Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6021 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7664 del 2008, proposto dalla s.r.l. Ma. e dalla S.p.A. Bi., in persona de rispettivi legali rappresentanti...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6026. In tema di motivazione dell'atto amministrativo, l'art. 3 della legge sul procedimento amministrativo è inteso in un'accezione funzionale, in virtù della quale, rifuggendosi da posizioni di carattere formalistico, sono rispettosi della disposizione in esame i provvedimenti contenenti l'esternazione di ragioni in misura e con modalità tali da consentire al cittadino la ricostruzione dell'iter logico e giuridico attraverso cui l'amministrazione si è determinata ad adottare un dato provvedimento
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6026 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5850 del 2005, proposto dal Comune di Castel Volturno, rappresentato e difeso dall’avvocato Vi.Co., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 10 dicembre 2014, n. 34. E' legittima la clausola, contenuta in atti di indizione di procedure di affidamento di appalti pubblici, che preveda l'escussione della cauzione provvisoria anche nei confronti di imprese non risultate aggiudicatarie, ma solo concorrenti, in caso di riscontrata assenza del possesso dei requisiti di carattere generale di cui all'art. 38 del Codice dei contratti pubblici.
Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 10 dicembre 2014, n. 34 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE ADUNANZA PLENARIA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 27 di A.P. del 2014, proposto da: COMUNE DI ERICE, rappresentato e difeso dall’avv. Sa.Ci., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 12 novembre 2014, n. 5556. La cancellazione della causa dal ruolo disposta dal Tribunale amministrativo regionale, neutralizzando gli effetti propulsivi dei precedenti atti di impulso processuale fa di nuovo nascere in capo alla parte l'onere di presentare una nuova istanza di fissazione dell'udienza o, comunque, un atto di impulso processuale. In mancanza di tale nuovo atto di impulso processuale, è irrilevante, al fine di evitare la perenzione del giudizio, la volontà di proseguire il giudizio espressa eventualmente dal ricorrente
Consiglio di Stato sezione VI ordinanza 12 novembre 2014, n. 5556 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 4991 del 2014, proposto da: Cl.Ti., rappresentato e difeso dall’avv. Gi.Le., con domicilio eletto presso Gi.Le. in Roma, Via (…); contro Comune...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 12 novembre 2014, n. 5583. Le caratteristiche essenziali della funzione dirigenziale, genericamente intesa, sono l'autonomia, la discrezionalità, la potestà provvedimentale e gestionale, la preposizione gerarchica, e l'inerente responsabilità. I compiti dei medici che l'ordinamento del s.s.n. denomina "dirigenti" dei vari livelli corrispondono solo in senso assai parziale e relativo a questo schema generale. Nella misura in cui un dirigente medico (pur se preposto ad una struttura complessa) gode di autonomia, discrezionalità, etc., tutto ciò attiene essenzialmente, o comunque prevalentemente, alla sfera professionale tecnico-sanitaria. Mancano, fra l'altro, competenze provvedimentali e gestionali, se non forse in misura del tutto marginale e limitata al momento organizzativo interno del reparto. In questa situazione, la scelta di sottrarre i dirigenti medici al regime generale dell'incompatibilità con le cariche pubbliche elettive, non appare tanto manifestamente illogica da indurre a porvi rimedio mediante operazioni interpretative in contrasto con il dato trasparente della formulazione letterale dell'art. 12, del D.Lgs. n. 39 del 2013
Consiglio di Stato sezione III sentenza 12 novembre 2014, n. 5583 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 8193 del 2014, proposto da: An.Am., rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 24 novembre 2014, n. 5779. L'esigenza di tutelare la riservatezza dei lavoratori, che hanno reso dichiarazioni in sede ispettiva, assume particolare rilevanza in quanto necessaria a prevenire eventuali ritorsioni o indebite pressioni da parte del datore di lavoro ed è altresì utile a preservare, in un contesto più ampio, l'interesse generale ad un compiuto controllo della regolare gestione dei rapporti di lavoro
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 24 novembre 2014, n. 5779 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3859 del 2014, proposto da D.Li., in proprio e quale amministratore e legale rappresentante della S.a.s....
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, ordinanza 10 dicembre 2014, n. 33. Le comunicazioni di segreteria tramite posta elettronica certificata sono valide anche se riferite a ricorsi notificati prima dell’entrata in vigore del c.p.a. (purché, comunque, successive a esso) e anche se indirizzate a un difensore che aveva omesso di indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nel ricorso o nel primo atto difensivo. La validità e l’efficacia della comunicazione tramite posta elettronica certificata possono essere contestate solo adducendo un difetto di funzionamento del sistema informatico o una causa di forza maggiore non imputabile al destinatario. A fronte di una comunicazione effettuata tramite posta elettronica certificata non può essere concesso il beneficio della rimessione in termini per errore scusabile previsto dall’art.37 c.p.a., sulla base della sola deduzione (e del coerente rilievo) dell’incertezza giuridica sulla validità dell’utilizzo dello strumento di trasmissione della PEC.
CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA ORDINANZA 10 dicembre 2014, n. 33 ORDINANZA sul ricorso in opposizione proposto da Gorla Alessandra, rappresentato e difeso dagli avv. Mario Sanino, Maurizio Cossa Majno Di Capriglio, con domicilio eletto presso Mario Sanino in Roma, viale Parioli, 180; Messina Giovanni; avverso il decreto presidenziale 563 in data 19 aprile 2013...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6029. La proprietà di un'area vicina e la manifestazione dell'interesse ad un determinato sfruttamento sono sufficienti a fondare un "interesse differenziato" in capo al soggetto ricorrente, affinché la propria domanda venga esaminata dall'autorità competente per verificare se l'utilizzo rappresentato da un altro soggetto privato istante sia congruente con le finalità di pubblico interesse che l'autorità titolare dell'area intende soddisfare, una volta venuta meno l'originaria destinazione della stessa alle opere di pubblica utilità per le quali era stata inserita in un programma espropriativo
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6029 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 11027 del 2001, proposto dal sig. D.Tu. ed altri (…), rappresentati e difesi dall’avvocato An.Ab., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6034. In tema di pubblici concorsi, per l'accesso alle carriere di concetto alle dipendenze della P.A., il diploma di abilitazione all'insegnamento nelle scuole di grado preparatorio si considera titolo rilasciato da una scuola secondaria di secondo grado (tale essendo qualsiasi scuola, cui si acceda dopo un corso di studi medi inferiori, o scuola secondaria di primo grado), ma non si ritiene detto diploma equipollente al diploma di abilitazione o maturità, rilasciato a chiusura dei corsi di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale, ritenendosi solo questi ultimi validi per l'accesso ai corsi di laurea universitari ed alle carriere di concetto presso una pubblica amministrazione
Consiglio di Stato sezione III sentenza 5 dicembre 2014, n. 6034 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4699 del 2014, proposto da: Ministero dell’Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso ex...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6035. In tema di pubblici appalti, qualora il bando di gara richieda ai partecipanti di documentare lo svolgimento di pregressi servizi analoghi? a quelli oggetto dell'appalto, la stazione appaltante non è legittimata ad escludere i concorrenti che non abbiano svolto tutte le attività oggetto dell'appalto, né ad assimilare impropriamente il concetto di servizi analoghi? con quello di servizi identici?, in quanto la ratio sottesa alla succitata clausola del bando va individuata nel contemperamento tra l'esigenza di selezionare un imprenditore qualificato ed il principio della massima partecipazione alle gare pubbliche.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 5 dicembre 2014, n. 6035 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7516 del 2014, proposto da: Co. Sociale Società Cooperativa Sociale Onlus, rappresentato e difeso dagli avv....