L’accertamento tributario nei confronti di una società di capitali a base ristretta costituisce un indispensabile antecedente logico-giuridico dell’accertamento nei confronti dei soci, in virtù dell’unico atto amministrativo da cui entrambe le rettifiche promanano.
Ordinanza 22 gennaio 2018, n. 1481
Data udienza 15 novembre 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SESTA CIVILE
SOTTOSEZIONE T
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente
Dott. MOCCI Mauro – Consigliere
Dott. CONTI Roberto Giovanni – Consigliere
Dott. CARBONE Enrico – Consigliere
Dott. LA TORRE Maria Enza – rel. Consigliere
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 26288-2016 proposto da:
AGENZIA DELLE ENTRATE, C.F. (OMISSIS), in persona del Direttore pro tempore, domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e difende ope legis;
– ricorrente –
contro
(OMISSIS);
– intimata –
avverso la sentenza n. 935/7/2016 della COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE dell’EMILIA ROMAGNA (sez. di BOLOGNA), depositata il 05/04/2016;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 15/11/2017 dal Consigliere Dott. MARIA ENZA LA TORRE.
FATTI DI CAUSA
Nella controversia avente origine dall’impugnazione da parte di (OMISSIS) di avviso di accertamento relativo ad IRPEF annualita’ 2008 per un maggior reddito attributo quale socia della (OMISSIS) s.r.l. (nei cui confronti era stato accertato un maggior reddito per la stessa annualita’) la Commissione tributaria regionale, con la sentenza indicata in epigrafe, dichiarava la nullita’ della sentenza della C.T.P. e rimetteva gli atti al primo Giudice per l’integrazione del contraddittorio nei confronti della Societa’ e dell’altro socio.
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