Condannato per omicidio colposo  il titolare dell’hotel per un mancata attenta manutenzione dello scaldabagno installato nella stanza, le cui esalazioni hanno provocato la morte di due ospiti

Sentenza 12 settembre 2017, n. 41555
Data udienza 18 luglio 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio – Presidente

Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela – Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella – Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo – Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);

avverso l’ordinanza del 29/09/2016 della Corte di appello di Perugia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ACETO Aldo;

lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il sig. (OMISSIS) ricorre per l’annullamento dell’ordinanza del 29/09/2016 della Corte di appello di Perugia che ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione della sentenza del 17/05/2004 della Corte di appello di Roma (irr. il 17/05/2007) che l’aveva definitivamente condannato alla pena di sei mesi di reclusione per il reato di omicidio colposo plurimo di cui all’articolo 589 c.p..

1.1. Con unico motivo eccepisce, ai sensi dell’articolo 606 c.p.p., lettera b) ed e), l’erronea applicazione dell’articolo 125 c.p.p., articolo 630 c.p.p., lettera c), articoli 631, 634 c.p.p., articolo 6, Convenzione E.D.U. e articolo 4, prot. n. 7, della Convenzione, nonche’ mancanza o manifesta illogicita’ della motivazione.

Deduce, al riguardo, che la Corte di appello avrebbe dovuto limitarsi ad una delibazione sommaria della nuova prova invece di spingersi in valutazioni piu’ pregnanti tipiche della cognizione piena e tali da anticipare, in buona sintesi, il giudizio di merito vero e proprio.

CONSIDERATO IN DIRITTO

2. Il ricorso e’ inammissibile perche’ generico e manifestamente infondato.

3. Il ricorrente e’ stato ritenuto responsabile del reato di cui all’articolo 589 c.p., per aver provocato la morte di due cittadini americani perche’ la stanza dell’hotel di sua proprieta’ in cui essi alloggiavano era stata invasa da monossido di carbonio fuoriuscito a causa dell’ostruzione del condotto di scarico verso l’esterno. I fatti risalgono al (OMISSIS).

[……..segue pag. successiva]

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