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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10605. Utilizzabile come prova il prelievo ematico effettuato sul conducente dai sanitari a seguito del trasporto in ospedale dopo un incidente senza che sia necessario il consenso dell’imputato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10605[1] Ai fini dell’applicazione dell’articolo 186 comma 5 del Cds la richiesta della Pg di accertamento del tasso alcolemico di conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche può legittimamente essere l’unica causa di tale accertamento e non richiede...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013, n. 10388. Per la sussistenza del reato di stalking è necessaria la realizzazione di una condotta frazionata in una pluralità di comportamenti tipici, sia omogenei, sia eterogenei, che si succedano nel tempo

 La massima Per la sussistenza del reato è dunque necessaria la realizzazione di una condotta frazionata in una pluralità di comportamenti tipici, sia omogenei, sia eterogenei, che si succedano nel tempo. Solo con la reiterazione, esplicitamente richiesta dal legislatore, di singoli episodi – che, in via esemplificativa, possono essere di ingiuria, minaccia, lesione, violenza privata,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10661. Il gratuito patrocinio può decadere una volta che migliori la situazione patrimoniale dell’imputato

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2013 n. 10661[1] Il giudice di merito è chiamato ad una valutazione che riguarda tutto il periodo in cui l’atto di ammissione ha operato, essendo ben possibile che, sussistendo in origine i requisiti reddituali, la situazione sia successivamente mutata nel corso del tempo...

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Corte di cassazione, sezione II, sentenza del 1 marzo 2013, n. 9787. L’indagato deve dare la prova negativa, non bastano le sole eccezioni

La massima Ove, in sede di cautelare, l’indagato, deduca eccezioni o argomenti difensivi, spetta a lui provare o allegare, sulla base di concreti ed oggettivi elementi fattuali, le suddette eccezioni perchè non si può gravare il P.M. di una prova negativa e perchè è l’indagato che, in considerazione del principio della ed vicinanza della prova,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 6 marzo 2013 n. 10347. Il termine ex art. 585 c.p.p. per impugnare una sentenza deliberata nel periodo feriale in esito a giudizio conseguente alla convalida dell’arresto decorre dalla cessazione della sospensione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 6 marzo 2013 n. 10347[1] Fuori dei casi previsti dall’articolo 2.1 legge 742/1969, il termine ex articolo 585 del codice di procedura penale per impugnare una sentenza deliberata nel periodo feriale in esito a giudizio conseguente alla convalida dell’arresto decorre dalla cessazione della sospensione [1]...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413. Violenza privata aggravata per il marito che taglia i capelli alla moglie contro la sua volontà

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/03/violenza-privata-aggravata-per-il-marito-che-taglia-i-capelli-alla-moglie-contro-la-sua-volonta.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 9576 del 28 febbraio 2013. Illegittimo il sequestro sui beni dell’azienda in caso di evasione fiscale

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 9576 del 28 febbraio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Il Tribunale di Trieste, con ordinanza emessa il 03/05/2012 – provvedendo sull’appello, ex art. 322 bis cod. proc. pen., proposto dal PM presso il Tribunale di Trieste avverso l’ordinanza del Gip del predetto Tribunale, in data 05/04/2012, con...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 26 febbraio 2013, n.9170. In tema di responsabilità medica: Il rapporto di causalità tra omissione ed evento deve essere verificato alla stregua di un giudizio di alta probabilità logica, sicché esso è configurabile solo se si accerti che, ipotizzandosi come avvenuta l’azione che sarebbe stata doverosa ed esclusa l’interferenza di decorsi causali alternativi, l’evento, con un elevato grado di credibilità razionale

La massima Il rapporto di causalità tra omissione ed evento deve essere verificato alla stregua di un giudizio di alta probabilità logica, sicché esso è configurabile solo se si accerti che, ipotizzandosi come avvenuta l’azione che sarebbe stata doverosa ed esclusa l’interferenza di decorsi causali alternativi, l’evento, con un elevato grado di credibilità razionale –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 9725 d 28 febbraio 2013. Esercizio abusivo della professione di consulente del lavoro senza essere Iscritta nel relativo albo professionale

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 9725 del 28 febbraio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con la sentenza sopra indicata la Corte di appello di Firenze confermava la pronuncia di primo grado del 28/09/2010 con la quale il Tribunale della stessa città aveva condannato S. T. alla pena di giustizia, condizionalmente sospesa, in...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 14 febbraio 2013, n. 7443. L’obbligo del responsabile della sicurezza della stazione appaltante di procedere alla determinazione dei rischi specifici connessi all’ambiente di lavoro e all’attività lavorativa svolta all’interno comporta una posizione di garanzia e di controllo anche in ordine all’integrità fisica dei lavoratori dell’impresa appaltatrice

  La massima Nell’ipotesi di opere che si svolgono all’interno dell’azienda committente, l’obbligo del responsabile della sicurezza della stazione appaltante di procedere alla determinazione dei rischi specifici connessi all’ambiente di lavoro e all’attività lavorativa svolta all’interno comporta una posizione di garanzia e di controllo anche in ordine all’integrità fisica dei lavoratori dell’impresa appaltatrice. SUPREMA CORTE...