Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 30 gennaio 2018, n. 631. I termini per proporre impugnazione sono perentori perché stabiliti per ragioni di interesse generale alla certezza dei rapporti giuridici

I termini per proporre impugnazione sono perentori perché stabiliti per ragioni di interesse generale alla certezza dei rapporti giuridici, e quindi la deroga agli stessi che attraverso la rimessione in termini si può operare ha carattere eccezionale, ed è quindi soggetta ad interpretazione restrittiva.

Sentenza 30 gennaio 2018, n. 631
Data udienza 12 ottobre 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale

Sezione Sesta

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4480 del 2012, proposto dalla

Im. Ga. S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati Fr. Pe. e Sa. Ci., con domicilio eletto presso lo studio Fr. Pe. in Roma, via (…);

contro

il Comune di (omissis), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati An. Ma. e Gu. Ba., con domicilio eletto presso lo studio An. Ma. in Roma, via (…);

per l’annullamento ovvero la riforma

della sentenza del TAR Lombardia, sede di Milano, sezione II, 27 aprile 2011 n. 1068, resa fra le parti, che ha respinto il ricorso n. 1461/2007, proposto per l’annullamento del provvedimento 3 aprile 2007 prot. n. 13616 del Dirigente del Settore edilizia privata del Comune di (omissis), con il quale è stata respinta la domanda di rilascio di permesso di costruire in sanatoria presentata il giorno 28 luglio 2007 prot. n. 29715 per la ristrutturazione e il cambio d’uso con opere eseguiti senza titolo sull’immobile di viale Sardegna numero 1, distinto al catasto al foglio (omissis) mappale (omissis);

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di (omissis);

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 12 ottobre 2017 il Cons. Francesco Gambato Spisani e uditi per le parti gli avvocati Fr. Pe. e An. Ma.;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO

Con il provvedimento meglio indicato in epigrafe, l’amministrazione intimata appellata ha respinto una domanda di condono edilizio presentata dalla ricorrente appellante ai sensi dell’art. 32 del d.l. 30 settembre 2003 n. 269, convertito nella l. 24 novembre 2003 n. 326, per la ristrutturazione e il cambio d’uso con opere eseguiti senza titolo sull’immobile di (omissis), viale Sardegna numero 1, distinto al catasto al foglio (omissis) mappale (omissis)

segue pagina successiva in calce all’articolo
[…]

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *