In tema di sottrazione internazionale di minori
Sentenza 26 gennaio 2018, n. 2044
Data udienza 30 novembre 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. TIRELLI Francesco – Presidente
Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere
Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere
Dott. ACIERNO Maria – Consigliere
Dott. DI MARZIO Paolo – rel. Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell’Avv. (OMISSIS), rappresentato e difeso dall’Avv. (OMISSIS) del Foro di Padova, come da mandato steso in calce al ricorso;
– ricorrente –
contro
(OMISSIS), rappresentata e difesa dall’Avv. (OMISSIS), del Foro di Rovigo, ed elettivamente domiciliata presso il suo studio, alla via (OMISSIS), avendo il difensore indicato indirizzo pec;
– controricorrente –
avverso il decreto n. 335 pronunciato dal Tribunale per i minorenni di Venezia il 15.7.2010 e depositato il 18 luglio 2016;
ascoltata la relazione svolta dal dott. Paolo Di Marzio;
uditi gli Avvocati: (OMISSIS) per il ricorrente, e (OMISSIS) per la controricorrente; raccolte le conclusioni del P.M., dott.ssa Ceroni Francesca, che ha domandato dichiararsi l’inammissibilita’ del ricorso ed in subordine ne ha chiesto il rigetto.
FATTI DI CAUSA
La questione controversa riguarda la contestata sottrazione di due minori, nati uno nel (OMISSIS) e l’altro nel (OMISSIS). Entrambi figli di madre italiana, l’odierna contro ricorrente, e padre ungherese, l’odierno ricorrente. I bambini hanno entrambe le cittadinanze, italiana ed ungherese. I genitori hanno contratto matrimonio nell’anno (OMISSIS), e vivevano in Ungheria. Sono poi insorti contrasti tra i coniugi, lei lo ha denunciato per maltrattamenti, manifestando anche contrarieta’ per la continua presenza dei suoceri a casa loro.
L’Autorita’ giudiziaria ungherese ha disposto l’allontanamento del marito dalla casa coniugale, una misura di protezione. Sono state anche raccolte le dichiarazioni di un vicino di casa, che si e’ espresso a favore delle ragioni della moglie. Quest’ultima ha promosso le procedure di separazione personale in Ungheria. In via provvisoria ha conseguito dall’Autorita’ giudiziaria magiara l’assegnazione della casa familiare. Stanca di un marito cui imputa di essere violento, e che e’ stato allontanato da casa con provvedimenti del Tribunale ungherese, la madre ha deciso di portare i figli in Italia, nel 2015, e dichiara che pensava in origine di trattenersi per un periodo limitato di tempo, mentre lui era ancora sottoposto alla misura di protezione. I bambini da allora sono sempre rimasti in Italia, affidati anche alle cure dei nonni materni. La madre ha trovato lavoro.
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