Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 8 novembre 2017, n. 5147. Le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada

Le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada sono caratterizzate dal tratto comune, riferibile in ultimo alla libera e sicura circolazione delle persone sulle strade, di sottrarre in tutto o in parte l’uso pubblico della res a fronte dell’utilizzazione eccezionale da parte del singolo.

Sentenza 8 novembre 2017, n. 5147
Data udienza 19 ottobre 2017

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale
Sezione Quinta
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 9357 del 2016, proposto dalla E-D. Spa (già: En. Di. S.p.a.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Ce. Ca., Ma. La. Tr. e Ma. M., con domicilio eletto presso lo Studio Legale De Ve. in Roma, via (…);
contro
Comune di (omissis), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Ro. Fi., con domicilio eletto presso lo studio Gi. Lo. in Roma, via (…);
per la riforma della sentenza del T.A.R. della Calabria – Sezione staccata di Reggio Calabria, n. 903/2016;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di (omissis);
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 19 ottobre 2017 il Cons. Claudio Contessa e uditi per le parti gli avvocati Morra e Fidale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue
FATTO
La società En. Di. s.p.a., concessionaria del servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica, impugnava dinanzi al T.A.R. dell Calabria – Sezione staccata di Reggio Calabria (ricorso n. 50/2016) il regolamento del Comune di (omissis) (RC) avente ad oggetto la applicazione dei canoni non ricognitori per le occupazioni permanenti del proprio demanio e del patrimonio stradale, adottato ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (Istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell’Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali) e dell’articolo 27 del Codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (delibera consiliare n. 39 del 3 settembre 2015).
Impugnava altresì l’atto del 12 novembre 2015 con cui l’amministrazione, in esecuzione delle previsioni contenute nel predetto regolamento, aveva chiesto alla società ricorrente la regolarizzazione dei canoni concessori non corrisposti.
Con il regolamento impugnato l’amministrazione ha assoggettato al canone non ricognitorio previsto dal citato art. 27 Cod. strada, le “occupazioni relative a erogazioni di servizi pubblici in regime di concessione amministrativa”.
Con la sentenza in epigrafe il Tribunale amministrativo adito ha dichiarato il ricorso in parte irricevibile per tardività e in parte inammissibile per carenza di giurisdizione dell’adito Giudice amministrativo.

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