.In., con domicilio eletto presso Gu.In. in...